Made in Italy: la serie arrivata sulle nostre tv, tra commedia romantica e period drama, rappresenta al meglio l’alta moda italiana.
La trama- Made in Italy
Made in Italy racconta la storia di una giovane ragazza che entra nella redazione di una rivista di moda a inizi anni Settanta, un periodo pieno di conflitti, impegno politico ma soprattutto di tanta creatività e voglia di riscatto. In questo clima si forma lo scenario perfetto per rendere omaggio ai protagonisti storici della moda italiana.
Grazie all’incontro con Rita Pasini, qui interpretata da Margherita Buy, Irene riesce ad ottenere un posto di assistente redattrice nella prestigiosa rivista di moda “Appeal”, scontrandosi però con il padre che avrebbe preferito che si concentrasse sugli studi.
Il suo lavoro la porta a conoscere noti personaggi della moda realmente esistiti: Ottavio Missoni (Enrico Lo Verso), Elio Fiorucci (Stefano Fregni), Krizia (Stefania Rocca), Walter Albini (Gaetano Bruno) e ancora Giorgio Armani (Raoul Bova), Gianfranco Ferré (Silvio Cavallo), Mila Schön, Valentino e Raffaella Curiel.
Personaggi che ancora oggi danno prestigio al nostro paese, in un settore che mai era stato celebrato come merita. Da quel momento la moda italiana comincia ad affermarsi nel mondo, si passa dall’haute couture francese al pret-à-porter italiano.
Focus sulla moda italiana- Made in Italy
Sullo sfondo, i conflitti sociali e l’impegno politico, i celerini, la liberazione sessuale, la droga e l’orgoglio gay, sono gli elementi del panorama degli anni Settanta.
A fomentare la voglia di cambiamento non sono solo le rivolte studentesche, ma la necessità di rinascere e cambiare iniziando anche da uno stile moderno in linea con i tempi.
In Made in Italy, si percepisce quell’atmosfera e per la prima volta in Italia, vengono utilizzati i costumi originali dell’epoca grazie alle grandi firme della moda che hanno offerto abiti e accessori per le riprese.
Altroe elemento importante è la cura dei dettagli presenti, ad esempio, nelle insegne luminose di Palazzo Carminati in Piazza Duomo, o nelle auto d’epoca in bella vista davanti la Statale. Tutti elementi ricostruiti fedelmente in grado di evocare le atmosfere di quel tempo.
Le dinamiche della redazione di Appeal cercano di dare una smossa ad una narrazione che tende a ripetersi in ogni episodio e che vede Irene affrontare da sola un grande stilista, finendo per combinare qualche guaio ma riuscendo sempre a cavarsela con delle interviste da pubblicare sulla rivista.
Con questa serie tv si inizia a far conoscere al grande pubblico la creatività, l’ingegno e il coraggio degli stilisti italiani. Ovviamente non ci troviamo di fronte ad un documentario sulla moda italiana, motivo per cui la parte dedicata ad essa è legata solo ai piccoli momenti durante ogni episodio in cui Irene è alla ricerca delle sue interviste. Tuttavia, permette a grandi linee di comprendere l’impatto di questi creativi e lasciare anche la curiosità di scoprirne di più.
La moda oggi- Made in Italy
La voglia di riscatto, di cambiamento e di novità nella moda sono elementi costanti, e lo si nota anche nella moda di oggi, che è costretta a adattarsi alle restrizioni, a causa della pandemia, e ha rivoluzionato il fashion system che punta al digitale con sfilate di moda virtuali, eventi e webinar per mostrare le nuove collezioni.
Viene infatti utilizzata la piattaforma della Camera della Moda, progettata sin dall’inizio per vivere di vita propria e per sostenere sia i progetti digitali che le sfilate fisiche.
Giorgio Armani, ad esempio, dopo aver convertito all’inizio della pandemia la sua produzione in camici per operatori sanitari e aver donato due milioni di euro agli ospedali lombardi, contribuisce alla ripresa economica del paese scegliendo Milano come sede della sua sfilata Armani Privè, tradizionalmente svolta a Parigi, a Palazzo Orsini.