Tipi di personalità covid – una ricerca ne individua 16. Tu quale sei?
Il Coronarivus ci ha cambiati. Sebbene si dicesse che ne saremmo usciti migliori, non sempre è stato così, anzi ognuno di noi ha sviluppato un proprio pensiero, ha avuto un proprio atteggiamento e spesso si è andati l’uno contro l’altro per la divergenza di idee. Il nostro comportamento nei confronti del covid dipende però anche da come siamo e risulta quindi normale che la pandemia abbia esasperato i nostri tratti caratteriali.
A proposito di ciò, la ricerca dell’Università di Bergen in Norvegia si è focalizzata sui diversi i tipi di personalità covid -19 e ne ha addirittura stilati 16.
Negazionista
Sicuramente tra i tipi di personalità covid emerge il negazionista, ovvero colui che nega l’esistenza del virus e si comporta come se nulla fosse successo. Dunque ritengono non necessario l’utilizzo di mascherine e altri dispositivi di protezione. A questo gruppo appartiene una bella fetta di popolazione che nel corso di questi mesi non si è fatta scrupoli, piuttosto ha organizzato manifestazioni al grido di no mask, ha affermato che i vaccini sono solo uno strumento per ridurre la popolazione mondiale e che le foto diffuse dei morti di Bergamo fossero fake.
Sono uno dei tipi di personalità, se vogliamo, più pericolosi, in quanto non credendo essi stessi nella veridicità del virus, mettono in pericolo non solo la propria ma anche la altrui salute. Per questo motivo sono diventati “oggetto” di studio della psicoanalisi, che afferma che dietro le loro azione vige un meccanismo di difesa noto come diniego: la realtà esterna viene ritenuta minacciosa ed in quanto tale rinnegata.
Diffusore
Coloro che appartengono al tipo di personalità covid diffusore sono quelli che vogliono che il virus si diffonda, che si sviluppi dunque l’immunità di gregge e che in tal modo si possa ritornare alla normalità. Sicuramente necessitano dell’aperitivo, sentono la mancanza delle discoteche, dei viaggi e chi più ne ha ne metta, altrimenti non si spiegherebbe. (si considera ovviamente che tutti auspicano al ritorno alla normalità).
Danneggiatore
Tra i peggiori di tutti, tra i tipi di personalità covid ci sono i danneggiatori. Già il nome è una garanzia: il loro scopo è danneggiare la salute degli altri. Come lo fanno? ad esempio sputando o tossendo addosso agli altri. Tra questi “personaggi” anche tutti coloro che nonostante siano positivi al covid, decidono di andare al supermercato.
Realista
I realisti sono forse uno dei tipi di personalità covid più diffusi. Sono coloro che sono consci del pericolo, adottano dunque tutte le precauzioni per evitare la diffusione del virus.
Preoccupato
Non tutti riescono ad essere negazionisti, in molti vivono in uno stato di incertezza e paura in maniera superiore rispetto ad altri. Quello che fanno è rimanere informati ed aggiornati sugli eventi ed al sicuro. Probabilmente si tratta di individui che hanno alcuni problemi pregressi, come ansia, attacchi di panico, soffrono di ipocondria e che sicuramente non sono aiutati nel superarli a causa della situazione generale.
Lamentoso
Sicuramente sono i più pesanti da sopportare. I lamentosi, come suggerisce il nome, non fanno altro che sfogare le proprie frustrazioni sugli altri decantando tutto ciò che non va
Contemplatore
Se da una parte abbiamo i diffusori che vanno in giro con la “speranza” di diffondere il virus, dall’altra ci sono coloro che decidono di isolarsi nella propria personale bolla casalinga. Rimangono a riflette sulla vita e sul mondo, e sicuramente questo tipo di personalità covid ne ha avuto parecchio di tempo a disposizione durante la prima quarantena. Semplicemente aspettano che tutto si normalizzi.
Ribelle
Violano le regole, stufi probabilmente di essere costretti a fare ciò che non vogliono. Incuranti prendono mezzi di trasporto e scavalcano i confini regionali per motivi di svago ad esempio.
Accumulatore
Forse una delle categorie più preventive ma anche più folli. Ai tipi di personalità covid si aggiungono gli accumulatori: si tratta di coloro che possiedono una quantità industriale di mascherine, guanti, gel igienizzante e che durante il primo lockdown hanno fatto una fila chilometrica al supermercato per poi fare razzie di tutti i beni primari. Per sedare il panico, accumula e si sente in tal modo al sicuro.
Veterano
Tra i veterani ci sono coloro che hanno già vissuto sulla propria pelle malattie come la SARS o la MERS e di conseguenza rispettano le restrizioni imposte.
Invincibile
Merito forse delle prime notizie che si diffondevano ed affermavano che coloro che erano più a rischio erano gli anziani. Si è diffusa cosi la personalità degli invincibili, giovani che credono di essere immuni. Tanto hanno l’alcol che li protegge.
Sfruttatore
Il profitto viene prima di tutto e di tutti, dunque va sfruttata la situazione per acquisire potere, profitto e per farlo si utilizzano tutti i mezzi necessari, anche la violenza
Innovatore
Tra i tipi di personalità covid positivi oltre al realista si aggiunge la categoria innovatore. Sono coloro che dopo l’impatto iniziale (first reaction: shock!) si sono rimboccati le maniche e ne hanno tratto profitto. Magari hanno rivalutato lo smartworking, la DAD, il tempo passato da soli per trovare risorse e scoprire nuove modalità di convivere con il virus.
Sostenitore
Sicuramente sono tra i più empatici, coloro che hanno una personalità da sostenitori tendono a sostenere gli altri, anche solo verbalmente, per poterli aiutare nei momenti di difficoltà. Tra di loro si possono annoverare anche gli psicologi.
Altruista
Simili ai sostenitori vi sono gli altruisti, coloro che si mettono al servizio delle persone più vulnerabili come gli anziani. A questa categoria possono appartenere tutti coloro che durante il primo lockdown hanno distribuito viveri, fatto la spesa, e servizi di vario genere per le persone che non potevano farlo o che avevano perso tutto.
Guerriero
Tra i tipi di personalità covid ci sono i guerrieri: sono a contatto con la cupa realtà del virus e la combattono. Un esempio sono gli operatori sanitari. Sono stati chiamati eroi, ma ciò che in realtà serve loro è rispetto ed un grazie: leggete l’articolo di approfondimento a cura di Paola Clerico.
«La pandemia ci ricorda che non siamo immuni gli uni dagli altri. Per unirci nella lotta, è importante riconoscere la dignità fondamentale di tutti e valorizzare la diversità umana che attualmente ci divide. Solo allora, potremo promuovere la resilienza della società e un’agenda COVID-19 etica» (Mimi E. Lam autrice della ricerca)