Abraham Louis Breguet “il Maestro”, nasce a Nauchatel, in Svizzera, il 10 gennaio del 1747.
All’età di 15 anni si traferì a Parigi.
Nel 1775, all’età di 28 anni, fonda la sua prima manifattura in Quai d’Horologe dando origine alla celebre fabbrica di orologi.
A soli 5 anni dalla fondazione della sua attività, poteva vantare il primo orologio automatico o come amava chiamarlo lui “perpetuo”.
Intorno al 1786 Breguet inventa e propone al suo pubblico quadranti in argento o in oro, incisi con il tornio a guillochage.
I celebri quadranti guillochés della marca sono semplicemente inconfondibili. La loro eleganza e la loro raffinatezza sono l’esatto riflesso degli ingegnosi meccanismi celati sotto il quadrante.
Il guillochage a mano è uno degli elementi che identificano un orologio Breguet.
Abraham Louis Breguet e la nascita del Tourbillon
Nel 1801 nasce quella che sarà l’invenzione più importante della storia dell’orologeria: il tourbillon che nonostante l’evoluzione dell’orologeria, rimane un’invenzione straordinaria, oltre che una pietra miliare nella carriera di Breguet.
La caratteristica che lo ha reso unico nell’universo degli orologi è stata la sua mania di perfezionare i meccanismi, che lo resero così famoso all’epoca, da realizzare pezzi unici per Napoleone Bonaparte e Maria Antonietta, per la quale creò uno dei suoi capolavoro famoso col nome della Regina o come “n° 160“che paradossalmente né Breguet, né la Regina, vedranno mai completato perché venne terminato solo dopo 44 anni dal suo inizio, nel 1827.
Il suo ritorno in Svizzera, insieme alla sua attività, avvenne nel 1789,a seguito dell’inizio della rivoluzione francese.
Solo dopo la caduta di Robesrpierre, il Maestro Breguet tornò in Francia con rinnovato estro e con lavori sempre più stupefacenti.
Abraham Louis Breguet e la Regina di Napoli
Anche la Regina di Napoli Carolina Murat nel 1810 si servirà del Maestro per il primo orologio da polso per signore di cui si abbia mai avuto notizie.
Nello stesso periodo entra a far parte del “Bureau del Longitudes” creando un cronometro da marina.
Breguet muore nel 1823 all’età di 77 anni, lasciando al figlio Louis l’impresa di portare avanti la tradizione di Casa.
La crisi del 1929 e gli anni della grande depressione ebbero inevitabilmente ripercussioni sui prodotti della Maison, che si vide costretta a lasciare la proprietà alla Chaumet prima e alla Investcorp dopo.
La svolta arriva nel 1999 quando Breguet entra a far parte del gruppo Swatch, dove trova un intraprendente Nicolas Hayek imprenditore svizzero, di origine libanese Patron dell’orologio più venduto al Mondo ,che dichiara di voler mantenere la tradizione che ha contraddistinto il Grande Maestro nel tempo, obiettivo quanto mai raggiunto con modelli dallo stile inconfondibilmente Breguet, con quadranti lavorati e tratti stilistici ereditati da modelli creati dallo stesso Fondatore.
Ancora oggi possiamo godere della tecnica del Maestro, che ci ha lasciato in eredità le più geniali soluzioni ai problemi della precisione e della lubrificazione, soluzioni ancora oggi di indispensabile imprescindibilità.