Imparare ad essere felici è un esercizio quotidiano: basta volerlo, perché siamo abituati a pensare che la felicità è qualcosa di effimero, che dura un attimo, ma se così non fosse?
La nostra idea di felicità è forse errata, ma oggi vi mostriamo come lavorare per imparare ad essere felici in maniera duratura.
È un lavoro duro, che prevede tanto impegno su se stessi, e non è qualcosa che si guadagna in poco tempo: occorre prepararsi ad affrontare la frustrazione, a conoscerti bene, ad essere forti.
Imparare ad essere felici dipende da noi
Prima di tutto: che significa essere felici? Generalmente pensiamo sia qualcosa che ci toglie i pensieri, che ha a che vedere con l’essere sempre contenti e con il sorriso sulle labbra.
In realtà non è così, essere felici significa guardare le cose da una prospettiva diversa, perché affrontare i problemi é il primo passo verso la felicità. Cambiare punto di vista serve a vedere le cose da un’angolazione diversa, nuova, che potrebbe darci spunti di riflessione. Provare non costa nulla.
Imparare ad essere felici: delegare, prendersi del tempo
Siamo ossessionati dal tempo che passa e dalle mille cose da fare, e se iniziassimo a delegare? Ma a farlo veramente, non solo a parole.
Iniziamo a prenderci del tempo per noi, per le nostre passioni, per rilassarci e riprendere fiato. Non possiamo controllare tutto, non è umano farlo.
Esistono cose che non possiamo controllare, che dobbiamo prendere come arrivano e attutire il colpo. È tutto nelle nostre mani, impariamo ad affidarci a persone che possono aiutarci.
Imparare ad essere felici: dire di no
Nell’imparare ad essere felici questa è la regola d’oro: non possiamo accontentare tutti, non possiamo fare felici tutti e non dobbiamo nemmeno farlo.
Impariamo a dire di no, a mettere dei limiti, a tracciare un confine oltre il quale non si va. Dire no non è egoista, ovviamente non si tratta di negare aiuto a chi ha bisogno, ma solo di far sì che gli altri non approfittino della buona indole. Un no ogni tanto non fa male a nessuno.
Imparare ad essere felici: trovate tempo per oziare
L’ozio è visto come qualcosa di negativo, da evitare. Tendiamo sempre a riempire i tempi morti, ma vi ricordate quando da bambini, prima degli smartphone, avevamo tempi in cui non sapevamo cosa fare?
Ecco quelli erano momenti di pura creatività, in cui la nostra fantasia galoppava facendoci viaggiare in modi lontani e pieni di avventure.
Chi ci vieta di farlo da adulti? Perché non possiamo prenderci una pausa per fare riposare la mente, e immaginare mondi fantastici? O semplicemente oziare sul letto, sonnecchiando mentre ascoltiamo musica?
Imparare ad essere felici è una strada produttiva
Imparare ad essere felici è una strada difficile all’inizio, ma poi una volta imboccata si rivela estremamente facile da percorrere.
È fatta di vicoli, strade in salita altre in discesa, ci sono bivi da affrontare che si rivelano difficili scelte, ma sono quelli che ci faranno raggiungere la meta.
Qual è la meta? Noi stessi, il nostro io, quel bambino che saltellava felice e che abbiamo messo da parte, perché a volte è normale farlo, ma non è detto che non possiamo convivere con lui, farlo uscire ogni tanto ed essere felici di farlo.
Imparare ad essere felici è una scelta, e dobbiamo farla tutti. Può sembrare egoista, ma non lo è forse rinnegare sé stessi per fare felici gli altri? Non è egoista seguire una strada che non ci appartiene, che non sentiamo nostra e che vorremmo abbandonare?
Imparare ad essere felici è un dovere che ognuno di noi dovrebbe prendere seriamente: lo dobbiamo a quel bambino che sognava di diventare Superman o qualsiasi altra cosa, lo dobbiamo a noi stessi.