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Vintage Friday: 7 papà cinematografici che abbiamo amato

Nel cinema abbiamo incontrato tante figure paterne importanti. Per il Vintage Friday, vediamo 7 papà cinematografici che abbiamo amato. 

 

Fonte foto: Tom’s Hardware

Il papà è sempre il papà: è il nostro primo sostegno, la persona che non vorremmo mai deludere nella vita.

 

Nel cinema abbiamo incontrato diversi padri eccezionali e li ricordiamo oggi, in occasione della loro festa.

 

Mrs. Doubtfire (1993)

Partiamo da uno dei film con Robin Williams più amati: Mrs. Doubtfire.

Daniel Hillard è un doppiatore ormai disoccupato a cui la moglie chiede il divorzio, dopo anni di crisi matrimoniale. Il giudice assegna la custodia dei figli alla moglie e Daniel non si capacita di non poter stare più a contatto coi suoi figli. Perciò, prende la palla al balzo, quando scopre che la moglie ha bisogno di una governante: l’uomo decide di trasformarsi in Mrs. Doubtfire, per passare più tempo insieme ai suoi figli.

Il film riesce a mescolare momenti divertentissimi a momenti più amari: Mrs. Doubtfire è una pellicola dolceamara e Daniel, nei panni della governante, riesce ad impartire ai figli tutti quegli insegnamenti che gli avrebbe dato da padre a tempo pieno.

Fonte foto: My Red Carpet

 

 

Alla ricerca di Nemo (2003)

In questa lista dei migliori papà non poteva mancare la Pixar con il suo Alla ricerca di Nemo, film del 2003.

Marlin è un pesce pagliaccio, ma anche un papà single dopo la morte della sua compagna a causa dell’attacco di un barracuda. Lo stesso barracuda ha divorato quasi tutte le uova deposte dalla compagna, tutte tranne una: Marlin, perciò, decide di chiamare suo figlio Nemo, come desiderio della moglie, promettendo a sé stesso che non gli sarebbe successo mai nulla.

Il tempo passa e Nemo nasce, ma cresce costantemente “braccato” dalle attenzioni del padre, preoccupato che possa capitargli anche il più minimo incidente. Nemo, inoltre, presenta una pinna atrofica, cosa che fa aumentare costantemente l’ansia di Marlin.

Un giorno Nemo viene cattura da un subacqueo, gettando nella completa disperazione Marlin. Sarà suo il compito di riportarlo a casa, insieme ad una nuova compagna di viaggio, Dory, un pesce chirurgo.

In questo film la Pixar riesce a darci il ritratto di un padre costretto a crescere da solo suo figlio, proiettandogli addosso tutte le ansie, per la sua incolumità e il suo benessere.

ci mostra anche la forza e la volontà di un padre che farebbe di tutto per suo figlio.

Fonte foto: Cinematographe

 

The Road (2009)

Passiamo a tutt’altro genere con The Road, film distopico e post-apocalittico, diretto da John Hilcoat, con protagonista Viggo Mortensen. Il film è la trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Cormac McCarthy.

Dopo una catastrofe apocalittica globale, la Terra è diventata un deserto freddo e grigio. I superstiti sono alla perenne ricerca di cibo, attenti a sopravvivere agli attacchi di bande di cannibali e criminali. Fra i sopravvissuti ci sono anche un uomo e suo figlio (i loro nomi non verranno mai svelati), in un viaggio continuo per la sopravvivenza.

Anche qui abbiamo una prova genitoriale degna di nota: Viggo Mortensen interpreta un padre disposto a tutto pur di salvare suo figlio, anche ad uccidere. Ovviamente il suo personaggio è segnato dal cinismo e dalla durezza, a causa delle tragedie e delle difficoltà che hanno segnato la sua vita, ma farebbe di tutto per salvarlo e renderlo felice.

Fonte foto: Cinematographe

 

 

Il padre della sposa (1991)

Classico della commedia americana e remake dell’omonimo film del 1950 di Vincente Minnelli.

Ne Il padre della sposa vediamo uno dei più grandi traumi che un padre può affrontare nella sua vita: il matrimonio di sua figlia. George è un padre amorevole, ma quando scopre che sua figlia ha trovato l’amore della sua vita e vuole sposarsi, ricorrerà a diversi stratagemmi pur di annullare le nozze, con risultati esilaranti.

Alla fine però, George capisce che non può negare la felicità alla sua figlia prediletta e accetta di buon grado il matrimonio.

Il padre della sposa è un classico della commedia americana che amiamo riguardare ogni volta, grazie soprattutto all’interpretazione di Steve Martin, esilarante e commovente allo stesso tempo.
Il film ha anche un sequel, Il padre della sposa 2, in cui George dovrà sopravvivere alle gravidanze della figlia e della moglie contemporaneamente.

Fonte foto: Corriere

 

In viaggio con Pippo (1995)

Ritorniamo al mondo dell’animazione con un altro classico fin troppo sottovalutato: In viaggio con Pippo.

In questo lungometraggio animato il protagonista è uno dei personaggi classici Disney, Pippo e lo vediamo alle prese con suo figlio Max, un adolescente arrabbiato e ribelle. Nel momento meno adatto, Pippo trascina suo figlio in un viaggio on the road, che rinsalderà il loro legame e che li farà vivere un’avventura indimenticabile, caratterizzata da liti, concerti con popstar e anche un incontro con Bigfoot.

Non c’è niente di meglio di In viaggio con Pippo per raccontare un rapporto padre e figlio difficile: Pippo è un genitore apprensivo, ma anche molto pasticcione, mentre Max è il tipico adolescente arrabbiato col mondo. Il viaggio che faranno insieme li aiuterà a capire molto l’uno dell’altro, per tornare ad essere una coppia esplosiva.

Fonte foto: Vita da papà

 

La ricerca della felicità (2006)

Nella nostra lista non poteva mancare La ricerca della felicità, film del 2006 diretto da Gabriele Muccino, con protagonisti Will Smith e suo figlio Jaden. La pellicola è ispirata alla vera storia di Chris Gardner, imprenditore milionario, che visse giorni di intensa povertà, insieme a suo figlio, senza una casa e un soldo.

Ci troviamo nel 1981 e Chris Gardner cerca di sbarcare il lunario vendendo scanner per rilevare la densità ossea, acquistati coi risparmi di una vita. Per poter guadagnare qualche soldo, inizia l’attività di broker, ma non riesce ad ingranare e anche sua moglie lo lascia. Chris è in completa difficoltà: viene sfrattato, gli viene confiscata l’auto a causa di alcune multe non pagate e non riesce a pagarsi neanche un motel. Viene costretto, quindi, ad una vita da senzatetto, insieme a suo figlio, alla continua ricerca di cibo e un posto dove dormire.

Alla ricerca della felicità è sicuramente un film “buonista”, ma ci colpisce particolarmente il rapporto tra padre e figlio, in cui il primo riesce a risollevarsi ogni volta che viene buttato giù e continua, nonostante l’orgoglio colpito, a fare del tutto per suo figlio.

Fonte foto: SOS Trader

 

La vita è bella (1997)

Chiudiamo col nostrano La vita è bella, film del 1997, con Roberto Benigni come protagonista.

Lo scenario del film lo conosciamo tutti: ci troviamo a cavallo tra gli anni Trenta e Quaranta, quando Guido conosce Dora. Quell’amore che, inizialmente, sembra impossibile a causa delle differenze sociali, riesce a sbocciare comunque e i due hanno un figlio: Giosuè. Ma l’ombra delle persecuzioni razziali aleggia e Guido e Giosuè vengono mandati in un campo di concentramento e Dora decide di seguirli.

Il piccolo Giosuè è ignaro della reale funzione dei campi di concentramento, così Guido fa del tutto per fargli credere che tutto sia un enorme gioco a premi, per vincere un carrarmato.
Il finale del film ci spezza il cuore, pur regalandoci un “happy ending”, ma quello che spicca in questa pellicola è proprio questo senso di paternità di Guido, il quale fa del tutto per mascherare la situazione al figlio, facendogli credere che sia tutto un enorme gioco.

La vita è bella si differenzia dagli altri film sul tema proprio per la sua capacità di edulcorare l’argomento, rendendolo

più adatto agli occhi di un bambino.
Guido è sicuramente uno dei papà più importanti del cinema moderno.

Fonte foto: Wondernet Magazine

 

E voi quale papà cinematografico preferito?

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