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Body-shaming: in che modo ha influenzato Demi Lovato e la sua sobrietà

Body-shaming e sobrietà compromessa per Demi Lovato

Demi Lovato ha fatto conoscere al mondo i punti più bassi della sua vita, comprese le sue esperienze con un disordine alimentare, abuso di sostanze e dipendenza. Ma rimanere così aperta mentre vive sotto i riflettori ha presentato alcuni lati negativi. La cantante, infatti, ha rivelato che leggere gli articoli che la riguardassero l’ha messa in dubbio sul dover o meno interrompere la sua sobrietà.

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In una recente intervista, Demi Lovato ha ricordato come un passato articolo di body-shaming l’abbia particolarmente colpita. “Penso che sia stato subito dopo che sono uscita dalla riabilitazione nel 2018”, ha affermato la Lovato sull’argomento. “Ho visto un articolo da qualche parte che diceva che ero esageratamente obesa. E questa è la cosa più scatenante che si possa scrivere su qualcuno con un disturbo alimentare. Faceva schifo, e volevo smettere, volevo drogarmi, volevo rinunciare”.

Questa esperienza ha cambiato la sua prospettiva sulla stampa su sé stessa. A tal proposito, infatti, Demi Lovato ha capito che leggere le notizie sui social le provocava solo dolore e, di conseguenza, ha deciso di smettere di farlo per non farsi più influenzare negativamente.

In particolare, la Lovato ha celebrato sei anni di sobrietà nel marzo del 2018 dopo aver affrontato anni di abuso di sostanze. Tuttavia, nel giugno di quell’anno, ha rivelato di aver avuto una ricaduta e il mese successivo ha avuto un’overdose quasi fatale. Dopo l’overdose, Demi Lovato ha trascorso diversi mesi in riabilitazione.

Body-shaming e sobrietà compromessa

Nella sua nuova docu-serie “Dancing with the Devil”, la Lovato rivela che ora beve alcol e fuma erba con moderazione, mentre segue dei protocolli che la aiutano a non ricadere nelle droghe pesanti.

Durante tutto questo viaggio, Demi è stata sotto il microscopio del pubblico. E mentre la maggior parte delle persone non deve affrontare questo livello di scrutinio, gli esperti dicono che avere a che fare con una battuta d’arresto sulla via del recupero a causa della vergogna è un’esperienza comune. Di conseguenza, essere umiliati durante il recupero può portare qualcuno a ricadere o a contemplare la rottura della propria sobrietà come ha fatto la Lovato.

Body-shaming e sobrietà compromessa

La vergogna è dannosa in generale, ma come suggerisce l’esperienza della Lovato, può essere particolarmente dannosa quando è diretta a persone che si stanno riprendendo da una dipendenza.

È già impressionante che la Lovato sia stata abbastanza coraggiosa da aprirsi sui lati negativi del recupero e sui fattori scatenanti con cui ha lottato, ma la sua volontà di condividere come ha affrontato questi ostacoli per diventare una persona più forte e resistente è ancora più lodevole. Insomma, Demi “is a warrior“.

E voi, avete avuto esperienze di body-shaming?

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