Negli anni Duemila sono uscite diverse commedie al femminile divenute rapidamente iconiche nella cultura pop. Per il Vintage Friday ne ricordiamo otto.
Gli anni Duemila sono stati sicuramente la decade più ricca di commedie al femminile, con protagoniste attrici molto in voga in quell’epoca, come Anne Hathaway o Linsday Lohan.
Parliamo di quelle commedie, pensate prevalentemente per un pubblico femminile, nelle quali si parlava di storie d’amore, vita al liceo, di moda, di amicizia e di problemi quotidiani: insomma, i tipici film da riguardare con le amiche durante un pigiama party.
Vediamo allora 8 commedie al femminile degli anni Duemila diventate iconiche.
A Cinderella Story (2004)
Iniziamo da uno dei film che sappiamo sicuramente a memoria: A Cinderella Story.
Il film è una commedia romantica per ragazzi, rivisitazione della fiaba tradizionale di Cenerentola, con protagonisti Hilary Duff (famosa per il suo ruolo di Lizzie Mcguire e altre commedie del genere) e Chad Michael Murray.
La protagonista è la piccola Sam Montgomery, la quale vive nella valle di San Fernardo col padre Hal, proprietario di un ristorante di successo. Sam è orfana di madre e suo padre decide di risposarsi con Fiona, cacciatrice di dote disoccupata, con due figlie viziate e capricciose, Gabriella e Brianna.
Quando il padre di Sam muore, la ragazza si ritrova prigioniera della matrigna, la quale si appropria del ristorante, rendendole la vita un incubo.
Sam è felice solo quando si scambia SMS col suo ammiratore segreto, che incontrerà al ballo in maschera della scuola.
In questa moderna rivisitazione della favola di Cenerentola vediamo la nostra protagonista comunque vittima delle angherie della sua matrigna e innamorata di un ragazzo di cui non conosce l’identità. Al posto della famosa scarpetta, Sam perderà il suo cellulare e sarà solo l’inizio della sua favola moderna.
Sfidiamo chiunque a non ricordare a memoria la frase iconica detta da Sam ad Austin: “Aspettate te è come aspettare la pioggia durante la siccità: inutile e deludente”.
Il diavolo veste Prada (2006)
Altro film che rientra pienamente nell’Olimpo delle pellicole degli anni Duemila per ragazze.
Il diavolo veste Prada è un film del 2006, tratto dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger.
La giovane Andy, fresca di laurea, è alla ricerca di un lavoro. Seppur completamente estranea alla moda, Andy fa domanda come assistente di Miranda Priestly, direttrice della rivista di moda Runway e una delle personalità più influenti nel campo della moda.
Miranda assume Andy, perché vede in lei qualcosa di diverso dalle altre candidate, ma, al tempo stesso, le rende la vita un inferno, tra assurde commissioni e lanci di cappotti sulla sua scrivania.
Il diavolo veste Prada è un classico del genere e ci fa sognare un lavoro nel campo della moda. Tra i tanti momenti iconici (oltre alle decine di citazioni di Miranda, che ricordiamo tutte a memoria) c’è sicuramente il cambio di look di Andy, tra vestiti da sogno e un atteggiamento più sicuro.
Quanto è difficile essere teenager! (2004)
Linsday Lohan è stata sicuramente una delle icone degli anni Duemila, grazie alla sua onnipresenza nei film per adolescenti.
L’attrice è anche la protagonista di Quanto è difficile essere teenager!, film diventato rapidamente un successo tra le adolescenti degli anni Duemila.
La protagonista è Lola, un’adolescente newyorkese estremamente egocentrica e capricciosa, che vuole diventare attrice. La ragazza è anche una fan sfegatata di Stu Wolff, leader di una band rock. Dopo il divorzio dei suoi genitori, Lola viene affidata alla madre e tutti si trasferiscono in una cittadina del New Jersey.
Per lei è estremamente difficile adattarsi alla sua nuova vita, in più, la sua band del cuore annuncia lo scioglimento e un ultimo concerto a New York per dare l’ultimo saluto.
Lola, insieme alla sua nuova amica Ella, cercherà a tutti i costi di assistere al concerto, nonostante le difficoltà.
Quanto è difficile essere teenager! è l’apoteosi del film per adolescenti, ma è anche una pellicola leggera e frizzante, che ci fa vivere l’avventura di una notte che avremmo sempre voluto vivere anche noi.
30 anni in un secondo (2004)
Quante volte abbiamo maledetto la nostra adolescenza per poter passare subito all’età di trent’anni?
Nasce così la storia raccontata nel film 30 anni in un secondo, con protagonista Jennifer Garner.
Ci troviamo negli anni Ottanta e Jenna Rink è una ragazzina insoddisfatta della sua vita, che vuole entrare nel famoso “sestetto”, il gruppo di ragazze più popolari del liceo. Dopo uno scherzo finito male al suo compleanno, Jenna, in lacrime, esprime il desiderio di diventare subito una trentenne.
Il mattino dopo, Jenna si sveglia e ha trent’anni: la sua vita è apparentemente un successo, poiché scopre di lavorare per la rivista dei suoi sogni.
Grazie a Matty, suo amico d’infanzia, che Jenna riesce a ritrovare anche nella sua nuova realtà, scopre di essere stata un’amica e una persona terribile e cerca in tutti i modi di rimediare.
30 anni in un secondo è un film che c’insegna a vivere l’età che abbiamo, di non accelerare i tempi e di essere felici del momento che stiamo vivendo.
Freaky Friday (2003)
Rieccoci con Linsday Lohan in un’altra commedia al femminile: Freaky Friday è un film del 2003, terzo adattamento dell’omonimo romanzo di Mary Rodgers.
Anna è un’adolescente problematica, in perenne conflitto con sua madre Tess: le due litigano per ogni cosa, dalla band di Anna al nuovo matrimonio di Tess.
Durante una cena al ristorante cinese, le due sono le sole a sentire un terremoto e la mattina dopo si svegliano l’una nel corpo dell’altra. Entrambe pensano che la vita dell’altra sia molto più semplice della loro, ma rapidamente scopriranno che non è così e questa avventura riparerà il loro rapporto.
Freaky Friday è una commedia divertente che racconta del rapporto difficile tra una madre e una figlia, molto frequente nell’età dell’adolescenza. Questo assurdo scambio di corpi farà capire ad entrambe quanto sono complicate le loro vite e appianerà le distanze fra le due.
Ice Princess (2005)
Tra le commedie degli anni Duemila, non possiamo che ricordare Ice Princess, film del 2005, con protagonista Michelle Trachtenberg.
Casey è una ragazza modello che vuole andare ad Harvard. Per farlo, il suo professore le consiglia di fare una ricerca che sia professionale, ma anche molto personale. Dopo aver visto una gara di pattinaggio artistico (una delle sue passioni), Casey decide di improntare la ricerca su quello sport. Per rendere la ricerca ancora più personale, Casey decide di iniziare a pattinare, scoprendo di essere molto portata.
Nonostante la sua passione, sua madre è fortemente contraria perché convinta che il pattinaggio le tolga tempo allo studio. Inizia così la lotta di Casey per far capire a sua madre la sua vera passione.
Ice Princess è una della commedie classiche improntate su un sogno ostacolato e porta la giovane protagonista ad andare contro sua madre, pur di essere felice.
Pretty Princess (2005)
Rieccoci con Anne Hathaway con uno dei film più iconici degli anni Duemila: Pretty Princess.
Mia è una quindicenne come tante altre, che cerca di destreggiarsi tra la scuola e il bullismo di cui è vittima, perpetrato dai più popolari della scuola, che la prendono in giro. Un giorno, scopre di essere una principessa, erede al trono del principato di Genovia, grazie alle sue origini, che scopre solo dopo la morte del padre.
D’ora in poi, la vita di Mia cambierà totalmente e la ragazza dovrà imparare ad essere una buona principessa, grazie ai consigli di sua nonna, Clarisse Renaldi (Julie Andrews).
Chi di noi non ha mai desiderato di essere una principessa? Grazie a Mia, viviamo quel sogno e ci immedesimiamo in lei, un’adolescente goffa e alla ricerca dell’amore vero.
Il film ha anche un seguito, Principe azzurro cercasi, nel quale Mia è costretta a trovare marito per poter governare il suo nuovo regno.
Mean girls (2004)
Chiudiamo la nostra lista di commedie degli anni Duemila con la cosiddetta “Bibbia al femminile”: Mean Girls.
Linsday Lohan interpreta Cady, una ragazza che ha sempre studiato da privatista, che si trova improvvisamente al liceo. Qui dovrà imparare le regole del liceo, dettate da una stretta categorizzazione degli studenti, tra i quali spiccano le Barbie, le ragazze più popolari della scuola e caratterizzate da perfidia e cattiveria.
Con l’aiuto dei suoi nuovi amici, Cady s’infiltrerà nelle Barbie per distruggerle dall’interno, specialmente Regina George, definita come “l’apoteosi del male”.
Mean Girls, seppur in chiave ironica, racconta le difficoltà che vive una tipica ragazza al liceo, continuamente vittima delle regole imposte dagli altri e delle invidie dei compagni.
Grazie ad una storia avvincente e a delle citazioni entrare nella cultura pop, Mean girls è la commedia anni Duemila al femminile per eccellenza.
E voi quale preferite?