Sotheby’s è stata fondata nel 1744 a Londra da Samuel Baker, che, nel 1733, aveva cominciato a lavorare come libraio.
Tutto ebbe inizio proprio dai libri , in quanto decise di acquistare i fondi di magazzino che rischiavano di andare dispersi a seguito della morte dei loro possessori.
La nascita di Sotheby’s
Era l’11 marzo 1744, quando Baker organizzò la vendita all’asta di 457 volumi e, di fatto, sancì la nascita di quella che sarebbe poi diventata la più nota casa d’aste del mondo, Dopo la morte di Baker nel 1778, fu suo nipote John Sotheby a proseguire l’attività di famiglia.
Nonostante questa attività sia stata poi caratterizzata da un forte dinamismo, l’azienda si espanse alla vendita di stampe, monete, medaglie e antichità ,fu solo nel secondo dopoguerra che la società prese la strada che conosciamo oggi:
Nel 1955, quando aprirono una filiale a New York, entrarono in contatto diretto con la clientela dei ricchi collezionisti americani.
Il definitivo passaggio all’arte avvenne nel 1964, quando la Sotheby’s rafforzò la sua posizione negli USA, acquisendo la Parke-Bernet di New York, la più importante casa di vendite all’asta statunitense nel settore dell’arte.
L’esplosione di Sotheby’s
Negli anni successivi furono aperte nuove in tutto il Mondo a partire da Parigi, Los Angeles e Houston, Melbourne, Firenze e Toronto, Johannesburg, Zurigo, Monaco di Baviera, Edimburgo fino ad arrivare a Hong Kong dove la casa d’aste mise in vendita la Collezione Chow, in questa occasione venne battuta la più importante raccolta di porcellane Ming e Qing mai messa sul mercato.
Nel 1990 a causa della Guerra del Golfo, inevitabilmente ci fu un forte rallentamento nell’attività della casa d’aste, che venne comunque superata negli anni successivi.
Grazie all’affidabilità della casa d’aste Sotheby’s riusci a vendere collezioni di personaggi come Andy Warhol nel 1988, Greta Garbo nel 1990, Jacqueline Kennedy nel 1996 e Gianni Versace nel 2001.
Nel 2008, l’asta di Damien Hirst, “Beautiful Inside My Head Forever”, è stata una pietra miliare per Sotheby che ha stabilito un record mondiale nella categoria dell’arte contemporanea.
Il periodo nero di Sotheby’s
Unica macchia per la Sotheby’s fu nel 1997,un anno funesto legato ad uno scoop che un giornalista Inglese con la complicità di una collaboratrice interna alla casa d’aste, rese nota la disponibilità della filiale milanese ad esportare illegalmente e vendere a Londra un quadro di un pittore italiano del sec. XVIII.
Tuttavia, proprio per la tradizione della casa d’aste , fortunatamente questo episodio venne arginato e non scalfì più di tanto l’immagine della Sotheby’s che rispose sul campo con le vendite organizzate a New York nel maggio dello stesso anno, in cui ha venduto numerosi dipinti impressionisti e moderni per cifre superiori al milione di dollari.
Gli ultimi anni di Sotheby’s
Nel 2008, l’asta di Damien Hirst, “Beautiful Inside My Head Forever”, è stata una pietra miliare per Sotheby che ha stabilito un record mondiale nella categoria dell’arte contemporanea.
Ricordo nel 2012 la vendita di Scream di Edvard Munch – descritta dal New York Times come un “trofeo irresistibile” che ha fatto notizia in tutto il mondo, come nel 2016, le vendite della collezione privata della Duchessa del Devonshire, in particolare del suo album di David Bowie, hanno attirato una partecipazione all’asta senza precedenti.
La casa d’aste negli utlimi anni si è concentrata in maniera massiccia sulle iniziative digitali; nel 2018, il 60% dei nuovi offerenti di Sotheby era online
Nel 1977 la compagnia divenne pubblica, ma lo stesso anno fu acquistato da Alfred Taubman.
Dopo che 1988 la società divenne di nuovamente pubblica e fu quotata alla borsa di New York, Il 17 giugno 2019 è stata acquisita da BidFair Usa, società interamente controllata dal magnate delle telecomunicazioni e collezionista d’arte franco-israeliano con residenza in Svizzera Patrick Drahi, per 3,7 miliardi di dollari.
Oggi è costituita da 90 sedi in tutto il mondo e ogni anno si conducono circa 250 aste. Sotheby’s è la seconda casa d’aste più antica d’Inghilterra, dopo la Stockholms Auktionsverk fondata nel 1674