Venezia 1696 Giovan Battista Tiepolo nasce da famiglia di modeste origini, ma in buone relazioni col patriziato della città.
Da adolescente lavora presso lo studio di Gregorio Lazzarini, che gli insegna le basi corrette della pittura , ma in modo estremamente accademico ed è questo il motivo per il quale ben presto il giovane Tiepolo sente l’esigenza di rendersi indipendente.
Nel 1719 sposa segretamente Maria Cecilia Guardi, sorella dei pittori Francesco e Giannantonio, dalla quale avrà 10 figli.
Tiepolo e gli affreschi
Intorno al 1720 l’artista lavora ai sui primi affreschi, nella chiesa degli Scalzi e a Palazzo Sandi.
Grazie a questi lavori inizia una collaborazione con Girolamo Mengozzi-Colonna esperto nella tecnica della prospettiva.
Da li a poco l’opera di Giovan Battista Tiepolo diventa l’emblema della pittura veneziana rococò.
È evidente già nel giovane Artista la volontà di rifarsi alla grande tradizione veneziana, soprattutto a pittore Paolo Veronese, suo costante ispiratore dal quale prese i motivi decorativi e lo spirito giocoso.
I suoi dipinti erano popolati di angeli e di Dei e sempre ricchi di splendidi dettagli , unici sono i piccoli putti che dondolano i piedi oltre una cornice dipinta,
Sono queste accortezze a rendere i suoi dipinti fantasiosi e freschi che insieme alla padronanza della riproduzione di luci e ombre, conferiscono alle opere di Tiepolo un fascino indiscusso.
La maturità di Tiepolo
Il decennio 1740-50 segna la maturità dell’artista che realizza un gran numero di opere fra le sue più importanti.
Successivamente Tiepolo venne chiamato dal principe-vescovo Carlo Filippo von Greiffenklau a decorare la sua nuova residenza e proprio a Wurzburg l’Artista veneziano realizza un grande complesso decorativo che costituisce forse la punta massima della sua arte.
Rientrato a Venezia viene nominato presidente dell’Accademia di Padova.
Le sue ultime grandi opere in Italia prima di partire per la Spagna sono state le decorazione di una serie di stanze a Villa Valmarana, nei pressi di Vicenza, con scene tratte da Omero, Virgilio, Ariosto e Tasso e il grande soffitto della sala da ballo a Villa Pisani a Strà, vicino a Padova, iniziato nel 1760.
Re Carlo III di Spagna nel 1761 lo invitòa decorare il nuovo Palazzo Reale, Tiepolo , si ferma al servizio del re, ma i suoi ultimi anni in Spagna non sono stati semplici , nonostante ila benevolenza del Re a corte non era ben visto.
Il motivo principale di questa situazione è da ritrovarsi nella rivalità con Mengs, artista anch’egli all’epoca alla corte di Madrid.
Morì nel 1770, mentre era ancora al lavoro su alcune sue opere.
Tiepolo è ricordato anche per essere stato un grandissimo pittore di dipinti religiosi , molti sono i capolavori realizzati lungo tutto l’arco della sua carriera, dai Gesuati a Sant’Alvise alla Scuola dei Carmini, sempre a Venezia.