Finalmente dopo un’interminabile lockdown, per cinema teatri e locali è possibile riprendere le vecchie abitudini e ritornare in sala per godersi un film, accompagnati dall’inconfondibile profumo di popcorn e dallo sgranocchiante rumore di snack consumati dagli altri spettatori presenti.
Quale migliore occasione per farlo se non l’uscita del nuovo capitolo della saga di The Conjuring “Per ordine del Diavolo”?
Di sicuro, per tutti gli appassionati del colosso creato dal regista James Wan, sarà stato un ritorno coi fiocchi. Ma veniamo alla storia, di cosa tratta questo nuovo film?
The Conjuring 3: Per ordine del Diavolo – La Trama
Ancora una volta, un’agghiacciante storia di terrore, omicidio e male oscuro, che vede protagonisti i due famosissimi investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren.
Il film, tratto da uno dei casi più sensazionali da loro affrontati, inizia con la lotta per l’anima di un bambino, che ha portato i due demonologi a scoprire cose mai viste prima, segnando la prima volta nella storia degli Stati Uniti in cui un sospetto omicida avrebbe reclamato la sua possessione demoniaca come difesa.
Siamo nel 1981, anno in cui Ed e Lorraine Warren vengono chiamati dalla famiglia Glatzel, per un tentativo di esorcismo sul loro bambino, il piccolo David che presentava comportamenti insensati dal momento del loro trasloco in quella casa.
Nel corso di questa procedura, Arne Cheyenne Johnson, il fidanzato di Deborah Glatzel sorella maggiore di David, avrebbe pregato l’entità maligna di smettere di torturare il bambino e di prendersi la sua anima.
Da quel momento, avrà inizio un’apocalisse quasi inarrestabile che vedrà protagonista il giovane Arne e i coniugi Warren, nel tentativo di fermare quella che si vedrà essere una vera e propria maledizione.
The Conjuring 3: Per ordine del Diavolo – È un SI o un NO?
Nel corso degli anni e col proseguire dei capitoli, è stato sempre chiaro che nella saga di The Conjuring difficilmente si sbaglia un colpo.
A volte alcune pellicole non sono state all’altezza delle precedenti, com’è stato per La Llorona ad esempio, ma nel complesso i film incentrati sulle indagini della famiglia Warren ci hanno sempre ben impressionati. Lo stesso sentimento si ripercuote anche in occasione di questo ultimo film, con Michael Chaves alla regia.
La pellicola, si presenta ben accurata con ambientazioni ricreate nel dettaglio e una minuziosa ricostruzione storica, di una vicenda realmente accaduta che scioccò gli Stati Uniti negli anni ’80 e conosciuta come, Demon Murder Trial.
Il 16 febbraio 1981, il 40enne Alan Bono, proprietario di una pensione per cani, fu accoltellato a morte con un’arma bianca da 5 pollici dal 19enne Arne Cheyenne Johnson, dopo un litigio scoppiato fuori dal canile nella piccola città di Brookfield, nel Connecticut.
Secondo quanto riferito, gli unici testimoni del crimine furono le due sorelle minori di Johnson e la sua ragazza, Deborah Glatzel.
Johnson fu arrestato per omicidio di primo grado, ma si dichiarò “non colpevole” in tribunale. Sebbene non abbia mai effettivamente affermato di essere stato posseduto, pur non ricordando l’accoltellamento, il suo avvocato sviluppò una difesa legale sulla base di una possessione demoniaca, che lo avrebbe investito al momento dell’uccisione.
Secondo un rapporto del 1981 del New York Times, la fidanzata di Johnson, Deborah Glatzel (interpretata nel film da Sarah Catherine Hook) affermò che Johnson partecipò all’esorcismo di suo fratello minore, David (interpretato da Julian Hilliard).
Questa affermazione fu sostenuta anche da Ed e Lorraine Warren, contattati dai Glatzel per assistere alla pratica, a causa di comportamenti fuori norma da parte del bambino tra cui la capacità di parlare in diverse lingue e episodi di convulsioni; accanto alla chiesa cattolica romana di St. Joseph, a Brookfield.
Il film dunque, riprende questa vicenda giudiziaria romanzando il tutto e creando un’atmosfera horror di primo livello grazie a effetti speciali eccellenti e alle impeccabili interpretazioni di tutto il cast, in particolare da parte di Vera Farminga, nei panni di Lorraine Warren e di Patrick Wilson nelle veci di Ed Warren.
Nel corso di tutto il lungometraggio godiamo di un’atmosfera di tensione e paura latente, mai sopra le righe, una particolarità non sempre facile da riscontrare in questo genere di film.
La regia di Michael Chaves, che con la Llorona aveva creato fraintendimenti, in questo caso appare precisa e sapiente seppur diversa da quella dell’ideatore originale della saga. Belli e sicuramente ben riusciti, anche i riferimenti ai migliori film horror della storia, tra cui L’esorcista e The Shining.