Sono pochi coloro che si interrogano sul perché si indossa l’abito bianco quando si convola a nozze. Tutte le ragazze, quando pensano al giorno del proprio matrimonio, immaginano di affacciarsi alla navata in abito bianco. In fondo, il bianco è tradizionale, così come tutte le usanze che ormai sono vecchie anni, come il qualcosa preso in prestito e qualcosa di blu. Chi, però, si è informato sulle origini dell’abito da sposa, avrà già letto che le spose non sempre indossavano il bianco come colore predominante.
Perché si indossa l’abito bianco: le origini dal ‘700
Tra il 1700 e il 1800, pare che il bianco fosse associato al lutto, e nessuna futura sposa voleva essere ricordata così nel giorno del suo matrimonio. Mentre alcune spose coraggiose, come ad esempio Maria, Regina di Scozia nel 1558 aveva deciso di indossare il bianco, questo comunque non era assolutamente la tinta prediletta delle spose.
Nei primi matrimoni in chiesa, però, le spose indossavano il rosso, mentre quelle appartenenti all’aristocrazia, optavano per abiti dai colori brillanti, ricamati in oro e argento e si accompagnavano da meravigliose pellicce.
Gli abiti dovevano, quindi, rappresentare la ricchezza ed essere decorati all’estremo. Ciò che indossavano, quindi, era lo specchio del loro status sociale.
Ecco perché si indossa l’abito bianco: la svolta della Regina Vittoria
La regina Vittoria, però, ha totalmente modificato la tradizione. Quando sposò il principe Alberto di Sassonia-Coburgo nel 1840, era una giovane ventenne e si premurò di informare la corte che, consapevole del suo ruolo come regina, avrebbe scelto un abito da sposa più sobrio.
Tutta l’attenzione era su di lei e, soprattutto, su ciò che aveva indosso una volta raggiunto St. James Palace: un abito bianco. Semplice ma meraviglioso. Era in seta bianca e raso, con tratti in pizzo. La sua testa era sormontata da una corona di fiori d’arancio e mirto, che sostituivano la tiara.
Vittoria, con il suo abbigliamento, aveva dimostrato ancora di più quanto ci tenesse ad indossare solo materiali locali (quindi, britannici). Inoltre, la sua scelta, soprattutto per quanto riguardava il colore, era porre l’accento sulla decisione di sposare il Principe Alberto, come donna innamorata e non solo per il ruolo da regina. Quale colore, se non il bianco, avrebbe potuto dimostrare la sua purezza e innocenza?
Fu proprio lei, nel 1849, a riportare in auge la scelta del bianco come abito nunziale. Questo colore, infatti, era adeguato per rappresentare la purezza e l’innocenza della fanciullezza delle future spose. Proprio grazie alla regina Vittoria, il bianco è diventato la scelta perfetta per le spose nel giorno più bello della loro vita.