Berluti: dimmi che scarpa indossi e ti dirò chi sei. É la scarpa che svela il tuo gusto, la tua personalità, il tuo stile.
La calzatura artigianale italiana rappresenta da sempre nel mondo l’espressione più raffinata di eleganza .
Il made in Italy custodisce il segreto di una manualità antica, messa al servizio del design contemporaneo.
Basti pensare che il duca di Windsor portava scarpe italiane, più precisamente prediligeva le Berluti, il celebre marchio fondato a Parigi nel 1895 da un giovane mastro calzolaio italiano.
La nascita di Berluti
A partire dal 1895 sono diversi i membri della famiglia Berluti che hanno lasciato all’azienda permettendole di crescere e di farsi conoscere in tutto il mondo.
Un patrimonio basato sul ‘saper fare’ che ha permesso alla Maison di rimanere sempre al passo con le evoluzioni della moda
Il marchio Berluti, famoso per le calzature “su misura” maschili, viene fondato a Parigi nel 1895 dal mastro calzolaio Alessandro Berluti, nato a Senigallia nel 1865.
Il marchio Berluti cresce
Con il crescere della sua notorietà, realizza calzature su commissione per molti personaggi celebri dell’epoca, tanto da rendere le sue “creature” un modello iconico e intramontabile nel tempo.
La possibilità di configurare la propria scarpa, tanto da renderla come nessun’altra – priva di cuciture, in un unico pezzo di pelle e con una patina innata d’eleganza – è stata la vera affermazione e la forza di questo brand.
Berluti a Parigi
Alessandro Berluti , lasciate le marche aprì il suo primo negozio a Parigi.
Disegnò una scarpa con le stringhe realizzata da un unico pezzo di pelle senza cuciture visibili. … Nasce così la scarpa “Alessandro”, icona dello stile della Maison Berluti, oggi disponibile in diverse forme e in un’ampia varietà di patine di diversi colori.
La scarpa “Alessandro” , presentata alla Esposizione Universale di Parigi nel 1900, conquistò subito la clientela più esclusiva e in breve divenne una icona di stile: ancora oggi tra le più richieste dalla committenza.
Anni ’60: arriva la svolta!
La svolta importante in termini di creatività arriva negli anni ’60 quando un Donna, Olga Squeri, dopo un paio d’anni trascorsi ad affondare la lesina nel cuoio, a tirare lo spago e cucire tomaie, agli inizi degli anni ’60, diventerà modellista e creativa, un cambio di mansione che porterà al marchio una ventata di innovazione in un perfetto “Italian style”.
Nel 1970 succederà a Talbinio Berluti come Direttore Artistico della maison.
Berluti: il cliente prima di tutto
Caratteristica fondamentale per la maison Berluti è mettere da sempre al centro del processo creativo il cliente per arrivare a un prodotto unico, per forma, suole, colori e pellami.
250 fasi di lavorazione e 50 ore di lavoro regalano la scarpa perfetta.
50 sono i negozi monomarca nel mondo, location prestigiose.
In Italia una sola boutique, a Milano, in via Sant’Andrea 6.
Le scarpe Berluti erano tra le preferite di personaggi come Aristotele Onassis, i Rothschild, l’imperatore giapponese Hirohito, Pablo Picasso , Yves Saint Laurent, Frank Sinatra, Marlon Brando e Robert De Niro, Andy Warhol ,Fellini, Marcello Mastroianni, Luchino Visconti ,Totò…..