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Il periodo blu di Pablo Picasso.

Avendo scelto l’Arlecchino Pensoso  di Pablo Picasso come copertina del numero di Exit Urban Magazine  di Dicembre 2021, magazine del quale sono editore  ho ritenuto di voler raccontare in breve il periodo Blu nel quale il grande pittore spagnolo  diede vita all’opera in questione.

Il periodo blu di Pablo Picasso – la nascita

A Parigi, verso la fine del 1901, Pablo Picasso cominciò a fare quadri tutti immersi in una particolare tonalità di blu, scelta probabilmente per il contenuto malinconico.

Prima di lui  ci furono  grandi artisti  che scelsero il blu come patina generale: Degas con le sue lavandaie,  Gauguin nelle allegorie mistiche della foresta tropicale tahitiana, fino a Cezanne nei cieli della Provenza.

In quel periodo Picasso non navigava in buone acque, e forse proprio per questo i soggetti ritratti erano pezzenti, mendicanti, bambini emaciati e affamati, insomma la miseria umana di Parigi.

Il tono predominante era ancora il blu: un blu lugubre, scuro.

Il periodo blu di Pablo Picasso – le influenze

Era un periodo per Picasso aperto a tutte le influenze, sperimentale nel senso più ampio, infatti i soggetti facevano pensare al Manet pittoresco degli Ubriachi, alla  versione parigina dei primi personaggi di Velasquez, mendicanti e buffoni, paria della società, dove con il termine paria si intende indicare gli individui appartenenti alle classi sociali più basse dell’India, detti anche intoccabili.

I dipinti del periodo blu, portano con se un senso di pessimismo e di sofferenza e come tutta l’arte di Picasso, è intriso di allusioni personali, tra le quali il dolore per la morte della giovane sorella e di un amico intimo, pittore e poeta, Carles Casagemas. suicidatosi in giovane età.

I dipinti di questa fase artistica di Picasso mostrano un pathos intenso.

Il periodo blu di Pablo Picasso – i dipinti

Il primo dipinto di questo periodo è considerato: “Casagemas nella sua bara”, completato da Picasso l’anno successivo alla morte del suo amico.

Nel suo dipingere l’artista spagnolo ritraeva forme allungate e toni scuri di blu e turchese, in composizioni quasi monocromatiche.
Il predominio del blu era interrotto solo dal colore giallo chiaro, che Picasso usava per riprodurre la pelle dei protagonisti dando loro un effetto di mistero e un alone spettrale.

Le opere del periodo blu sono tra le più note di Picasso, ma all’epoca in cui le dipinse non ebbero molto successo: il pittore faticava a trovare degli acquirenti.

 

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