Le 5 diete che funzionano: quali sono? Nel mondo della salute, non c’è nulla di più controverso delle diete. Ovviamente, quello che viene detto sempre è che l’unica dieta che funzioni sia quella che si fa in abbinamento all’esercizio fisico. Tutto vero. Però, tante volte si è così influenzati dalle mode, da tentare ogni nuova dieta, nella speranza che sia quella giusta, quella adatta alle proprie esigenze. È importante, però, rispettare la propria individualità, scegliendo un approccio che ci faccia stare bene.
Allora, secondo una ricerca su internet, in base alle proprie esperienze e leggendo i forum online di chi le ha provate, abbiamo analizzato quattro diete che, a quanto pare, funzionano.
Diete che funzionano: la dieta mediterranea
Come già dal nome, la dieta mediterranea si ispira al regime alimentare del Mediterraneo, promuovendo cibi freschi, tra cui verdure, olio extravergine di oliva, pesce e pollo e bandisce gli alimenti trasformati, i grassi saturi e il sale.
Addirittura, nella mediterranea, è possibile consumare il vino rosso, in quantità moderate. Inoltre, questa dieta associa alimenti in grado di prevenire malattie cardiache e il diabete.
La dieta mediterranea ha acquisito sempre più popolarità, poichè è ricca di verdure, frutta, noci, semi e cerali integrali. Introduce latticini e uova e tutti i cibi ricchissimi di sostanze nutritive. Sono alimenti che funzionano e che fanno stare bene, oltre che offrire un vero e proprio benessere al proprio corpo.
Diete che funzionano: la dieta Paleo
La dieta Paleo parte dalla conoscenza dell’evoluzione del cibo e del corpo. Questo regime dietetico promuove il consumo di cibi che gli esseri umani potrebbero aver consumato già dal Paleolitico. Con questa dieta, è possibile mangiare carne, erbe, frutti di mare, verdura fresca e frutta, oltre che olio di cocco, avocado, noci e olio d’oliva. Sono esclusi i cereali, i legumi, latticini e alimenti trasformati.
Questa è una dieta pulita e che conterrà molte proteine, in grado di offrire una sensazione di pienezza. Purtroppo, però, è carente di alcuni nutrienti, tra cui calcio e vitamina D. La dieta paleo è difficile da seguire per i vegetariani, poichè non sono ammessi legumi e tantomeno i fagioli, Inoltre, è molto difficile da seguire a lungo andare e spesso si consiglia l’aggiunta di snack paleo appropriati.
Diete che funzionano: la dieta Atkins
La dieta Atkins è diventata famosa grazie a Kim Kardashian che l’ha resa una vera e propria moda. Questo regime dietetico è a basso contenuto di carboidrati e risale già agli anni ’90, promuovendo proteine magre, frutta e verdura a basso contenuto di carboidrati e nutrienti. Con questa dieta sono limitati i carboidrati e, addirittura si può “esagerare” un po’ a colazione, optando la salata, con una bella frittata.
Diete che funzionano: la dieta vegana
La dieta a base vegetale ha acquisito moltissima popolarità negli ultimi anni, eliminando totalmente tutti i prodotti animali, tra cui i latticini.
Per mantenere un regime alimentare sano, i vegani dovrebbero consumare i pasti che contengono proteine, carboidrati, verdure e grassi sani. La dieta vegana, però, deve essere ben calibrata, dal momento che se non fosse seguita bene, potrebbe avere carenze nutrizionali di vitamina b12, vitamina D, ferro, calcio e zinco. Il consiglio, quindi, è quello di abbinare a questo stile di vita dei multivitaminici.
E Il digiuno intermittente?
Diventato popolarissimo negli ultimi anni, anche grazie ai social, il digiuno intermittente prevede periodi senza cibo, in modo da limitare l’apporto calorico.
Un deficit calorico può aiutare a perdere peso, però va abbinato al livello di attività. Le calorie in entrata, quindi, devono risultare inferiori rispetto a quelle in uscita. Spesso, però, si rischia di morire di fame, se non seguita bene.
Il digiuno intermittente deve prevedere, quindi, uno schema alimentare specifico, così da far raggiungere l’obiettivo della perdita di peso con conseguente aumento dei livelli di energia e riduzione dello stress. Molte persone digiunano per sedici ore consecutive e poi si lasciano una finestra di otto ore per poter mangiare. L’idea è quella di lasciare che il corpo digerisca prima di mangiare il prossimo pasto, così da raggiungere la totale combustione dei grassi.