Abbiamo appena avuto il tempo di metabolizzare la mirabolante finale di Masterchef 11. La vincitrice assoluta di questa edizione del talent cooking è stata Tracy, la fusion chef che cavalca le onde del fiume a cavallo tra Europa e Africa. Non è stata solo lei, però, a mettersi in mostra nel corso di questa edizione. Mai come quest’anno i concorrenti si sono rivelati carismatici e imprevedibili, capaci di emozionare sia fuori, sia dentro la cucina.
Impossibile non citare Christian e il suo favoloso percorso di crescita. Carminiello e il suo rapporto di amore platonico con il professor Barbieri. Lia, amabile antagonista e abile stratega. E questi sono solo i concorrenti che hanno partecipato alla serata finale.
Durante il percorso abbiamo perso altri personaggi come Federico, Nicky Brian, Polone ed Elena. Tutti cuochi con enormi potenzialità e che, al di fuori di Masterchef 11, potrebbero rivelarsi il futuro dell’arte culinaria italiana. Per chi si apriranno, dunque, le porte delle rinomatissime cucine stellate? Dove possono arrivare i talenti di Masterchef 11?
Tracy vince Masterchef 11: qual è il vero valore aggiunto di questa vittoria?
Tra quelli appena citati, Tracy è l’aspirante chef che parte decisamente con il maggior vantaggio. Più del titolo di campionessa, più dei 100.000 euro in palio come montepremi finale, il vero plus di questa edizione viene rappresentato dalla partecipazione ai corsi dell’ALMA. La scuola di alta formazione diretta per anni da Gualtiero Marchesi sarà il vero trampolino di lancio per Tracy, la quale avrà la possibilità di approfondire le sue conoscenze teoriche e pratiche.
Gli Chef che escono da questa accademia vengono riconosciuti e acclamati da ogni parte del mondo. Tracy, oltre a questo vantaggio, godrà della visibilità mediatica data dalla vittoria del programma. Un mix esplosivo, che proietta la cuoca fusion nel prossimo pantheon dei migliori cuochi nostrani.
Durante il corso della trasmissione ha dimostrato un talento senza eguali. Ha trionfato più di chiunque altro. Ci ha creduto più di chiunque altro. La sua vittoria è più che meritata.
Il signorino Gorrasi può andare lontano se continuerà a guardare verso casa
Uno dei beniamini di questa edizione di Masterchef è stato, senza ombra di dubbio, Carminiello (o Carmain, per dirla alla Locatelli). Il signorino Gorrasi è diventato il figlioccio di Mime e il protetto di Bruno Barbieri. E’ stato un personaggio amatissimo sin dal suo esordio nella masterclass. Di lui si è detto, e scritto, di tutto. Probabilmente, sarebbe potuto essere il campione di questa edizione, ma durante la finale si è fatto travolgere da un’incontrollabile voglia di strafare.
Tenere otto pentole sui fornelli non è da tutti e prendersi un’azzardo del genere nella gara della vita si è rivelato letale. Un peccato di gioventù che non oscura un futuro luminoso. La sua idea di cucina si è sviluppata nel corso della trasmissione e se saprà portare avanti questo concept, niente potrà fermarlo.
Il commovente percorso di Christian a Masterchef 11: è lui il vincitore morale
Al contrario dei primi due, finalisti annunciati sin dalle prime batutte, Christian è stato il vero outsider della finalissima. Partito in sordina a causa della sindrome di Asperger di cui soffre, il giovane cuoco torinese è venuto fuori sulla distanza. La sua abilità ai fornelli si è affinata puntata dopo puntata, sino a toccare il suo apice durante la finalissima.
A Christian non si poteva chiedere nulla di più: la sua storia è un il perfetto esempio di come la volontà possa spezzare qualunque barriera. L’abbraccio, prima della finalissima, con il padre ha strappato più di una lacrima e le parole dello chef Cannavacciuolo, anche lui commosso da questo percorso folle, sono l’attestato di stima più apprezzato. Chi non vorrebbe, nella propria brigata, un elemento tanto determinato?
E’ lui, in senso assoluto, il vincitore morale di questa edizione.
Quanto potenziale inespresso possiede ancora Lia? Noi scommettiamo su di lei
Ad un passo dalla finalissima si è arrestata Lia Valetti. La stratega di questa edizione di masterchef è stata spesso vista, dal pubblico, come una vera e propria villain. Niente di più sbagliato: la bancaria veronese è stata sempre corretta e diretta. Senza secondi fini o strategie non dichiarate. La sua schiettezza ha spaventato, forse, il pubblico, ma non i tre giudici, che l’hanno sempre vista tanto, tanto, tanto sicura. E a ragion veduta.
Se avessimo un euro da scommettere, la nostra puntata andrebbe proprio su Lia. Ha dimostrato intelligenza, capacità culinaria e una fame di riscatto decisamente al di fuori del comune. Queste sono doti che, nelle cucine professionali, fanno e faranno sempre la differenza.
Gli altri pezzi da ’90 di MasterChef 11: chi vedremmo meglio all’interno di una cucina?
Per quanto riguarda gli altri concorrenti, non si può che entrare nel mondo delle iperboli. Nicky Brian potrebbe aprire un ristorante in società con il fratello di fornelli Federico. Un ambiente unico, con un menù fusion che spazia dalla Pampa argentina al grigiore della Bretagna. Il tutto in salsa italiana. Un mix esplosivo che potrebbe davvero sfondare.
Bruno è un altro personaggio che, probabilmente, ha lasciato il programma troppo presto. Il rocker anglo-emiliano potrebbe lasciare il proprio segno, anche se più in piccolo rispetto agli altri. Invece, nel ristorante di Elena presso Lido Adriano ci aspettiamo di trovare esposto il perizoma portafortuna. Un oggetto mistico, i cui poteri magici hanno regalato a Tracy la vittoria della finalissima di Masterchef 11. Chissà che non possa portare fiumi di clienti anche alla vulcanica cuoca romagnola.