Il mondo di Harry Potter è tra noi. O quasi. E’ di qualche giorno fa la presentazione, tramite evento, di “Hogwarts Legacy”, l’ultima fatica di Sony ambientata nel fantastico mondo di J.K. Rowling. Quattordici minuti che sono riusciti a trasportare i fan del brand di nuovo nel mondo incantato sognato per tanti anni. Il motore grafico di PlayStation 5 e la grande interattività offerta dal titolo contribuiranno a rendere Hogwarts Legacy un must tra gli appassionati di videogiochi.
Hogwarts Legacy: a chi si rivolge quest’opera?
Il target di riferimento, naturalmente, non possono che essere i trentenni. Ragazzi che sono cresciuti a pane e incantesimi e che, grazie alla loro innata passione per i videogiochi, hanno larghissima dimestichezza con questo mondo. Hogwarts Legacy, dunque, sarà costruito per noi millennials, e contribuirà a far espandere il brand anche tra i neofiti e gli appartenenti alla generazione Z.
Quello che Sony ha cercato di fare attraverso quest’opera videoludica è ampliare e trasmigrare l’universo di Harry Potter su piattaforma. A giudicare dai primi quattordici minuti di gameplay, presentati alla State of Play, l’evento ufficiale di PlayStation, la volontà è quella non solo di raccontare nuovamente l’universo relativo ad Harry Potter, ma di espanderlo e renderlo a portata di giocatore.
Quando sarà pubblicato il videogioco?
Questo elemento si è rivelato fondamentale nella scelte delle tempistiche per la pubblicazione. Il gioco, infatti, sarebbe già dovuto uscire nel corso del 2021, ma vari problemi di programmazione hanno spinto Avalanche Software a ritardare la pubblicazione a fine 2022.
La scelta si è resa necessaria anche per evitare di pagare una penale che sarebbe scattata in automatico se Hogwats Legacy non fosse stato pubblicato entro il primo gennaio 2023. Ciò significa che, almeno nei primi giorni di pubblicazione, ci sarà un’importante opera di debugging e che gli aggiornamenti saranno frequenti.
Cosa si sa già del gameplay? Cosa è stato rivelato?
Sul web si è scatenato il tamtam mediatico dovuto alle prime domande relative al gioco. I giocatori, stando alle prime indiscrezioni, saranno liberi di scegliere la propria casa. Al contrario di Pottermore, dove per essere un Grifondoro era necessario mentire su tutto, il gamer sarà libero di scegliere la propria fazione durante il corso del gioco. L’ambientazione è antecedente ai fatti narrati nei libri della Rowling e non si limita al solo castello di Hogwart’s, ma spazia su diversi ambienti anche all’esterno del castello.
La collocazione temporale ci porta a fine ‘800, nel momento in cui la magia non aveva ancora visto il suo massimo apice e nemmeno il suo punto più buio. Sono ancora lontani i tempi in cui Grindewald e Voldemort oscureranno il mondo, ma possiamo già lanciarci in qualche speculazione. Prima di tutto, proprio su Gellert Grindelwald.
Grindelwald potrebbe apparire all’interno di Hogwarts Legacy? E Albus Silente?
Il mago oscuro, infatti, nasce nel 1883 e si presume che abbia iniziato a frequentare la scuola di magia più famosa al mondo a dieci anni. Potrebbe essere, dunque, un compagno di avventure del personaggio giocabile. Stesso destino che potrebbe toccare ad Albus Silente, nato nel 1881. A lui potrebbe toccare il ruolo di grande prodigio appena approdato nella scuola più rinomata di sempre.
Il protagonista, infatti, approderà ad Hogwart’s nel corso del suo quinto anno. Facile dunque pensare che entrambi questi celebri appariranno all’interno del videogioco in qualità di semplici studenti.
Cosa possono aspettarsi i fans di “Hogwarts Legacy” dal videogioco?
Altro aspetto da non sottovalutare sarà l’assenza del Quidditch. Lo sport preferito di maghi e streghe provenienti da ogni parte del mondo sarà, per il momento, assente all’interno del gameplay di Hogwarts Legacy. E’ probabile che questa funzione venga implementata più avanti, magari attraverso un DLC, ma per ora non c’è nulla di certo. Anche la funzione multiplayer è stata, per il momento, esclusa.
Detto ciò, Hogwarts Legacy si pone come un gioco di ruolo in prima persona, interattivo e open world. L’assenza della mano di J.K. Rowling potrebbe essere un plus non indifferente visto le recenti critiche ricevute e la canonicità del videogioco all’interno dell’universo narrativo di Harry Potter rende il titolo un must to have per tutti i fans.