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Encanto e trauma – la storia di 3 generazioni

Encanto e trauma – la connessione nel cartone Disney

Encanto è uno degli ultimi film Disney che subito ha avuto successo. Le ambientazioni, i colori, la trama e le canzoni di sottofondo orecchiabili e cantabili ( come la famosa non si nomina Bruno) hanno reso Encanto un lungometraggio che ha fatto breccia tra grandi e piccini.

Oltre però alla combo di questo fattori, cosa è che rende profondo Encanto? Sicuramente la trama del cartone animato che racconta di famiglia e traumi intergenerazionali. Approfondiamo.

 

Encanto e trauma – la trama

La storia è quella della famiglia Madrigal, un miracolo ha concesso ad ogni membro un potere magico. Con Mirabel però il rituale non ha funzionato e la ragazza, cresce senza alcun dono, sentendosi sempre un po’ fuori posto.

Quando è il turno del suo cuginetto Antonio di ricevere il dono, Mirabel ricorda tristemente la sua cerimonia e si allontana dai festeggiamenti.

Mentre tutti sono impegnati ad ammirare il dono di Antonio, Mirabel si accorge che la casita (anch’essa magica) ha delle crepe. Prova a mettere al corrente la famiglia ma non viene creduta.

Scoprirà soltanto dopo che la sua Abuela Alma era consapevole delle crepe e tutte le sere pregava di mantere vivo il miracolo, rivolgendosi al defunto marito, del quale gli è rimasta soltanto la candela magica.

Nel tentativo di scoprire perché non ha un dono, Mirabel inizia ad aggirarsi per la casita e scopre che Tio Bruno, che tutti pensavano fosse scomparso, in realtà è sempre rimasto ancorato alle mura della casa. Bruno le rivelerà la visione del futuro e Mirabel cercherà di fare di tutto per salvare la famiglia.

 

Encanto è dunque un racconto di una storia familiare intriso però di un trauma intergenerazionale.

Encanto e trauma – cosa è il trauma intergenerazionale e come è espresso in Encanto

 

Il trauma intergenerazionale è un evento che si trasmette per generazioni. Le prime lo vivono, le altre invece possono subirlo per via indiretta. Alma aveva subito il trauma della perdita del marito e della fuga dalla sua casa e lo trasmette attraverso tradizioni e modi di fare che si traducono in perfezionismo, ansia, paura del rifiuto che caratterizzano le generazioni successive.

 

Ling Lam docente di psicologia, afferma che il trauma può essere affrontato in 4 modalità differenti:

 

Senso di colpa: lo vediamo nella sorella di Mirabel, Luisa, che ha il potere della forza. Nonostante le sia utile per la comunità, le trasmette però ansia per il peso di ciò che gli altri le richiedono. Si sente dunque in colpa per provare sentimenti di debolezza.

 

Rifiuto: sia Mirabel che Alma negano i traumi che le hanno colpite. Alma cerca di non pensare alla dolorosa perdita e inizialmente rifiuta di credere che ci siano crepe in famiglia, Mirabel finge che il non avere un dono non sia così importante.

 

Attacco: Alma “attacca” Mirabel, facendole sentire il peso di non avere un dono e allontanandola dalla famiglia. Questo comportamento viene messo in atto come meccanismo di difesa per proteggere la facciata di famiglia. Una famiglia amorevole, magica e che dunque in apparenza non mostra problematiche disfunzionali.

 

Ritiro: lo si può vedere in Bruno, che con il potere di prevedere il futuro avrebbe potuto essere d’aiuto alla famiglia ma dato che la sua è una visione negativa, Bruno scompare per evitare di rompere la magia.

 

Encanto e trauma – come viene curato il dolore?

 

La terapista familiare Janey Holland afferma che ciò che accade ad una persona del sistema familiare influisce su tutti i membri. Per questo motivo per poter curare un trauma intergenerazionale è utile poter lavorare con tutta la famiglia.

 

Tracciare i modelli di comportamento di una famiglia può aiutare a scoprire il trauma intergenerazionale, creare una narrazione coerente aiuta a contestualizzare l’impatto del trauma.

 

In poche parole, cercare di lavorare con più membri di una famiglia, è utile per poter analizzare quale tipologia di trauma sta avendo un’ influenza sui membri ed in che modalità. Parlare della problematica è necessario per comprendere come affrontarla ed arrivare alla guarigione del sistema familiare.

Può darsi che spesso l’individuo non è consapevole del trauma che sta vivendo ma sviscerando ciò che si sente, si può arrivare alle radici del trauma stesso.

Ad esempio, Alma “escludendo” Mirabel non si rende conto che in realtà sta soltanto evitando di ripensare al suo dolore. L’unico ricordo rimastole del suo Pedro è quella candela magica, che se dovesse spegnersi, le porterebbe via il ricordo del marito, la promessa fattagli di proteggere la famiglia.

Alma non è consapevole del suo lutto finché non entra in contatto con Mirabel che le mette in luce che non è tutto così perfetto.

Encanto offre dunque una visione del trauma che si trasmette di generazione in generazione e della modalità con la quale può essere affrontato attraverso la rete sociale di rapporti familiari. È per questo motivo una delle pellicole meglio riuscite della Disney dell’ultimo periodo.

 

Se non avete ancora visto Encanto, correte ai ripari!

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