Tante canzoni italiane anni 90 sono attuali ancora oggi. Sono passate ben tre decadi da quando Baggio sparò alle stelle il rigore che confermò il Brasile campione del mondo. Trent’anni dalla morte di Ayrton Senna. Tre decenni da tangentopoli e dalla morte della Prima Repubblica. L’ascesa di Berlusconi, la trattativa per l’entrata nell’Euro, la guerra in Kosovo e tanto altro.
Le canzoni italiane anni 90 che sono attuali nel 2022
Gli anni 90 ci hanno segnato in maniera indelebile.
Con pregi e difetti annessi.
Attraverso la musica si può provare a ricostruire parte di questo processo. Ci sono, infatti, alcuni brani nazional popolari, famosi in tutto lo stivale, che raccontano realtà che ancora oggi possiamo riconoscere. Canzoni evergreen, mai invecchiate e sempre di moda.
Ecco allora le 7 canzoni italiane anni 90 attuali ancora oggi. Un manifesto del passato e una profezia su un futuro, quello attuale, tutt’altro che roseo.
Con un deca – 883
“Con un deca non si può andar via
Non ci basta neanche in pizzeria.
Fermati un attimo all’automatico,
almeno a piedi non ci lascerà, in questa città”
Se diecimilalire non bastavano nel 1996, figuriamoci oggi. Gli 883 sono stati la voce degli anni ‘90. Bravissimi ritrattisti che raccontano una generazione, la X, frustrata, squattrinata e che cerca il colpo di genio per svoltare la propria vita.
I millennials non hanno solo fatto proprio questo concetto, ma lo hanno portato alla massima potenza. Devono necessariamente inventarsi un lavoro. Si adattano velocemente alle nuove invenzioni che di giorno in giorno crescono e si aggiornano. Il tutto, sempre, con dieci euro, o meno, in tasca.
Con un deca, in fondo, non si va ancora da nessuna parte. Soprattutto dopo la crisi finanziaria del 2008, dopo la pandemia. Eventi che ci hanno distrutti, economicamente e spiritualmente. Tra le canzoni italiane anni 90, “Con un deca” è quella che anticipa meglio, involontariamente, i tempi che corrono.
Se bastasse una canzone – Eros Ramazzotti
“Dedicato a tutti quelli che sono allo sbando
Dedicato a tutti quelli che non hanno avuto ancora niente
E sono ai margini da sempre”
Era il 1990. Eros Ramazzotti era ancora un giovane sbarbato pieno di sogni e di speranze. Era approdato qualche anno prima (1984) a Sanremo con “Terra Promessa”, il manifesto giovanile di quegli anni. “Se bastasse una canzone” ne è il seguito spirituale, una carezza dedicata a tutti quelli che sono in difficoltà, che continuano a sperare, che attraverso una canzone cercano di trovare una consolazione verso le ingiustizie del mondo.
Il brano è stato anche protagonista di Pavarotti & Friends, uno degli eventi benefici più importanti degli anni ‘90. Nonostante le belle parole e gli intenti nobili, nulla però sembra cambiato negli ultimi trent’anni.
Giudizi Universali – Samuele Bersani
“Potrei, ma non voglio, fidarmi di te.
Io non ti conosco e in fondo non c’è
In quello che dici qualcosa che pensi.
Sei solo la copia di mille riassunti.”
Tra le canzoni italiane anni 90 citate oggi, “Giudizi Universali” è l’unica che parla di amore. Questa tematica è stata centrale all’interno del panorama musicale italiano di quegli anni. Infatti, secondo uno studio, “Amore” è il termine più utilizzato di sempre tra i brani del Festival di Sanremo.
Samuele Bersani riesce a raccontare, in pochi versi, la fine di un amore distruttivo. Si inizia con la progressiva perdita di complicità tra gli amanti e si finisce per scivolare in piedi sopra l’odio.
Il brano, però, è presente in questa classifica non tanto per il tema, ma per ciò che rappresenta per la nostra generazione. Sfiducia, rabbia, illusione e disincanto. Sentimenti che, ad oggi, conosciamo molto bene.
Hai un momento Dio? – Ligabue
“Li pago tutti, io, i miei debiti
Se rompo pago per tre
Quanto mi costa una risposta da te, quant’è?”
Ironia, dialoghi con le divinità, domande esistenziali. Questa canzone potrebbe tranquillamente essere un romanzo di John Niven. Invence, è uno dei più grandi successi di Luciano Ligabue. Il cantautore emiliano si pone a tu per tu con Dio, ponendogli una serie di quesiti tra il satirico (“Chi prende l’Inter?”) e il filosofico.
Il tutto culmina con una richiesta di aiuto, quasi disperata: “Hai un momento Dio?”. Serve davvero spiegare quanto sia attuale questa canzone italiana anni 90?
Quelli che benpensano – Frankie Hi NRG
“Nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro
Niente scrupoli o rispetto verso i propri simili
Perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili”
1997. Tangentopoli è ormai alle spalle, per Genova 2001 mancano ancora quattro anni. Eppure Frankie Hi NRG riesce a fare un ritratto perfetto di quello che sarà l’uomo di domani. Il rapper torinese si pone nell’ottica del capitano d’industria, dell’uomo d’affari, dell’avvocato, che fuori mostra una vita a dir poco perfetta e che nasconde gli scheletri di una logica capitalista e spietata dentro l’armadio.
“Quelli che benpensano” è una denuncia sociale rimasta inascoltata, visto come gira il mondo. Sono passati venticinque anni e, pure in questo caso, nulla o quasi è cambiato. Tra le canzoni italiane anni 90, questa è senza dubbio una delle più attuali.
Il mio nome è mai più – Ligabue, Jovanotti, Pelù
“E voglio i nomi di chi ha mentito
Di chi ha parlato di una guerra giusta
Io non le lancio più le vostre sante bombe”
Fino a un mese fa, questa canzone sarebbe stata inclusa con richiami molto lontani e vaghi. Il Medio-Oriente, Nagorno Karabakh, Siria. Tutte zone lontane, quasi indistinte. Oggi, invece, abbiamo l’Ucraina. Il nostro vicino di casa. Una nazione, un popolo alle porte dell’Europa e che dentro la nostra comunità ci voleva entrare.
La mente vola facile al Kosovo, a quegli anni in cui la Jugoslavia, l’ultimo dei regimi comunisti d’Europa, stava cadendo sotto le bombe della Nato. Al ritiro delle truppe e alle vittime civili. Questa è senza dubbio una delle canzoni italiane anni 90 che fa ancora parlare di sé.
Ho imparato a sognare – Negrita
Che se cado una volta, una volta cadrò
e da terra, da lì, m’alzerò.
C’è che ormai ho imparato a sognare e non smetterò.
Chiudiamo con una delle canzoni italiane anni 90 più iconica della nostra generazione. Ho imparato a sognare dei Negrita non è una semplice canzone, è un manifesto della spensieratezza della gioventù.
Racconta di sogni e illusioni, di dilemmi della vita e di delusioni e dell’ineluttabile volontà di voler continuare a sognare, nonostante tutto. Una forza d’animo notevole, la stessa che contraddistingue la generazione di ragazzi che sta affrontando questo presente scuro. Viviamo di prospettive, di sogni.