La produzione di serie TV nostrane è sempre più in crescita, soprattutto grazie alla costante produzione di novità targate Rai Fiction. L’amica Geniale, ora alla sua terza stagione, ad esempio, è stato un grandissimo successo, esportato anche fuori dal nostro Paese.
Il racconto e le sceneggiature sono di Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Tra i nomi, scorgiamo Paolo Sorrentino e Jennifer Schuur come produttori esecutivi.
Uno sguardo alla storia della serie Tv Rai
Tratto dal primo romanzo di Elena Ferrante, l’amica geniale è un’opera davvero molto amata. La posizione del romanzo, ambientato in una baraccopoli napoletana del 1950, è un set particolarissimo per una serie tv. I luoghi esistenti sono stati ritoccati così da renderli come apparivano più di sei decenni fa e gli sfondi sono accurati, come quello dall’alto di Piazza del Plebiscito che mostra il parcheggio con quasi un centinaio di auto d’epoca.
Il risultato di questa serie è stato quello di uno stralcio di una società divisa in classi sociali e lo specchio delle ingiustizie e crudeltà che si frappongono trai personaggi e il loro desiderio di felicità.
Il cuore della serie è il legame molto teso tra Raffaella, detta Lila, Cerullo ed Elena, detta Lenù, Greco, due ragazze molto intelligenti che sono l’una con l’altra e una contro l’altra.
L’amica geniale, due vite, due storie: Lila e Lenù
Le differenze tra le opportunità che hanno le due, impediscono loro di competere su un piano di parità. Lenù, interpretata da adolescente da Margherita Mazzucco, è il narratore. Lila, invece, si posiziona come un genio che padroneggia l’italiano, il latino, la storia e la matematica, nonostante sia cresciuta come la povera figlia di un calzolaio in una casa che non dà peso all’istruzione.
Anche le circostanze di Lenù sono terribili, ma è incoraggiata da un insegnante e dal suo papà, che le permette di sostenere il test di ammissione per la scuola media, una opportunità che Lila non avrà mai.
Le disparità di opportunità tra Lila e Lenù rimangono in prima linea, in un mondo circondato dal machismo, dal sessismo e dalla violenza nella baraccopoli napoletana. L’educazione funge da salvagente emotivo, ma le ragazze sono sempre così vicine all’annegamento.
Solo le donne vedono le altre donne come esseri umani completi. Le ragazze sono spesso istruite a soffocare il loro spirito.
Il fratello maggiore di Lila, Rino, interpretato da Gennaro de Stefano, è una delle vittime più visibili del machismo. Lui interpreta il ruolo di un ciabattino, determinato a creare un nuovo tipo di scarpa da uomo.
La memoria è il fulcro e il successo de l’amica geniale
La memoria è una serie di periodi ricordati, che dividono la narrazione, così che ogni episodio possa funzionare come parte di un tutto. L’amica geniale si concentra molto sulle espressioni dei volti delle persone, contempla le loro circostanze e cerca di scoprire la loro prossima mossa. Il merito è del casting eccezionale scelto per questa serie tv. Ogni volto è credibile, così lo spettatore sentirà quasi di vivere davvero quel periodo.
L’amica geniale finirà con la stagione 4
Il dramma di formazione basato sul best-seller di Elena Ferrante finirà con la sua quarta stagione.