Pink Floyd di nuovo insieme per l’Ucraina: la storica band, a distanza di poco più di 30 anni di quel litigio furioso che portò Roger Waters a andarsene, torna di nuovo unita per aiutare la popolazione ucraina devastata dal conflitto.
L’annuncio è arrivato ieri da parte di David Gilmour e Nick Maso, membri storici della band, con l’uscita del brano “Hey Hey Rise Up”, che vede la partecipazione straordinaria di Andriy Khlyvnyuk, leader della band ucraina Boombox, che dopo il tour americano, è rientrata a Kiev per sostenere il proprio popolo,la propria patria.
Un incontro, quella tra Gilmour e Andriy, avvenuto nel 2015, come raccontato dallo stesso chitarrista
«Nel 2015 ho suonato uno show al Koko a Londra in supporto di Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati. Pussy Riot e la band ucraina Boombox erano in programma.
Dovevano fare il loro spettacolo, ma il cantante Andriy ha avuto problemi con il visto, quindi il resto della band ha fatto da supporto a me durante il mio set, abbiamo eseguito Wish You Were Here per Andriy quella sera.
Recentemente avevo letto che Andriy aveva lasciato il suo tour americano con i Boombox, era tornato in Ucraina e si era unito alla difesa territoriale. Poi ho visto questo incredibile video su Instagram, in cui lui si trova nella piazza di Kiev con questa bellissima chiesa con la cupola dorata e canta nel silenzio di una città senza traffico o altri rumori di sottofondo a causa della guerra.
È stato un momento potente che mi ha spinto a volerlo trasformare in musica».
Si tratta del primo brano originale della rock band britannica dal 1994, dopo “The Division Bell”.
Pink Floyd di nuovo insieme: la storia di “Hey Hey Rise Up”
Una canzone intensa, che racconta quello che sta vivendo il popolo ucraino, tra scontri, bombe, disperazione, fuga da un Paese in guerra, ma anche un messaggio di speranza, dove il suono potente della chitarra di Gilmour s’intreccia con la voce di Khlyvnyuk, che canta «Oh, The Red Viburnum In The Meadow» una canzone patriottica ucraina, in una clip che ha registrato davanti alla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev.
“Vogliamo esprimere il nostro sostegno all’Ucraina, e in questo modo mostrare che la maggior parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato che una superpotenza invada il paese democratico indipendente che è diventata l’Ucraina”