Carenza di vitamina A: cosa accade al nostro organismo quando non ne assumiamo abbastanza? Quando pensiamo ad un’alimentazione sana e bilanciata, è importante che tutti i nutrienti siano correttamente introdotti e nelle quantità sufficienti, comprese le vitamine, ognuna delle quali è fondamentale per il corretto funzionamento del corpo: oggi parliamo di vitamina A, la “vitamina della vista”
Carenza di vitamina A: perché è così importante questa vitamina?
La vitamina A (o retinolo) è una vitamina liposolubile importante per molte funzioni corporee. Tra queste
- una corretta visione, in quanto la vitamina A è fondamentale per la formazione della rodopsina, importante fotorecettore presente nella retina
- un forte sistema immunitario, in quanto rinforza le mucose, oltre a migliorare le funzioni dei globuli bianchi
- la riproduzione, favorendo la produzione e il trasporto di ormoni
- buona salute della pelle, date le proprietà antiossidanti
La vitamina A in natura è presente in due forme: quella “animale” e quella “vegetale”; la vitamina A “animale”, nota come retinolo , è presente come dice il nome stesso, negli alimenti di origine animale (fegato di pesce, fegato, tuorlo d’uovo, burro e latticini) e viene introdotta direttamente nell’organismo, mentre quella “vegetale” , nota come pro-vitamina A, si trova nella frutta e nella verdura sotto forma di carotenoidi, che devono essere cucinata oppure omogeneizzata e servite con un po’ di grassi (p. es., oli) per essere assorbita correttamente.
Quando può venire a mancare la vitamina A?
La carenza di vitamina A (o ipovitaminosi A) è una condizione comune dei paesi in via di sviluppo o addirittura sottosviluppati, dove vi è una carenza di cibo; oltre alla scarsità di cibo, e di conseguenza una scarsa assunzione, una carenza a livello vitaminico può essere dovuta ad un’incapacità, da parte dell’organismo, di assimilare tale vitamina.
Tale incapacità è legata spesso alla presenza di alcune patologie quali celiachia, fibrosi cistica ed altre patologiche di natura epatica o gastrointestinale.
Tra i soggetti a più alto rischio vi sono le donne in gravidanza, le madri che allattano, i neonati e i bambini
Ipovitaminosi A: le conseguenze
La mancata assunzione di livelli adeguati di vitamina A (pari a circa 700 microgrammi di vitamina A al giorno per le donne e 900 per gli uomini) è caratterizzata dalla presenza di alcuni segni e sintomi caratteristici.
Secchezza oculare
Tra i sintomi associati all’ipovitaminosi A la secchezza a livello oculare è tra i più comuni, in quanto la carenza di tale vitamina può danneggiare la funzione visiva, comportando secchezza e di conseguenza incapacità, ad esempio di produrre lacrime.
Cecità notturna
Un’altra conseguenza rilevante causata dall’ipovitaminosi A a livello oculare è la cosiddetta “cecità notturna” ossia la difficoltà a vedere bene durante la notte e in condizioni di scarsa illuminazione o di luce crepuscolare, a seguito di un’alterazione nella sintesi della rodopsina, glicoproteina importante nel regolare i meccanismi molecolari della visione
Suscettibilità alle infezioni respiratorie
Le conseguenze della carenza di vitamina A si ripercuotono non solo a livello visivo, ma anche immunitario, in quanto questa vitamina ha un ruolo attivo anche a livello immunitario, e la carenza aumenta la suscettibilità dell’organismo alle infezioni, soprattutto alla gola e al torace.
Difficoltà nella guarigione delle ferite
L’ipovitaminosi A, inoltre, impedisce la produzione di adeguati livelli di collagene, una proteina che svolge un ruolo cruciale per una pelle sana.
Acne e pelle secca
La vitamina riveste un ruolo centrale anche a livello cutaneo, in quanto oltre a favorire la sintesi del collagene, favorendo la riparazione dei tessuti cutanei danneggiati, contribuisce alla rimozione delle cellule morte, il cui accumulo può contribuire all’insorgenza dell’acne.