Mangiare solo una volta al giorno: quante volte ci è capitato, per un motivo o per l’altro, di aver tempo solo alla sera per mangiare qualcosa? Una pratica, quella del digiuno intermittente che negli ultimi tempi è andata oltre, diventando una vera e propria moda, anche in vista dalla bella stagione e della famigerata e temuta prova costume.
Mangiare solo una volta al giorno: com’è possibile?
Il “digiuno intermittente” pone le sue basi non tanto sulla quantità di cibo che viene assunto, ma sul tempo che si dedica per consumare i pasti al giorno.
Come indica il termine stesso, si tratta di una modalità che può prevedere ad esempio, saltare la colazione e consumare gli altri due pasti principali (pranzo e cena), oppure saltare due pasti prediligendone un terzo un pò più abbandonante, situazione molto comune in cui è sempre di fretta o sta molte ore fuori casa per lavoro.
Un’opzione tra le più comuni, ma considerata la meno salutare dagli esperti nutrizionisti, in quanto si ha una maggior probabilità col tempo di perdere i benefici che comporta questa scelta alimentare
I pro e contro del digiuno intermittente
Quando si pensa alla parola “digiuno” si dà spesso un’accezione negativa, e si pensa immediatamente alle conseguenze negative, come la perdita di nutrienti. In realtà quella del digiuno intermittente è una bilancia che ha sia pro che contro.
Uno dei primi aspetti positivi del digiuno intermittente è la perdita di peso, indipendentemente dal quantitativo di calorie assunte in un giorno; questo avviene in seguito ad un mutamento progressivo del metabolismo corporeo, con effetti anche a livello energetico, in quanto l’organismo sfrutta un maggior quantitativo di grassi per produrre energia rispetto ai carboidrati.
Massa grassa, la cui perdita non va affatto ad incidere sulla “massa magra”, ossia quella muscolare
Benefici non solo a livello di aspetto esteriore, ma anche di salute: tra questi vi è la netta riduzione dei livelli del “colesterolo cattivo” che come noto causa non pochi problemi a livello soprattutto cardiovascolare, e allo stesso tempo un aumento dei livelli di quello “buono”.
Inoltre, uno studio ha evidenziato come questo stile alimentare riduca notevolmente l’irritabilità molto spesso correlata alla necessità di cibo.
Tuttavia, bisogna fare i conti anche con il “rovescio della medaglia”, ossia gli aspetti negativi legati al digiuno intermittente, soprattutto se fatto non correttamente e per un periodo di tempo prolungato.
Tra questi la perdita immediata dei benefici raggiunti, soprattutto se si limita a mangiare solo una volta al giorno, in quanto non si ha solo una restrizione della quantità di grassi, ma anche di altri nutrienti. Inoltre questo può portare ad un “effetto boomerang”, con la tendenza a consumare cibo in una quantità superiore.
Inoltre il mangiare una volta solo al giorno, può portare ad un aumento dei fosfolipidi sierici, chiaro segno di aumento dell’infiammazione nel corpo, oltre che ad un maggior rischio di sviluppare patologie a livello gastrointestinale ed epatico