In natura esistono diverse varietà di cipolle che si distinguono per la loro forma e per il colore. Tuttavia, le cipolle rosse, croccanti, succose e con un sapore dolce e delicato sono una specialità salutare e molto apprezzata a tavola.
In generale le cipolle sono ricche di acqua, infatti ne contengono fino al 90%, hanno un elevato contenuto di fibre vegetali, sali minerali e vitamine. Insomma, si tratta di veri e propri superfood che vale la pena utilizzare per tanti piatti.
Le cipolle rosse sono digeribili se bollite o cotte per molto tempo, sono ricche di Vitamina C, vitamina A e acido folico e hanno ottime proprietà diuretiche e depurative. Inoltre, nella parte esterna, ovvero nella buccia di colore rosso, ci sono antocianine, dei polifenoli che agiscono come antiossidanti naturali.
Si tratta di un alimento che può essere sfruttato in mille modi in cucina, nella preparazione di primi piatti, insalate ricche e anche dessert.
Ad esempio, le cipolle rosse, tipiche di Tropea, sono utilizzate per cucinare squisite pietanze: come preparare la pizza con tonno e cipolle rosse, per un utilizzo in cucina saporito e gustoso.
Ma vediamo meglio le varie tipologie e le caratteristiche di queste cipolle.
Varietà di cipolle rosse, quali sono le più note?
Tra le cipolle rosse, la varietà più nota e apprezzata è sicuramente quella di Tropea che si presta per essere utilizzata in tantissime preparazioni, anche a crudo: dalla pizza alle insalate, questa tipologia di cipolla ha un sapore davvero aromatico e dolce ed è molto digeribile. La cipolla rossa di Tropea è un marchio Igp, viene coltivata nella fascia della costa tirrenica, precisamente tra Cosenza, Catanzaro e Vibo Valentia dove c’è un clima mite e un terreno generoso e fertile.
Molto conosciuta è anche la cipolla di Alife, originaria della zona del Casertano. Questa varietà avrebbe un’origine molto antica, tanto che si narra che i gladiatori romani la strofinassero per rassodare i muscoli. Si distingue per la sua buccia di colore ramato, la forma leggermente schiacciata ai lati, la polpa soda e come quella di Tropea ha anch’essa un sapore dolce, intenso e decisamente aromatico. Si tratta di una cipolla a polpa da consumare anche cruda, in agrodolce o come ingrediente di frittate e torte salate.
La cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti è invece molto caratteristica tanto che viene considerata un presidio Slow Food. Viene coltivata solo in quest’area dove i terreni sono ben drenati, aerati, profondi e ricchi di potassio. Alla vita, questa cipolla rossa ricorda un grosso disco, largo e spesso 2-3 cm e può arrivare a pesare circa 500 grammi. La sua buccia è di colore rosso vivo e la polpa è bianca e croccante. La cipolla di Acquaviva si raccoglie nel mese di agosto, è ottima per essere servita cotta al forno o caramellata o come ripieno di prodotti da forno.
La cipolla di Certaldo, invece, è stata resa famosa anche da Decamerone di Giovanni Boccaccio che la richiama con la frase “Per natura sono forte e dolce ancora/e piaccio a chi sta e a chi lavora”. Si tratta di un’altra varietà che è presidio Slow Food, dalla forma leggermente ellittica e dalla pezzatura medio-grossa. Il cipollotto è perfetto per essere consumato fresco, quindi in insalata, per frittate, torte salate o come condimento per primi piatti, ma è ottima anche essiccata o cotta nella ribollita o nel lesso rifatto, ricette tipiche toscane.