Mangiare poco in estate: per alcuni una scelta salutistici, per altri una conseguenza legata alla calura come quella che ci sta colpendo in questi giorni, che fa mettere il cibo all’ultimo posto delle nostre priorità. Tuttavia, seppur ridotte, le esigenze alimentari da parte del nostro organismo vanno comunque soddisfatte, per evitare effetti spiacevoli a livello di salute.
Mangiare poco in estate: quali sono i rischi?
Il mangiare poco durante la stagione calda è da una parte un fenomeno fisiologico, perché il nostro corpo contrariamente a quanto accade in inverno non ha la necessità proteggersi da temperature fredde, e quindi la quantità di energia che arriva dal cibo diminuisce. Diminuire, ma non annullare: infatti la mancanza totale di alimentazione, comporta anche un diminuito apporto di nutrienti utili, come vitamine e Sali minerali, con conseguenze a livello sia fisico che psicologico (come ad esempio difficoltà a dormire, avere attacchi di panico ed ansia)
Mangiare poco in estate: i consigli degli esperti
Per questo, va bene il “less is more” ma bisogna mangiare, cercando in questo caso di puntare sulla qualità più che sulla quantità di cibo che assumiamo: per affrontare la stagione calda al meglio, una prima mossa a livello alimentare è puntare molto su frutta, meglio se ricca di fibre, e verdura di stagione.
Non possono mancare il pesce, alimento leggero e fonte naturale di Omega3,e i latticini, in quanto svolgono una funzione distensiva dei nervi.
Tra i cibi da evitare, invece, svettano insaccati e in generale carni grasse, ricche di Sali che possono aumentare la sensazione di caldo.
Una carenza, quella legata al mangiare poco in estate, che può essere compensata anche con l ausilio di integratori, ma solo in quelle situazioni in ci se ne ritiene necessario l’assunzione al fine di contrastare la stanchezza e la spossatezza dovuti al caldo.