Tredici vite racconta la vera storia di una squadra di calcio giovanile intrappolata in una grotta allagata nel 2018 e delle persone che hanno fatto di tutto per riportarli a casa.
Ron Howard descrive la storia del salvataggio avvenuto nella grotta di Tham Luang Nang Non del 2018 in Thailandia e questo non è il primo dramma storico che ritrae. Anche Apollo 13, a Beautiful Mind rientrano nella lista e proprio per questo non sorprende che abbia voluto raccontare anche questa testimonianza cercando di non discostarsi e rimanere fedele alla realtà.
Howard, oltretutto, per garantire l’accuratezza, si è consultato con Richard Stanton (che in Tredici Vite è interpretato da Viggo Mortensen) e gli altri uomini che hanno condotto le fasi del salvataggio.
La vera storia dietro Tredici vite
Tredici vite non si ferma solo a narrare gli sforzi dei subacquei britannici e della marina thailandese per riuscire a salvare dodici ragazzi e il loro allenatore, spiegando anche ciò che non è mai stato rivelato dai giornali. Nonostante la maggior parte delle riprese si sia svolta in Australia a causa del periodo di restrizioni per il Covid, molte scene sono state girate in Thailandia ed anche la maggior parte della troupe è composta da thailandesi.
Nel 2018, una squadra di calcio giovanile composta da dodici ragazzi e il loro assistente allenatore, ha deciso di esplorare la grotta di Tham Luang, così come già fatto diverse altre volte. Il maltempo, però, ha provocato una inondazione, che ha bloccato l’unica via d’uscita.
In seguito alla denuncia di scomparsa da parte di uno dei genitori, sono state organizzate dalle autorità locali missioni di ricerca e soccorso. Uno speleologo britannico, Vernon Unsworth, interpretato da Lewis FitzGerald, aveva mappato le grotte e consigliò di contattare Richard Stanton e John Volanten per aiutare negli sforzi di salvataggio.
Mentre le squadre subacquee lavoravano ad una soluzione, l’ingegnere idrico thailandese Thanet Natisri aveva lavorato sulle montagne, aiutando i volontari locali a deviare l’acqua lontano dalle grotte.
Il decimo giorno Stanton e Volanthen scoprirono a quattro chilometri dalla foce della grotta l’intera squadra viva. Il filmato dei ragazzi nella grotta è diventato subito virale dopo la sua pubblicazione nella pagina Facebook dei Navy Seal thailandesi e ha anche ispirato un dialogo in una scena di Tredici Vite.
I ragazzi sono riusciti a restare calmi grazie alla meditazione, insegnata dall’assistente allenatore che, oltretutto, è stato poi da loro difeso dall’affrontare accuse penali dopo il salvataggio.
Sono stati diciotto i sommozzatori che sono riusciti a mantenere la squadra di calcio incosciente con la ketamina, per portarli fuori dai passaggi allagati delle grotte, impiegandoci tre giorni.
Ron Howard ha dedicato il film alle uniche vittime dell’incidente: Saman Kunan e Beirut Pakbara. Il primo, perse conoscenza sott’acqua e morì; il secondo, invece, morì un anno dopo a causa di un’infezione del sangue contratta durante gli sforzi di salvataggio.