Quante volte ci è capitato di ascoltare una canzone ed esserne talmente affascinati da incuriosirsi sulla storia di quel brano, com’è nato e cosa racconta: e proprio da questo che nasce questa rubrica, “Ti racconto una canzone”, un viaggio in musica nel profondo di alcuni delle canzoni più celebri, italiane e straniere, nelle cui parole si cela una storia.
Una storia, che nel caso della canzone da cui ha inizio questo viaggio, è una vera e propria dedica alla Città Eterna, Roma, e a recitarla in musica è uno dei grandi della musica italiana, il compianto Lucio Dalla : stiamo parlando de “La sera dei miracoli”.
Ti racconto una canzone: la Sera dei Miracoli, quando nasce?
“La sera dei miracoli” è uno dei brani dell’album “Dalla” del 1980; è stata scritta nello stesso anno in una sera d’estate, ed è una vera e propria dedica di Dalla a Roma (“È la notte dei miracoli fai attenzione qualcuno nei vicoli di Roma ha scritto una canzone”), dove ha vissuto dal 1980 al 1986, prima di tornare definitivamente nella sua Bologna. Un inquilino amato, tanto che la Città Eterna, sulla parete della sua casa di vicolo del Buco, a Trastevere ha affisso una targa commemorativa
La Sera dei Miracoli: la storia dietro il brano
Una Roma, quella raccontata da Dalla, che è pronta a rinascere a vivere di nuovo l’Estate Romana, dopo un periodo buio, quello legato ai cosiddetti “anni di piombo” dove a partire dal 12 dicembre 1969 con la bomba scoppiata alla sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Piazza Fontana, a Milano, l’Italia è un pò tutta sotto scacco tra attentati, sequestri e uccisioni.
Una città che torna a vivere, con la voglia di ricominciare e non chiudersi più dentro le case, che si lascia andare ad una gioia collettiva incontenibile, con la gente che si riprende i vicoli e non vede l’ora di tornare a brindare e festeggiare.
È la sera dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Con la bocca fa a pezzi una canzone
È la sera dei cani che parlano tra di loro
Della luna che sta per cadere
E la gente corre nelle piazze per andare a vedereQuesta sera così dolce che si potrebbe bere
Da passare in centomila in uno stadio
Una sera così strana e profonda che lo dice anche la radio
Anzi la manda in onda
Tanto nera da sporcare le lenzuola
È l’ora dei miracoli che mi confonde
Mi sembra di sentire il rumore di una nave sulle ondeSi muove la città
Con le piazze e i giardini e la gente nei bar
Galleggia e se ne va
Anche senza corrente camminerà
Ma questa sera vola
Le sue vele sulle case sono mille lenzuolaCi sono anche i delinquenti
Non bisogna avere paura ma stare un poco attenti
A due a due gli innamorati
Sciolgono le vele come i piratiE in mezzo a questo mare
Cercherò di scoprire quale stella sei
Perché mi perderei
Se dovessi capire che stanotte non ci seiÈ la notte dei miracoli fai attenzione
Qualcuno nei vicoli di Roma
Ha scritto una canzone
Lontano una luce diventa sempre più grande
Nella notte che sta per finire
E la nave che fa ritorno
Per portarci a dormire