Nuova tappa per il viaggio di “Ti racconto una canzone” che oggi ci porta alla fine degli anni ’70, e più di preciso nel 1979: un anno di svolta per la storia del Novecento ma proprio per questo fondamentale, e che ha fatto di “Another Brick in the Wall” dei Pink Floyd uno dei suoi inni musicali più celebri e rappresentativi.
“Another Brick in the Wall”: quando nasce? Cosa racconta?
Il brano è l’undicesima traccia dell’album The Wall, pubblicato dai Pink Floyd il 30 novembre 1979; fa parte di un concept album che racconta, attraverso i vari brani, la storia puramente immaginaria di Pink, una rockstar tormentata che si costruisce un vero e proprio “muro” psicologico attorno per proteggersi dai vari traumi subiti nel passato.
La canzone si sviluppa in tre parti: nella prima si narra di uno dei primi traumi di Pink, la notizia della morte del padre, avvenuta durante la seconda guerra mondiale, e che lo porterà a porre i primi mattoni del “muro”.
La seconda parte è senza dubbio quella più famosa ed iconica, e rappresenta un vero e proprio inno di ribellione, che riflette la situazione mondiale di quegli anni, con milioni di persone desiderose di maggiore democrazia e libertà, oltre alla pace.
Qui Pink pone un altro tassello al muro, rappresentato dagli insegnanti, contro i quali spera un giorno che gli studenti cominceranno a protestare insorgendo contro gli insegnanti troppo severi.
Un muro la cui costruzione sembra ultimare nell’ultima parte della canzone, che racconta l’ennesimo tradimento subito da Pink, quello della moglie.