In crescita esponenziale fin dagli esordi, la digitalizzazione ha registrato un ulteriore incremento durante la pandemia da Covid-19.
In ambito nazionale, in occasione della III edizione dell’Osservatorio sulle piccole e medie imprese italiane, il 73% delle delle aziende del settore marketing ha dichiarato di aver usufruito (o di voler usufruire) degli incentivi previsti dal PNRR per investire nella digitalizzazione. La percentuale è al di sopra della media dei settori intervistati (70,5%) ma resta seconda ai seguenti settori: manifatturiero (75,68%), IT & Telco (80,60%), IT e formazione (76,39%).
Tale spinta verso la digitalizzazione, però, non è stata accompagnata da una maggiore attenzione verso gli attacchi informatici. La necessità di digitalizzarsi ha colto impreparate non solo figure professionali e aziende ma anche infrastrutture e istituzioni, provocando, di contro, un proliferare incontrastato della cyber criminalità. La cyber criminalità è infatti un fenomeno sempre più diffuso in ambito nazionale e internazionale.
Secondo i dati raccolti da uno studio condotto dall’Information System Security Certification Consortium sulla carenza di esperti in cybersicurezza a livello globale, si stima un “gap” di 2,7 milioni di professionisti.
Cybersecurity: perché è necessaria oggi
La situazione geopolitica ed economica attuale, in particolare l’attuale crisi energetica ed economica connessa alla guerra, hanno dato vita a un nuovo problema. Secondo l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, infatti, i cyber attacchi ad aziende del settore energetico nazionale sono aumentati in maniera esponenziale. Da qui, l’aumento di richieste di professionisti di cyber sicurezza.
Attraverso campagne globali, i cyber criminali rivolgono sempre più frequentemente le loro azioni verso ogni ramo della filiera, colpendo non solo le aziende principali, ma anche tutte quelle a loro connesse tramite la catena di approvvigionamento e distribuzione. Le suddette azioni sono volte all’appropriarsi di credenziali di accesso e dati sensibili per poter chiedere un riscatto o rovinare la reputazione dell’azienda.
La cyber security è un mercato in forte crescita. In Italia, tra il 2015 e il 2020 la dimensione del mercato della cyber security è passata da 728,2 milioni a 1.238,5 milioni di euro. Tuttavia, una buona fetta del totale delle aziende non sa come proteggersi o è ignara del problema.
Cyber criminalità e come contrastarla
La forte carenza di esperti del settore rende prioritario un intervento per incoraggiare la formazione di figure professionali specializzate in cyber security.
A oggi, alcune realtà telematiche si sono attivate proponendo dei programmi di formazione con rilascio di certificazioni per lavorare nel settore della sicurezza informatica. Si tratta di corsi 100% online e altamente specializzanti, con l’obiettivo di sviluppare e fornire le competenze tecniche necessarie sia per prevenire che per far fronte agli attacchi informatici.
Per intraprendere una carriera professionale in questo settore, infatti, non è necessario essere in possesso di un titolo di studio accademico. Inoltre, gli esperti in cybersecurity sono tra le figure professionali più richieste del momento, potendo quindi contare anche su retribuzioni superiori alla media.
Oltre ad assumere professionisti specializzati in cybersicurezza, diventa necessario per le aziende puntare anche sulla prevenzione, aumentando il livello di consapevolezza dei dipendenti sui rischi che si corrono durante attività lavorative quotidiane (uso delle email, download di software, gestione delle password, ecc).