Vi siete mai trovati/e a gestire un’amicizia tossica? Ebbene sì, chi ha sempre pensato che solo un rapporto d’amore può diventare talvolta tossico, deve ricredersi, perchè anche un sentimento più “semplice” come può essere un’amicizia, può sfociare in un qualcosa ai limiti dell’ossessivo e del soffocante.
Gestire un’amicizia tossica: come riconoscerla?
Uno dei primi campanelli d’allarme, e forse il più importante, di un’amicizia tossica è la morbosità, ossia quando il nostro amico/ la nostra amica diventa il perno su cui ruota tutto il nostro mondo, e ci aspettiamo che dall’altra parte sia lo stesso: non esistono più i gruppi di amici o amiche, il gruppo è formato solo da noi due e basta.
Di conseguenza, e questo è un altro campanello d’allarme importante, tutto quello che fa o dice il nostro amico o la nostra amica è giusto e sacro, e quindi bisogna ascoltarlo/a ed agire di conseguenza, tralasciando totalmente i pensieri altrui e non pensando se ciò è giusto o sbagliato.
In più in un’amicizia tossica domina la paura di perdere l’altro/l’altra e questo porta a non affrontarsi mai direttamente e a tenere repressi i pensieri reciproci. Una paura che talvolta sfocia inevitabilmente in stress, tristezza o ansia continua.
Gestire un’amicizia tossica: ecco alcuni consigli
Rimettersi al centro
Un primo passo per gestire o addirittura liberarsi da un’amicizia tossica è rimettere se stessi al centro, e smettere di essere inevitabilmente un satellite dell’altra persona, specialmente se sappiamo che il suo carattere e modo di fare in fondo in fondo non coincide col nostro.
La colpa non è solo sua
Un altro aspetto importante che può aiutare a gestire un’amicizia tossica o addirittura ad uscirne, è prendere consapevolezza del fatto che le responsabilità non sono solo dell’altra persona ma anche nostra, che abbiamo permesso all’altro/altra di influenzarci.
Trovare il coraggio di affrontare l’altro
La soluzione più efficace nel caso di un’amicizia tossica, tuttavia, resta il trovare il coraggio di affrontare l’altro e dire ciò che non ci va con estrema chiarezza e fermezza: in questo modo l’amico/a “tossico/a” non avrà tempo e modo di tessere nuove fila e farci ricadere nella trappola di un’amicizia malata.