Giovedì 15 dicembre, ore 21:15. – Prima e seconda puntata di Masterchef 12.
Giorgio Locatelli, chef acclamato in patria e oltremanica, Bruno Barbieri, l’eccentrico custode di Stelle Michelin e Antonino Cannavacciuolo, il sovrano di Villa Crespi, accendono i fuochi, e i riflettori, su Masterchef 12. La competizione culinaria più amata d’Italia ha finalmente inizio dopo un anno di attesa.
Per la prima volta, gli aspiranti chef non dovranno portarsi gli ingredienti da casa, ma avranno a disposizione l’intera dispensa del programma. Quarantacinque minuti di tempo per preparare un piatto. Appena cinque per convincere i tre giudici.
Con due sì, si accede alla prova eliminatoria, con tre consensi si entra nella Masterclass. Due no: si torna a casa. Come non mai, il talento non sarà sufficiente. Serviranno dedizione, conoscenze e determinazione senza fine.
La prima puntata di Masterchef 12 è all’insegna del rosa. Le donne dominano, portando piatti degni di entrare nelle più prestigiose cucine. Gli uomini inciampano, tentennano e a volte si fanno prendere persino in giro.
I promossi della prima puntata di Masterchef 12: Girl Power & Bubù
A inaugurare questa tendenza è Francesca, la prima concorrente di questa nuova edizione. Eccentrica ed estroversa, è riuscita a trasmettere la sua idea di cucina non solo grazie alla passione. Al centro di questa edizione c’è lo studio, la costante voglia di migliorarsi, la pretesa e la volontà di far valere la propria voce attraverso ricette innovative e ben riuscite. Francesca propone una ricetta fusion, una bisque come “non se n’erano mai viste nella cucina di Masterchef” (a detta di Chef Cannavacciuolo) e conquista tre sì.
Laura da Roma è un architetto, ma lo sarà ancora per poco. Nel suo piatto si possono rivedere le idee di Antonino Cannavacciuolo e certe intuizioni non vengono per caso. Un carattere gentile e dolce nasconde gli artigli della tigre. La contraddistingue un desiderio feroce: imparare.
Capesante impeccabili, salsa di livello assoluto e un accostamento azzardato e azzeccato con il ribes. Tre sì e grembiule in tasca.
Masterchef 12 fa anche commuovere grazie alla storia di Hue. Una ragazza vietnamita approdata a Salerno per una magistrale e che si è innamorata della cucina. Il suo sogno e la sua delicatezza conquistano i giudici: tre sì per un piatto che trasmette la sua essenza più pura.
Rachele, infine, vive grazie a Masterchef 12 la sua storia di riscatto. Dopo aver avuto successo nel mondo della moda, è pronta a lanciarsi ai fornelli. Forza, coraggio e una ferrea volontà di arrivare. Il suo raviolo vale tre sì e un capo d’alta moda capace di far schiattare d’invidia l’intero Stivale: il grembiule bianco.
Antonio, studente sardo di diciannove anni, è l’unico uomo ad aver strappato i tre sì.
Che storia, la sua: una vita di incomprensioni e passioni sfogate ai fornelli. Cucinare per le sorelle gli ha permesso di affinare la tecnica ed i tre giudici hanno capito a pieno la sua passione. Bubù è già un pezzo di cuore.
I rimandati della prima puntata: si giocheranno il loro posto alle sfide!
Non solo grembiuli bianchi in questo primo episodio. Masterchef 12 sa emozionare e convincere, ma presenta anche cuochi che devono affinare la tecnica. Bradley Cooper, in arte Giuseppe da Bari, strappa due sì grazie alla sua salsa olandese.
Gennaro riesce ad accedere alle eliminatorie grazie al branzino: origini napoletane, cuore romano e uno spaghetto da migliorare. Con lui Andrea: la sua besciamella ha convinto Barbieri. Un miracolo.
Francesco è il sosia del giovane Antonio, ma si fa prendere in maniera decisamente eccessiva dall’emotività. I sentimenti prevalgono e il suo baccalà zoppica. Nonostante questo, riesce a strappare il grembiule grigio.
I bocciati della prima prima puntata: stendiamo un velo pietoso, in poche parole.
A casa Diego, il fiorentino quarantenne che abita ancora con la madre e tutti gli autori di risotti. Un rischio enorme.
I promossi della seconda puntata: la follia al potere
La puntata di chiude con Francesco. Un folle, letteralmente. Una maschera, che nasconde dietro una tracotante esuberanza una vita di amarezze. La sua simpatia carnevalesca viene oscurata dalla bontà del suo piatto. La sua esibizione è lo spartiacque tra il primo e il secondo episodio e il suo pacchero riesce a strappare tre giudizi positivi. Obiettivo dichiarato: vincere.
A far compagnia ai sei studenti già promossi c’è Edoardo. Lui si taglia i capelli da solo, nasce a Varese e viene da Amburgo. Nonostante il suo estro, ha deciso di presentare un piatto delicato che, come abbiamo già avuto modo di vedere, è un rischio enorme: un risotto all’onda con fonduta di pecorino e zucchine. A differenza dei suoi predecessori, però, la ricetta è pienamente riuscita. Sicuramente, in coppia con Francesco, farà divertire gli spettatori di Masterchef 12.
Una nuova proposta fusion è quella offerta da Sarah. Figlia di una ristoratrice che, per portare avanti la baracca, è andata a lavorare in fabbrica, ha il sogno di riaprire il ristorante di famiglia. Masterchef 12 potrebbe essere un portone verso questo obiettivo e il suo piatto convince. Il tonno, il protagonista, è quasi un surplus, e gli elementi si contaminano perfettamente tra loro in una fusione di gusto idilliaca. Italia-Marocco vince, sempre: tre sì e ottava concorrente promossa.
Silvia è stata iscritta, di nascosto, dai suoi figli e le vicissitudini della vita l’hanno portata ad accettare questa sfida. I suoi gnocchi al baccalà con sugo di vongole subiscono l’emozione di un incontro ravvicinato con Bruno Barbieri guadagnano d’intensità. Poteva essere amore, invece è un gran piatto. Tre sì convinti e piatto della giornata.
I rimandati della seconda puntata: dovranno cucinare ancora
Leonardo porta i Capelét di Paola, una dedica alla nonna e che nasconde una debolezza fatale: non saper chiudere i tortellini. Orrore per chef Barbieri. La ricetta, però, si fa apprezzare. Leonardo deve studiare, deve affinare la tecnica, ma guadagna comunque una seconda possibilità.
Aurora viene rinviata grazie a dei maltagliati in chiave vegetariana, con zucchine, scalogno, aglio, basilico, pomodorini caramellati e fonduta di pecorino. Il suo sogno, aprire un locale con il fratello, rischia di infrangersi sul primo “mappazzone” di giornata. Una ricetta che risulta squilibrata, ma che mostra anche diversi pregi. Grembiule grigio.
Vincenzo viene dall’Indonesia, è diventato un imprenditore di successo, ma vuole dare sfogo alla sua passione: la cucina. Nel suo nuovo paese non esiste la stella Michelin, e il suo obiettivo è riuscire ad aprire questa nazione alla guida. La sua caprese di mare viene presentata nella padella. Le dimenticanze possono costare care: il suo grembiule bianco viene sporcato dal grigio.
Ivana è un’assistente parlamentare in stand by. Ha vissuto una storia d’amore passionale con un ex parroco, e si presenta a Masterchef 12 in sua memoria. Cucinava per lui e ora vuol trasmettere la sua passione e il suo amore al mondo. Un piatto originale, che difetta per lo spessore della pasta. Due sì le valgono le eliminatorie.
Olivier vive in Italia, ma si è diviso tra Francia e Croazia. Ha un negozio d’arte, ma la cucina è parte integrante della sua tradizione. Il suo stile è un’armonia di sapori tra i Balcani e le Alpi e si definisce libero, senza regole. Infatti, prepara dei Gyoza. L’esperienza della guerra, vissuta da bambino, e le vicissitudini cosmopolite hanno creato un percorso unico che lo porterà direttamente alle sfide.
I bocciati della seconda puntata: dalle stelle alle stalle
Il Polp Fiction di Lorenzo è un inno alla confusione. Piatto presentato con impronte digitali, purè ricavato grazie al mini pimer e sale assente assoluto. Lorenzo riesce a guadagnare il sì di Antonino Cannavacciuolo grazie alla sua simpatia, ma gli altri giudici restano impassibili. Masterchef 12 sa essere crudele.
L’idraulico che è scappato in Australia. Matteo ha vissuto una grande quantità di esperienze differenti in giro per il mondo e ora vive alle Canarie, in mezzo alla natura. Presenta delle fettuccine “con tatto”, ma l’unica cosa che guadagna è il no convinto dei giudici.
Quattro concorrenti, quattro storie d’amore che si infrangono su delle pessime ricette.
Gli aristocratici baffi di Alessandro presentano un gazpacho con tartare di tonno e una dedica a Monica, la fidanzata. Un piatto di pesce che assomiglia a un dolce.
Mimma di sessant’anni viene da Reggio Emilia, affronta una convivenza a giorni alterni e cucina per amore degli altri, non per sé stessa. I suoi passatelli ai frutti di mare sono un fiasco.
Marco si presenta assieme alla sua coniglia. I suoi gnocchi al gorgonzola sono “dei sassi”. Parola di Barbieri.
Marcone tenta di riconquistare la moglie Elisa, dedicandole uno spaghetto con funghi, pomodoro e salsiccia. Troppo semplice e troppo rustico per la cucina di Masterchef 12.
Che cosa ci lasciano le prime due puntate di Masterchef 12?
Agli occhi dei meno attenti, e dei meno appassionati, questo programma è una semplice gara di cucina. Una competizione che, in realtà, lascia poco o nulla. La realtà è ben diversa. Al di là dei sentimenti, ben enfatizzati dalla direzione del programma, Masterchef è un contenitore multietnico, capace di trasportare gli spettatori in giro per il mondo e di comunicare un messaggio universale. Il cibo, specie se ben preparato, unisce tutti.
Un’opportunità come poche ne capitano al giorno d’oggi. In una sola occasione, i concorrenti più motivati possono realizzare un sogno. La cucina, ormai, non è più un hobby casalingo, ma una vera e propria arte, da realizzare e da valorizzare.
Lunga vita a Masterchef!
Nota di redazione: se ti trovi qui alla ricerca dei membri ufficiali della nuova masterclass, puoi trovare il resoconto della terza e della quarta puntata qui.