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POP Culture: viaggio nel Web dei primi anni 90

Web dei primi anni 90: il mondo prima dei social network. La generazione Y, ossia quella nata tra gli anni 90 e gli anni 2000, viene ricordata come quella generazione di transizione tra l’analogico e il digitale, tra il telefono fisso e quello mobile, tra il PC fisso e quello portatile (il cosiddetto laptop), che per ritrovarsi bastava solo dire ora e luogo e si era tutti lì, insieme, senza utilizzare gruppi Whatsapp o Telegram come si fa invece oggi.

Tuttavia, strano a dirsi, anche negli anni 90 il Web già cominciava ad essere un mezzo di comunicazione tra i giovani, con piattaforme che rimangono indimenticabili, e che ci permettevano di conoscere e scambiare opinioni con gente di tutto il mondo, oltre che per chi si definiva un pò “sfigato” di trovare o anche solo fantasticare l’anima gemella.

Web dei primi anni 90: 3 ricordi indimenticabili

Netlog

Web dei primi anni 90

Per farsi conoscere nel mondo, con i propri interessi e passioni, negli anni ’90- inizi anni 2000 non eri nessuno se non avevi Netlog, che oggi qualcuno potrebbe definire l’antenato di Facebook, ma che per chi fa parte della generazione Y era molto di più: una vera e propria vetrina, dove pubblicare la propria storia, i propri gusti musicali condividendo le playlist del cuore con altri utenti, dei quali potevi a sua volta visitare la propria pagina ed interagire.

MSN Messenger

Oggi se pensiamo a Messenger, viene in mente l’appendice, se così si può dire, di Facebook che viene usata per chattare coi propri amici e follower, ma per chi fa parte della generazione Y c’era MSN Messenger, allora considerata la chat per eccellenza del Web anni 90, che ha suscita ancora tanti ricordi epici, come la valanga di emoticon (che erano tutta un’altra cosa, altro che emoji) con cui si arricchivano le conversazioni, o la curiosità maniacale nell’attesa di sapere cosa “sta scrivendo…..” colui o colei con cui chattavamo

La connessione via cavo (lunga come non mai)

Web dei primi anni 90

Mamma devi usare il telefono fisso? O posso staccare il cavo”: una frase causa di perenni discussioni in famiglia, quando di mezzo c’era la linea telefonica condivisa, e bisognava sempre scendere a compressi tra telefono ed Internet, la cui velocità di connessione era estremamente lenta, e si strabuzzava gli occhi quando si vedeva “durata : 3 ore”, sperando che il tempo diminuisse, e che in quell’attesa non arrivasse una qualche chiamata.

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