Il 27 novembre 2017, a Londra, Harry e Meghan, relativamente principe ed attrice, hanno annunciato il loro fidanzamento.
È quella la data da cui tutto ha inizio. Ed è da lì che parte il documentario. Chi si aspettava un resoconto dettagliato e succoso sulla famiglia reale, probabilmente, non vedrà rispettate le aspettative.
Le tematiche cardine della docu-serie sono quelle dell’amore, del romanticismo, sono al matrimonio di Harry e Meghan.
Già l’incipit delle puntate rilasciate da Netflix lo dimostrano: sembra la perfetta storia d’amore.
Lei, attrice di serie tv impegnata nello show legal Suits, incontra il principe Harry, figlio minore della principessa Diana, un’icona maschile amatissima dalle giovani.
Il loro incontro segna una vera e propria rivoluzione tra i reali. Meghan è la ribelle, quella che non riesce a rispettare i protocolli e si allontana da questi, mentre subiva critiche razziste sui principali tabloid a causa della sua etnia birazziale.
In pratica, se qualcuno ti giudica “diversa” di prende anche il diritto di giudicarti, denigrarti fino a renderti uno zimbello.
Quante copertine parlarono di lei, quante le critiche generalizzate e, sicuramente, immotivate.
Perché un principe non poteva innamorarsi di una ragazza con la pelle scura? Chi aveva decretato i canoni di bellezza e di pelle di una futura principessa?
Harry e Meghan e il rapporto con i tabloid
I media, durante la docu-serie, sono i più criticati. In particolare, quel tipo di stampa incentrata sui pettegolezzi. Era chiaro il fatto che i due avrebbero toccato l’argomento, dal momento che Diana, la madre di Harry è morta in un incidente d’auto mentre fuggiva dai paparazzi.
La stampa internazionale è molto interessata ai reali e, il continuo raccontare le loro storie, ha contribuito a radicare nella cultura pop interi decenni di monarchia britannica. Questa attenzione, però, ha un caro prezzo, cioè l’intrusione continua nelle loro vite.
Meghan, addirittura, racconta di quando pagarono i suoi vicini per posizionare delle telecamere e trasmettere in streaming dal loro cortile dopo la notizia della sua frequentazione con Harry.
I giovani fidanzati si ritrovano immediatamente catapultati sulle pagine della stampa mondiale, finendo per assumere una società di sicurezza addestrata in tecniche di guida speciali per scrollarsi via i fotografi.
Meghan, inoltre, racconta che la stessa stampa aveva chiesto ad una co-star di Suits 70.000 dollari per dire che ha dormito con lei.
Queste premesse sono chiare: la serie di Harry e Meghan, racconta sì, la storia d’amore della coppia, ma mette in luce, soprattutto, il matrimonio di una donna con un’intera famiglia, quella dei reali britannici.
La loro storia, raccontata dal loro punto di vista
La razza al centro di tutto
Harry e Meghan, si concentra molto sul concetto di razza e, su come questa funzioni in Gran Bretagna, delineando quanto spesso il Paese eviti di parlare della sue passate partecipazioni alla tratta degli schiavi, o delle questioni riguardanti il pregiudizio e come il razzismo sia ancora un fenomeno radicato.
Eppure, i neri britannici sono rimasti stupiti del fatto che per la prima volta una donna non bianca si fosse unita alla famiglia reale. Una principessa nera, in Gran Bretagna, poteva rappresentare davvero una rottura con il passato e il reale ingresso nel mondo contemporaneo.
Harry e Meghan presenta un ampio ritratto della giovane coppia, che cerca di navigare tra le pressioni mediatiche e la connessione con una delle famiglie più famose del pianeta.
Cosa abbiamo imparato? Che nel 2022 tematiche che dovrebbero essere superate, sono ancora fortemente preponderanti, e che, probabilmente, solo l’impatto mediatico come quello che ha avuto l’arrivo di Meghan nella famiglia reale più chiacchierata del mondo, è riuscita a far capire quanto sia necessario “svecchiarsi” da canoni centennali.