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L’anno che verrà 2023: i protagonisti del Capodanno RAI

Il 31 dicembre è ormai alle porte. Questo sarà l’ultimo giorno del 2022, un anno da ricordare o da dimenticare, a seconda dei punti di vista. Quello che però accomuna ogni italiano è una domanda, perpetua e ricorrente: cosa fare la notte di Capodanno?

Per gli indecisi dell’ultimo minuto, per gli amanti dell’ambiente domestico, andrà in scena “l’Anno che verrà 2023”, show di Capodanno della RAI giunto ormai alla sua ventesima edizione. Sul palco, il mattatore Amadeus, che sarà presto protagonista anche al Festival di Sanremo. Con lui, al timone della nave, ci saranno anche Nino Frassica, Gabriele Cirilli e Francesco Paolonantoni.

Saranno tantissimi gli ospiti che si alterneranno sul palco allestito nella magnifica Perugia. Il capoluogo umbro, per una notte, sarà capitale d’Italia. Il luogo ove tutti gli sguardi saranno rivolti, in attesa del countdown finale.

Da Sanremo a Perugia: gli ospiti dello show di Capodanno RAI

Al countdown, però, bisogna arrivarci vivi, e tra un brindisi cordiale e l’ennesima abbuffata di queste feste saranno diversi gli artisti a intrattenere il pubblico. Il buon Amadeus può sfruttare l’ampio bacino di talento offerto da Sanremo 2023.

Sul palco, infatti, saliranno i Modà, LDA (nome d’arte di Luca d’Alessio, figlio di Gigi) e Mr. Rain. Tutti e tre parteciperanno alla rassegna dell’Ariston, ma solo il gruppo milanese rientra nella categoria “big”. Agli altri due spetta un ruolo di rilievo nella categoria “giovani”.

Non solo Sanremo: ecco gli altri big della musica nostrana

L’anno che verrà 2023 si prospetta un concentrato di talento ed esuberanza. Tra gli artisti di primissimo rilievo che si esibiranno sul palco vi sono Francesco Renga e Nek (di nuovo in coppia dopo il tour a sei mani con Max Pezzali), Piero Pelù, Raf e Noemi.

Questi sono forse i personaggi più interessanti e maggiormente attesi. Quelli che, nonostante gli anni avanzino, sono ancora in grado di riempire stadi e palazzetti. Per la componente nostalgica, che non può mai mancare in questo tipo di rassegna, saranno presenti a “L’anno che verrà 2023” anche Iva Zanicchi, Donatella Rettore, i Ricchi e Poveri in formato duo e Umberto Tozzi.

Per non farsi mancare nulla e avere anche un minimo di vocazione estera, il cast de L’anno che verrà 2023 comprenderà anche Sandy Marton e Tracy Spencer.

La tradizione italiana: perché l’Anno che verrà è un appuntamento cult?

L’anno che verrà 2023: Amadeus in una delle scorse edizioni – Fonte Youtube

Ormai da vent’anni, l’Anno che verrà è un must to have del Capodanno all’Italiana. La sua tradizione inizia a Rimini, agli albori degli anni 2000. Dopo quasi dieci anni, lo spettacolo ha cambiato location, finendo tra le attraenti montagne di Courmayeur. Lì è rimasto per altri cinque anni, sino a diventare un vero e proprio spettacolo itinerante.

Da Matera a Potenza, da Maratea agli studi di Roma a causa della pandemia di Covid-19. Saltata l’edizione di Terni, l’Umbria si ripresenta prepotentemente con il proprio capoluogo: Perugia.

“L’anno che verrà 2023”: a cosa si ispira il titolo del programma?

La sigla è tratta da “L’anno che verrà”, canzone di Lucio Dalla proposta per la prima volta nel 1978. Il suo formato epistolare viene espresso sin dall’incipit, grazie al popolare verso “Caro amico, ti scrivo.”

Proprio questo “caro amico” a cui è indirizzata la canzone è stato al centro di diverse speculazioni, che vagano a metà tra il politico e il religioso. Il testo della canzone nasconde esagerazioni ilari (sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno), ma in realtà nasconde speranze e angosce di una generazione intera, a cui Dalla da voce.

Una scarsa propensione alla comunicazione da ribaltare, la volontà di ottenere una vita libera e la necessità della speranza sono tematiche che, generalmente, accompagnano sempre l’anno a venire. Per questo, per una volta, bisogna apprezzare gli sforzi dei vertici RAI. “L’anno che verrà 2023”: non c’è titolo migliore per affidare al nuovo corso i propri sogni.

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