Gli stereotipi sui vampiri sono da sempre un tema molto popolare nell’intrattenimento e, nel corso degli anni, gli spettacoli su di loro hanno contributo a creare una serie idee condivise e non, che vogliamo elencarvi. La società è da sempre stata profondamente affascinata dai vampiri, considerandoli esseri spaventosi ma, allo stesso tempo, intriganti.
Rappresentano la morte e il decadimento ma, anche delle figure estremamente seducenti e sensuali. Il primo film sui vampiri è Nosferatu, del 1922, e nel corso degli anni, li abbiamo visti sempre più umanizzarsi e far parte di popolari storie contemporanee come per Twilight e The Vampire Diaries. I vampiri sono riusciti ad intrattenere e incollare alla sedia gli utenti. Nonostante siano passati ormai decenni dalla prima pellicola che li vedeva protagonisti, gli stereotipi sui vampiri sono ancora legati alla cultura pop. Questi nascono dalle menti dei romanzieri e sceneggiatori, ma ormai sono entrati nel pensiero comune.
I vampiri sono non morti
Quando si parla di vampiri, la prima caratteristica che balza alla mente è il fatto che siano dei “non morti” e, probabilmente, questa credenza deriva dalle superstizioni legate a chi pratica la stregoneria. La gente, infatti, pensava che chi praticasse magia nera, sarebbe stato condannato ad assorbire qualsiasi spirito maligno che desiderasse prenderne il controllo, trasformandolo inevitabilmente in vampiro.
Fortunatamente, però, non tutte le serie tv e i film che riguardano il vampirismo condividono questa visione e, spesso, vengono considerati delle sottospecie di umani.
Se un vampiro ti morde, diventi un vampiro anche tu
Storie come Twilight hanno dimostrato che spesso un vampiro viene creato quando una persona viene morsa da un altro simile. Il sangue di quella persona viene contaminato dalla tossina e morirà, si rigenererà come vampiro.
Questo modo di concepire la nascita di un non morto risale probabilmente ad un parallelismo con la diffusione della rabbia, che parte dal morso di un animale infetto.
I vampiri sono esseri seducenti e di bell’aspetto
Tra gli stereotipi sui vampiri, c’è quella dello stesso dalle fattezze umane sensuali e in grado di innamorarsi, probabilmente accentuato dalla forte influenza di The Vampire Diaries.
Molte sono le ragioni per la quale i vampiri hanno guadagnato questa reputazione. Sarà forse legata all’atto del morso sul collo che dagli spettatori è visto come un gesto seducente? E poi, l’uomo un po’ oscuro ed enigmatico è sempre piaciuto a tutte.
I vampiri non possono esporsi alla luce del sole
Il sole è da sempre considerato uno dei punti deboli per i vampiri. A volte, la luce solare riesce a risucchiare quasi totalmente l’energia ed altre volte bruceranno dopo l’esposizione.
Dal momento che si tratta di predatori oscuri, ha senso che la luce sia un problema. Per esseri dotati di molte abilità, come la possibilità di volare, cambiare forma e manipolare mentalmente, è logico dover attribuire almeno un punto debole, così da offrire alla controparte buona la possibilità di combatterli. Questo stereotipo sui vampiri potrebbe provenire dalle storie sui pipistrelli, dal momento che è veramente raro vederli volare di giorno.
I vampiri possono controllare la tua mente
La capacità di un vampiro di manipolare le persone che li circondano, spesso è legata al loro magnetismo e al loro essere seducenti. Spesso, infatti, usano la loro spiccata bellezza per sedurre le loro prede e, poi, con il controllo mentale si accertano di averle asservite ai loro voleri.
I vampiri non possono avere un riflesso
Lo specchio riflette l’anima di una persona, quindi è chiaro che un vampiro non possa avere il proprio riflesso. Mentre la società di oggi ha una comprensione maggiore su come funzionino i riflessi e le immagini, questo rientra ancora tra gli stereotipi sui vampiri utili alle narrazioni di genere. Spesso, infatti, si vede nei film che uno dei modi per scoprire che il bell’uomo che ha cercato di sedurre la vittima prescelta è un vampiro, sia proprio quando nota che tutti gli specchi attorno non mostrano nulla.
I vampiri hanno le zanne
Non sempre è così, in realtà. Nel caso di Dracula di Bram Stoker, ad esempio, non sono mai mostrate le zanne. Tuttavia, l’idea comune è che le zanne siano pericolose e associate ai predatori. Quindi, aggiungere questa caratteristica ai vampiri è stata una scelta sensata.
Nella maggior parte dei libri e dei film e serie tv sui vampiri, il modo per poter succhiare il sangue sarà direttamente attraverso le zanne. In altri casi, le stesse potranno essere visibili o retrattili. Qualunque sia il modo in cui esse funzionano, però, le zanne sono diventate un punto fermo per la descrizione dei predatori notturni.
Un palo conficcato nel cuore ti permetterà di uccidere un vampiro
Nella mitologia, pare che gli esseri umani accusati di stregoneria, fossero picchettati nelle bare dopo la loro morte. In questo modo, se il corpo fosse stato preso da uno spirito maligno, sarebbero rimasti intrappolati nella bara, senza possibilità di fuggire e causare il caos alla comunità.
Con il trascorrere del tempo, si fece strada l’idea che un palo conficcato nel cuore fosse l’unico modo per sconfiggere un vampiro. Gli scrittori hanno avuto pareri contrastanti sul materiale di questi pali, ma molti convengono sul fatto che il palo d’argento sia quello adatto. Tuttavia, è accettato da tutti il fatto che il vampiro, una volta impalato, non potrà più tornare in vita.