Il 27 gennaio, come ogni anno, è stato celebrato il Giorno della Memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto e, soprattutto, mantenere vivo il ricordo di ciò che è stato, per far sì che l’orrore non si ripeta. Questa ricorrenza fu istituita nel 2005 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, e la scelta della data non fu casuale: infatti, il 25 gennaio 1945 è il giorno in cui avvenne la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia, da parte dell’armata sovietica.
Fin dai primi istanti, fu chiaro che qualcosa di terribile era successo. E negli anni a venire, le terrificanti testimonianze dei superstiti, molti dei quali portarono con sé enormi fardelli sia fisici che mentali, derivanti dalle torture e dai pesantissimi traumi subiti, portarono a galla la verità. L’atrocità dei lager, lo sterminio di milioni di persone innocenti.
Nel corso del tempo, numerose sono state le rappresentazioni cinematografiche e televisive che seguono la narrazione della Shoah, e che solitamente vengono riproposte proprio nel periodo del Giorno della memoria, per aiutare a mantenere vivida la memoria. Vediamo, allora, quali sono i tre film che più sono rimasti impressi nella cultura popolare e nell’immaginario collettivo.
Film da vedere nel Giorno della Memoria: La vita è bella (1997)
Possiamo indubbiamente dire che La vita è bella è diventato, radicalmente, il film sulla Shoah per eccellenza, riproposto molto spesso dalla televisione italiana nel Giorno della Memoria. Produzione totalmente italiana, con regia e sceneggiatura di Roberto Benigni, che nella pellicola interpreta Guido Orefice, il protagonista della storia con il figlio, il piccolo Giosuè (Giorgio Cantarini), e Dora (Nicoletta Braschi), sua moglie. Guido è ebreo e, durante la seconda Guerra Mondiale, viene deportato con Giosuè e lo zio Eliseo, mentre Dora decide di imbarcarsi sullo stesso treno, pur non essendo ebrea, nel disperato tentativo di seguire la sua famiglia.
Un film drammatico e commovente, un padre che cerca di cammuffare il più possibile l’orrore del campo di concentramento al figlioletto, spacciandoglielo per un grande gioco a premi, il cui grande premio finale è un carro armato vero. Non dimentichiamoci, poi, della struggente scena, diventata iconica, di Guido che riesce a mandare un messaggio a Dora tramite l’interfono del lager, sapendola internata anche lei, iniziando con il suo celebre “Buongiorno principessa!“.
Per non parlare della colonna sonora, composta da Nicola Piovani, che vinse l’Oscar per la migliore colonna sonora per un film drammatico nel 1999. L’omonima canzone, riadattata con l’aggiunta del testo dalla cantante israeliana Noa, che l’ha rinominata Beautiful That Way, è diventata un simbolo che richiama immediatamente questo film.
Il bambino con il pigiama a righe (2008)
Uno dei più recenti sul tema, Il bambino con il pigiama a righe è tratto dall’omonimo romanzo di John Boyne. I protagonisti sono due bambini, Bruno (Asa Butterfield, volto noto di Netflix per il ruolo di Otis Milburn in Sex Education) e Shmuel (Jack Scanlon).
Bruno vive a Berlino, è figlio di un ufficiale nazista e, all’improvviso, si ritrova a doversi trasferire con tutta la famiglia dalla città all’aperta campagna. La sua curiosità e intraprendenza lo spingono ad esplorare i dintorni della nuova casa, scoprendo la presenza di un campo di concentramento – di cui il padre è comandante – che scambia per una fattoria. Durante le sue perlustrazioni conosce Shmuel, un bambino ebreo suo coetaneo, internato nel lager.
Bruno va a trovare Shmuel sempre più frequentemente, ci gioca a palla e a scacchi, finché un giorno, nella sua innocenza, decide di travestirsi da ebreo e, scavando una piccola fossa, introdursi nel campo per aiutare il suo amico a ritrovare il padre, che non vede da giorni. Il tragico finale che ne sussegue fa innescare indirettamente una riflessione su intrinseca su come la decantata diversità tra ebrei e ariani, ma in generale tra gli esseri umani, in realtà non sussista.
Schindler’s List – La lista di Schindler (1993)
Un film da vedere nel Giorno della Memoria imperdibile, Schindler’s List, diretto da Steven Spielberg che, non a caso, è considerato tra i registi più importanti per via del suo genio e talento, è tratto dal romanzo La lista di Schindler di Thomas Keneally e ruota intorno alla stora vera di Oskar Schindler.
Con la peculiarità di essere stato girato interamente in bianco e nero, il film narra di come Schindler (Liam Neeson) abbia salvato circa 1200 ebrei dalla deportazione, facendoli assegnare fittiziamente come operai presso una fabbrica di pentole aperta da lui stesso a Cracovia. Schindler, infatti, ha intuito per tempo che era meglio, in un certo senso, farsi buoni gli ufficiali nazisti. Tramite alcuni investimenti, riesce quindi ad aprire l’attività che diventerà il perno della sua missione di salvataggio.
Con 5 nomination e 7 premi Oscar vinti nell’edizione 1994, Schindler’s List è uno dei film sicuramente più influenti a livello mondiale sulla tematica della Shoah.
Quali sono per voi i film da non perdere nel Giorno della Memoria? Ce ne sono altri che consigliereste? Fatecelo sapere in un commento!