Il True Crime, negli ultimi anni, è diventato sempre più radicato nella cultura pop. Tra youtubers che trattano ampliamente la tematica e la diffusione, sempre più sistematica, dei documentari True Crime, questo genere, ad oggi, è richiesto a tal punto da far istituire a Netflix una categoria dedicata nella sua piattaforma. La cronaca nera da sempre sprigiona un fascino misterioso, alimentato non solamente dalla curiosità, ma dal voler capire la mente umana, il perché dei gesti più efferati: com’è possibile a spingersi a tanto?
I casi irrisolti, invece, spingono al desiderio di voler ricostruire il puzzle e capire cos’è successo. In molti casi non ci sono abbastanza elementi per una ricostruzione completa, ma ci sono diversi documentari True Crime che, nella loro ricostruzione, riescono a ipotizzare degli scenari quantomeno plausibili.
Attualmente, Netflix propone diverse docu-serie e film sui casi più conosciuti, ma esplora anche quelli che sono stati trattati meno dai media. Vediamone alcuni tra i più rilevanti.
Documentari True Crime – Sulla scena del delitto: Il caso del Cecil Hotel
Questa miniserie del 2021, divisa in quattro episodi da circa 50 minuti l’uno, ripercorre la misteriosa morte della studentessa canadese Elisa Lam, avvenuta nel 2013 al Cecil Hotel, presso cui alloggiava. La ragazza, nata a Vancouver da famiglia cinese, stava facendo un viaggio on the road per esplorare la California.
Arrivata a Los Angeles, soggiornò al famigerato Cecil Hotel, dove venne ritrovata priva di vita all’interno di una delle quattro cisterne per la fornitura idrica dell’edificio, situate sul tetto dell’albergo. Prima del ritrovamento, era stata cercata in lungo e in largo dopo la denuncia di scomparsa da parte dei genitori. Il caso divenne noto a livello mondiale dopo la pubblicazione, da parte delle autorità locali, di un video girato nei corridoi del Cecil Hotel il giorno della scomparsa, che la riprendevano in comportamenti anomali.
Nella serie, il regista Joe Berlinger esamina tutte le controversie emerse durante le indagini sulla morte della ragazza, il fenomeno mediatico che ne è scaturito, e elabora una teoria su cosa potrebbe essere veramente successo.
Vatican Girl: La scomparsa di Emanuela Orlandi
Sono passati esattamente 40 anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta a Città del Vaticano nel 1983, in una calda giornata estiva. La quindicenne, residente proprio al Vaticano, aveva da poco concluso il secondo anno di liceo scientifico e stava frequentando una scuola di musica in piazza Sant’Apollinare, a Roma, presso cui studiava flauto traverso e canto corale.
Uscita dalla lezione di canto, finita in anticipo, la giovane telefonò alla sorella, Federica, dicendole che un uomo l’aveva fermata in precedenza proponendole un lavoro di volantinaggio per una nota azienda di cosmesi, da svolgersi il giorno successivo. La sorella le disse che era meglio non fidarsi, e di tornare a casa per parlarne con la madre. Tuttavia, quella sera Emanuela non prese il solito autobus per Città del Vaticano, e non rientrò mai più a casa sua.
Anche Vatican Girl si dipana in quattro episodi, che ci introducono alla storia di Emanuela, dal momento della sua scomparsa fino alle numerose teorie che si sono susseguite nei decenni. Depistaggi, omertà, una speranza flebile, costante ma mai data per vinta: questo è ciò che viene raccontato dal lavoro del regista Mark Lewis, accompagnato dalle testimonianze del fratello Pietro, dei familiari e della sua migliore amica.
Unsolved Mysteries
Uno dei documentari True Crime più variegati del catalogo Netflix. Si tratta del reboot dell’omonima serie, che era stata trasmessa dal 1987 al 2002, e successivamente dal 2008 al 2010, su diversi emittenti, quali NBC e CBS, per essere, infine, ripresa in mano da Netflix nel 2020.
Questa docu-serie, arrivata, nel complesso, alla sua sedicesima stagione, approfondisce in ogni singolo episodio un caso differente, ricostruendo i fatti e indagando sull’accaduto, servendosi anche di testimonianze di parenti e amici delle vittime, nonché di eventuali testimoni, che hanno accettato di parlare di fronte alle telecamere. Si tratta di una vera e propria perla per gli amanti del True Crime.
La scomparsa di Maddie McCann
Ormai sono in pochi a non riconoscere il viso della piccola Madeleine McCann, la bambina inglese di soli tre anni scomparsa a Praia Da Luz, località turistica situata nelle coste dell’estremo sud del Portogallo, nella regione dell’Algarve, nel 2007. Quella che doveva essere una rilassante vacanza in famiglia, per i McCann nel giro di poche ore si trasformerà in un incubo, dal momento in cui Madeleine svanisce nel nulla mentre si trova nella sua stanza d’albergo, assieme ai fratellini.
La sparizione della bimba ha avuto un enorme impatto mediatico, tanto che la vicenda venne divulgata anche dalla stampa straniera, assieme alle foto che la ritraevano. Nonostante il clamore scatenatosi fin dalle prime ore, e le incessanti ricerche a Praia Da Luz e nei dintorni, di Maddie, il soprannome con cui è diventata nota sui mass media, si è persa ogni traccia.
Gli otto episodi della serie ripercorrono a ritroso la partenza dei McCann per il Portogallo, la concitazione dei primi giorni successivi alla sparizione e tutte le vicende che ne sono susseguite, comprese le accuse della polizia nei confronti dei genitori Kate e Gerry McCann, sospettati di aver ucciso, forse inavvertitamente, loro figlia. Accuse fortemente respinte dalla coppia, che continua a cercare tutt’oggi Madeleine. Una serie completa e accurata sotto tutti i punti di vista, che approfondisce il caso in ogni suo aspetto.
The Death and Life of Marsha P. Johnson
Una voce un po’ fuori dal coro, essendo l’unico film di questa piccola rassegna. The Death and Life of Marsha P. Johnson segue le indagini dell’attivista Victoria Cruz sulla morte della sua amica Marsha, all’anagrafe Malcolm Michaels Jr., avvenuta nel 1992.
Marsha è stata un perno saldo, assieme all’amica Sylvia Rivera, dei Moti di Stonewall, una rivoluzione che fu di vitale importanza per la comunità LGBT+, dato che sancì, seppur simbolicamente, la liberazione gay e trans in tutto il mondo. Vi furono infatti numerosi scontri a New York tra il 27 e il 28 giugno 1969, che videro fronteggiarsi i membri della comunità contro la polizia. Il nome deriva dal luogo in cui avvenne la prima protesta, un bar gay denominato Stonewall Inn, a Manhattan.
La peculiarità di questo documentario è che non solo approfondisce la misteriosa morte di Marsha, inizialmente archiviata come suicidio, nonostante numerosi dubbi al riguardo, ma ci permette di volgere lo sguardo alla realtà che le persone omosessuali e transgender spesso si trovano ad affrontare.
Avete visto questi documentari True Crime o avete intenzione di vederli? Ne avete altri da consigliare? Quali sono per voi i migliori True Crime da vedere su Netflix? Fatecelo sapere in un commento!