Cos’è il mal di primavera? Come e perché di manifesta questo fenomeno molto comune ma altrettanto fastidioso?
La primavera è finalmente arrivata, più o meno viste le temperatura in gran parte d’Italia, e ha portato con sé allegria, colori leggerezza e una certa debolezza.
La stanchezza che accompagna la bella stagione ovvero il mal di primavera
Il cosiddetto “mal di primavera” colpisce circa due milioni di persone in questo periodo dell’anno. I sintomi più comuni sono: stanchezza, cattivo umore, insonnia, ansia, mancanza di concentrazione.
In primo luogo il nostro organismo si deve adeguare al passaggio all’ora legale, che porta via un’ora di sonno e obbliga il nostro corpo ad adattarsi ad un nuovo ritmo, visto che, stimolato dalle ore di luce e dalle temperature più alte, potrebbe non essere in grado di reagire in tempi brevissimi.
L’organismo si difende con una stanchezza e debolezza apparentemente ingiustificate, ma che in realtà sono il campanello d’allarme di uno stato fisico e mentale non eccellente.
Chi soffre maggiormente del mal di primavera?
Le persone ‘meteoropatiche’ risentono maggiormente dei mutamenti climatici e degli sbalzi di temperatura ai quali l’organismo si trova impreparato. Avvertono gli stessi disturbi di altri soggetti ma in modo amplificato, tanto che i disturbi finiscono per interferire con le abitudini di vita e con il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Chi si trova già in una condizione di stress potrebbe notare una maggiore tensione nervosa, sbalzi di umore, difficoltà con il sonno e diminuzione dell’appetito.
Chi soffre abitualmente di insonnia risente molto del passaggio dall’ora solare a quella legale avvertendo durante il giorno, una sensazione di stanchezza e debolezza
Chi è soggetto ad allergie tipicamente primaverili o ha carenze nutrizionali è più debilitato fisicamente e, quindi, più predisposto al “mal di stagione”.
Come curare il mal di primavera?
Tra i possibili rimedi o accorgimenti per il mal di primavera è bene ricordare:
- Alimentazione adatta. Sarebbe bene distribuire i pasti nell’arco della giornata (colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena) per non lasciare mai l’organismo a corto di energia e allo stesso tempo evitare di sovraccaricarlo. Seguire un regime alimentare vario, ricco di tutte le sostanze nutritive e in particolare di vitamine del gruppo B. Mangia almeno 2 porzioni di verdura ( meglio se condita con succo di limone) e 3 di frutta al giorno.
- Attività fisica a bassa intensità e lunga durata. Una lunga camminata o una gita in bicicletta per esempio. Può sembrare controintuitivo ma l’esercizio fisico aumenta la produzione di energia da parte del corpo e si dimostra in grado di combattere stanchezza e debolezza più del riposo, inoltre migliora anche l’umore.
- Esponiti al sole anche se con cautela. Attiverai il naturale processo di produzione di vitamina D e anche l’umore ne gioverà.
- Assicurati il giusto riposo notturno: dormire ininterrottamente per un numero sufficiente di ore (circa 6/8h per un adulto) è indispensabile per il benessere fisico e mentale dell’organismo. L’allungamento delle giornate e delle ore di luce, infatti, può alterare la produzione della melatonina, l’ormone che regola il ciclo-sonno veglia e viene prodotto soprattutto tra le 2 e le 4 del mattino. Queste alterazioni provocano quella che definiamo insonnia iniziale, ossia la fatica di addormentarsi, oppure l’insonnia tardiva, che provoca risvegli a più riprese nel corso della notte.
Non si tratta di disturbi gravi e di solito si risolve naturalmente con il passare delle settimane.
Per favorire un sonno ristoratore, esistono dei piccoli accorgimenti:
Si dovrebbe andare a letto e svegliarsi sempre alle stesse ore, anche nei giorni di vacanza, e dormire in una stanza ben arieggiata, buia e priva di rumori.
Di grande aiuto anche evitare l’assunzione di alcolici, caffeina e nicotina 6-7 ore prima di dormire.
Infine tisane alla camomilla, biancospino, tiglio, valeriana, menta possono favorire il rilassamento e il sonno.