Chi al pensiero di dover sistemare i vestiti, chi per l’arrivo imminente delle allergie, trovare qualcuno che non risenta del cambio stagione a livello emotivo è davvero come cercare un ago in un pagliaio. Ma vi siete mai chiesti da dove scaturisce tutto questo?
Cambio stagione a livello emotivo: cosa accade al nostro organismo?
Il nostro organismo è soggetto ad una serie di meccanismi fisiologici, come è ben noto a tutti, ma quello che forse è meno noto è che questi meccanismi non sono standard, ma variano a seconda di determinate condizioni in determinati momenti. In parole povere, per usare un paragone musicale . il nostro corpo segue nelle sue funzioni determinati ritmi, detti ritmi circadiani, che riguardano soprattutto i livelli ormonali, il sonno ed il metabolismo.
Ritmi che si alterano inevitabilmente con il cambio di stagione, in quanto, se prendiamo l’esempio del passaggio dall’inverno alla primavera (manca poco più di un mese), le giornate con la stagione calda si allungano e si ha un aumento della temperatura media; questo fa sì che il corpo è indotto a dover compiere una maggiore attività per abituarsi al nuovo clima esterno.
Tuttavia, i primi giorni tale adattamento non è così semplice, e ciò porta ad una serie di conseguenze: ad esempio, la variazione nell’alternanza luce-buio porta ad un’ alterazione nella scerezione della serotonina e della melatonina, l’ormone della felicità e del sonno rispettivamente; questo fa sì che si sente magari l’urgenza di dormire di giorno, anche se per qualche ora, rischiando poi di non dormire a sufficienza nelle ore notturne. Questo poi inevitabilmente si riflette sul risveglio, e la nostra efficienza il giorno dopo per svolgere le attività quotidiane.
Un’altra conseguenza legata all’alterazione di tali ritmi a seguito del cambio stagione è lo stress, con gravi ripercussioni anche a livello sociale e relazionale.
Fortunatamente, questi effetti non si manifestano in tutti allo stesso modo e soprattutto sono effetti temporanei che durano poco, dal momento che la loro durata dipende dalle capacità di reazione del corpo ad abituarsi al nuovo ritmo circadiano.
Cambio stagione a livello emotivo: alcuni consigli su come affrontarlo al meglio
Un buon punto di partenza per gestire le ripercussioni del cambio stagione a livello emotivo è farlo in maniera positiva, non rinchiudendosi in se stessi, ma circondarsi delle persone che ci vogliono bene e per le quali sentiamo empatia. Circondati da un clima sano e positivo siamo in grado di gestire al meglio tutte le situazioni, anche a livello di stress e regolandoci nelle nostre abitudini quotidiane ad iniziare dal sonno, che è quella che viene maggiormente influenzata dal cambio di stagione.
Nel caso specifico, è importante stabilire un giusto orario sia per l’addormentarsi che per il risveglio, cercando di mantenerlo e aiutandosi con semplici abitudini concilianti il sonno, come può essere un bel bagno caldo o una tisana rilassante prima di coricarsi.
Un altro ruolo importante lo gioca l’alimentazione: per gestire al meglio questa situazione di stress da cambio di stagione, è consigliabile prediligere il consumo di alimenti che aumentano le difese immunitarie e che garantiscono il giusto apporto di energie e nutrienti, ricchi in vitamine, soprattutto quelle dei gruppi B C e D. Altrettanto utile a livello alimentare è la limitazione del consumo di alimenti raffinati e ricchi di zuccheri, prediligendo alimenti integrali come ad esempio aveva o quinoa.
Immancabile poi l’attività fisica, soprattutto quella all’aperto, che oltre a garantire un’elevato apporto naturale di vitamina D, aiuta a scaricare il corpo dalla tensione e a favorire il rilassamento sia fisico che mentale