Canzoni con ripetizioni a Sanremo 2024: è la formula giusta per la vittoria?
La musica, in quanto manifestazione dell’inconscio umano, è una delle più nobili arti. Universale, trasversale, ultragenerazionale: una melodia ben composta è in grado di essere recepita da tutti.
La tendenza di questi anni ’20, e di questo Sanremo in particolare, tende a premiare le canzoni ripetitive. Queste ricalcano spesso singole parole, riff o intere frasi.
Il fenomeno, in campo musicale, è particolarmente diffuso ed era ben noto anche alle vecchie generazioni. A cominciare dagli anni ’70, con la musica dance. Un esempio su tutti? Rasputin dei Boney M.
Più recente è un caso davvero eclatante: “Bad idea” di Ariana Grande. Nel testo si può contare per ben 46 volte la parola “yeah”, mentre il titolo ha “appena” sedici ripetizioni.
Anche il Festival di Sanremo 2024 segue questo trend e sono diversi gli artisti in gara che hanno deciso di fare della ridondanza un punto focale del brano in gara. Vediamo quali.
Canzoni ripetitive a Sanremo 2024 – Annalisa – Sinceramente
Impossibile non partire da lei, Annalisa, la grande favorita di questa competizione canora. Larghissima parte delle sue hit hanno puntato sulla ripetizione per essere immediatamente riconoscibili. “Bellissima” e “Mon Amour” hanno fatto breccia nelle radio degli italiani anche per questo motivo.
Ancor più importante, dunque, replicare questa formula vincente a Sanremo. In una competizione dove si hanno appena una manciata di giorni per conquistare i voti di giornalisti, radiofonici e pubblico, la ridondanza diventa un elemento focale per rendere il brano di rapido impatto e larga presa.
In ogni caso, i risultati danno ragione ad Annalisa.
Canzoni con ripetizioni a Sanremo 2024 – Angelina Mango – La Noia
Anche la talentuosa figlia d’arte ha deciso di aggrapparsi a questo artificio musicale. Il primo passo tra i grandi della musica italiana lo aveva già fatto, Angelina, arrivando seconda ad Amici.
Rispetto ad Annalisa il gioco è un po’ più in penombra. La struttura del ritornello prevede due grandi ridondanze, a cavallo della parte centrale. In questo modo, l’ascoltatore riesce a focalizzare la propria attenzione sul ponte a cavallo tra “la noia” e “la cumbia della noia”.
Anche questo ipotetico bridge eretto a cavallo del ritornello, in realtà, nasconde delle assonanze, che permettono all’appassionato di memorizzare più facilmente tutti i passaggi della canzone. Un testo sapientemente costruito e che proietta la ragazza direttamente sul podio. Riuscirà a scalzare la favorita Annalisa?
Canzoni con ripetizioni a Sanremo 2024 – I Ricchi e Poveri – Ma non tutta la vita
Lo ammetto senza alcuna vergogna. Io, millennial, nato nel 1992, amo alla follia questa canzone. Senza ombra di dubbio, è uno degli esperimenti più riusciti del festival. Orecchiabile, ballabile, con un gusto decisamente retrò, ma con una decisa strizzata d’occhio a sonorità ben più moderne.
I Ricchi e Poveri, e non ci avrei giocato una lira, hanno fatto centro con questo brano dal sapore quasi estivo, che richiama le balere romagnole degli anni ’70. Due sono i fattori che hanno permesso a questa canzone di entrarmi in testa in un attimo: l’uso della rima e le ripetizioni.
“Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita
Gira, gira, girerà la testa”.
La canto in ogni dove. Al lavoro, al supermercato, nello studio, in soggiorno. Di continuo.
Anche Fru dei The Jackal è stato rapito da questo brano. Lui appartiene alla mia stessa generazione e ha i miei stessi sintomi.
Mi sento un po’ meno solo.
Canzoni con ripetizioni a Sanremo 2024 – Pazza – Loredana Bertè
Chiudiamo con la leggendaria Loredana Bertè questa carrellata di canzoni con ripetizioni di Sanremo. Attenzione, disclaimer obbligatorio: ripetitivo non significa brutto. Significa che gioca su un principio tanto vecchio, quanto in grande spolvero. La parola “Pazza”, titolo del brano, viene ripetuto in continuazione, ma il messaggio ne risulta ancora più potente.
“Pazza” è una canzone che parla della voglia di piacersi, di accettarsi così come si è perchè “ci si è già odiati abbastanza”. Un inno coraggioso, femminile e femminista, scritto e interpretato da una donna che non ha mai voluto seguire la corrente e che, proprio per questo, a più riprese è stata allontanata da questo mondo.
A mio giudizio, il premio Mia Martini della critica è già suo e può ambire alla vittoria finale.
[Edit] E’ appena giunta la notizia che per la prima volta nella storia la playlist di Sanremo 2024 è in cima alle classifiche globali di Spotify. Coincidenze?