Ogni tradizione cambia da generazione in generazione, ma i Millennials, assieme ai Gen Z, si può dire che detengano il record in quanto a rivoluzione. Questa generazione ha portato con sé uno stile di vita totalmente nuovo, abitudini, idee e mentalità. Anche il matrimonio non è rimasto immune, e al giorno d’oggi molte cose sono cambiate, soprattutto se ripensiamo ai matrimoni dei nostri genitori o dei nostri nonni. Ma quindi, com’è un matrimonio secondo i Millennials? Quali sono i cambiamenti più significativi che sono avvenuti nell’ultimo decennio?
Matrimonio secondo i Millennials: l’abito… bianco, ma non solo
Inutile dirlo, ma tra le principali cose ad essere cambiate è proprio il concetto di abito da sposa tradizionale. Da sempre il bianco è il colore della sposa, dell’abito che l’accompagna all’altare, ma negli ultimi tempi le spose Millennials hanno deciso di dare sfogo alla creatività osando con i colori. Via libera, dunque, al viola, rosso, blu e, per le più audaci, il nero. Alcune spose optano, invece, per la sostituzione dell’abito con un completo spezzato come gonna e top, o un tailleur. Immancabile è diventato anche l’abito da ricevimento, con il quale cambiarsi dopo la cerimonia, per essere più comode rimanendo, allo stesso tempo, eleganti e mozzafiato come si dovrebbe sempre essere il giorno del proprio matrimonio.
Giorni di festa
Il matrimonio secondo i Millennials, spesso, non consiste in un unico giorno di festa ma si protrae per tutta la notte e, in alcuni casi, può durare diversi giorni. Solitamente, la notte successiva al matrimonio è più rilassata e informale, contornata da un barbecue o un buffet ricco di snack notturni. Una nuova usanza è anche quella di organizzare un’attività pre-matrimonio, come, ad esempio, una giornata alla Spa per la sposa, la sua testimone e le damigelle.
Chi paga?
Questo aspetto è stato fortemente influenzato dalla forte variazione dell’età media delle spose e degli sposi negli ultimi trent’anni. Si è passati, infatti, dall’età media di 26 e 28 anni rispettivamente per le spose e gli sposi, alla media attuale di 35 anni per le spose e 37 per gli sposi. Un tempo, nella maggior parte dei casi era la famiglia dello sposo a coprire tutti i costi del matrimonio. Ad oggi, dal momento che le coppie tendono a dare la priorità alle proprie carriere lavorative, pagano tutto autonomamente, pur accettando volentieri qualche piccolo aiuto da parte delle rispettive famiglie.
La lista degli invitati è diventata più selettiva
Dal momento che i Millennials sostengono per conto proprio tutte le spese relative al matrimonio, sono anche più restrittivi, in un certo senso, nella lista degli ospiti. Essendo denaro guadagnato duramente, è comprensibile che la riluttanza ad invitare qualche parente poco gradito sia piuttosto alta. In passato, quando erano le famiglie a coprire i costi, spesso gli sposi chiudevano un occhio e permettevano che i familiari invitassero qualche ospite in più, di frequente indesiderato.
Mai più damigelle coordinate
Un tempo la sposa sceglieva un abito uguale identico, sia per fattura che per colore, per tutte le sue damigelle. Peccato che ogni fisicità sia unica nel suo genere e le spose Millennials l’abbiano compreso a pieno, dando così alle proprie damigelle un’indicazione sul colore, ma lasciando carta bianca sulla scelta del modello, in modo che ogni damigella possa vivere quest’esperienza unica e magica indossando un’abito che la faccia sentire a suo agio. Inoltre, un approccio gender-fluid si sta facendo sempre più strada nelle nozze dei Millennials: se la sposa ha un migliore amico, perché non nominarlo suo testimone? Ovviamente lo stesso vale anche a parti inverse.
Matrimoni più interattivi
Con il digitale, i social media e la tecnologia che prendono sempre più piede, gli sposi Millennials stanno rendendo le proprie nozze sempre più interattive. Gli invitati, infatti, non hanno più un ruolo meramente passivo, ma vengono coinvolti in tutto e per tutto. Via libera, quindi, agli innumerevoli post su Instagram con tutti gli #hashtag del caso, matrimoni su Zoom e intrattenimento di varia natura, come cabine fotografiche in cui è possibile scattarsi delle foto in pieno stile vintage.
L’evoluzione della lista di nozze
Rispetto al passato, la stragrande maggioranza delle coppie inizia a convivere ben prima di convolare a nozze. Spesso, oltre a portare avanti le proprie carriere lavorative, iniziano ad avere figli e quindi a creare la propria famiglia. Ovviamente, questo va a influire molto su quella che sarà poi la lista per i regali di nozze. Gli articoli per la casa sono sempre cosa molto gradita, ma alcune coppie inseriscono anche opzioni riguardanti la luna di miele. Di conseguenza, attività extra come il bungee jumping, una giornata alle terme o una cena romantica compaiono sempre più di frequente.
I Millennials preferiscono i matrimoni civili
I Millennials e i Gen Z hanno un rapporto con la fede che è radicalmente variato rispetto a pochi decenni fa. Se prima la quasi totalità dei matrimoni erano sia religiosi cattolici che civili. Oggi, statistiche alla mano, viene preferito il solo matrimonio civile. L’organizzazione del matrimonio in comune viene visto come più pratico a livello organizzativo, dato che permette una maggiore personalizzazione.
Più varietà nei gusti della torta nuziale
Personalizzazione è, difatti, la parola d’ordine di un matrimonio secondo i Millennials. Se la tradizionale torta nuziale era solitamente a base di frutta, al giorno d’oggi si sperimentano miriadi di gusti, tanto che gli sposi fanno diversi assaggi prima di scegliere la torta definitiva. Creatività e libertà, in ogni caso, si pongono alla base di ogni decisione.
Lancio della giarrettiera? No, grazie
Il lancio della giarrettiera era un’usanza molto diffusa, perché si diceva che chi riusciva ad afferrarla avrebbe avuto fortuna nella vita. Ai Millennials, però, non interessa assistere alla scena, alquanto imbarazzante, dello sposo che sfila la giarrettiera alla sposa davanti a tutti gli invitati. E quindi, diciamo addio alla tradizione.