Nostalgia, malinconia, rimpianto per ciò che sarebbe potuto essere ma, purtroppo, non è stato.
Sono queste le prime emozioni che suscita il nuovo singolo dei Linkin Park, “Friendly Fire”, rilasciato a distanza di un anno dall’ultimo inedito e usato come brano di lancio per la nuova raccolta del gruppo californiano. “Pupercut singles collection 2000-2023” è il riassunto di una vita dedicata al “nu metal”. E’ il riassunto degli anni migliori della band, quelli dei primi anni, degli inediti che, uno dopo l’altro, rivoluzionavano il mondo del rock. E’ anche il riassunto dei primi sette anni senza Chester Bennington.
“Friendly Fire”: il nuovo singolo dei Linkin Park online dal 23 febbraio
Il brano è stato ufficialmente rilasciato sulle piattaforme streaming il 23 febbraio. Mike Shinoda, storico membro del gruppo, aveva già annunciato di avere a disposizione diversi inediti registrati nel 2017, prima del suicidio del frontman. In quel periodo, il gruppo era al lavoro su quello che sarebbe dovuto essere il nuovo album della band, “One more light”, diventato poi il primo inedito postumo. Lo ha seguito “Lost”, altro singolo che, ai tempi di “Meteora” nel 2003, era stato scartato per fare spazio a “Numb”, uno dei maggiori successi commerciali della band.
“Friendly Fire” si inserisce, dunque, perfettamente all’interno di questa corrente. Da un lato, i Linkin Park non riescono a lasciare andare Chester. La sua voce, il suo stile di scrittura tagliente e il suo sguardo sul mondo sono stati, per anni, il faro della band. D’altro canto, i fan più accaniti continuano a sentirsi coccolati da queste perle, anche sette anni dopo quel tragico suicidio.
Il risultato è che nel 2024 riusciamo ancora a godere di una ballad tremendamente moderna, che coniuga il classico stile della band e una visione innovativa del racconto emotivo e dello stream of cosciusness. La maggior parte dei brani dei Linkin Park parlano di disagio, di situazioni di vita rielaborate e trasportate in musica, come se fosse un racconto di fronte a uno psicologo. Chester parla, nei suoi brani, quasi sempre in prima persona, e questa caratteristica dona ancora più forza ai suoi pezzi.
“Friendly Fire” non fa eccezione, anzi. Così come in “One more light” e in altri brani degli ultimi anni, a posteriori, è facile leggere quelle che sarebbero potute essere le intenzioni di Chester Bennington. La canzone dovrebbe essere un dialogo tra due amanti che si stanno separando, ma c’è molto di più. Si parla di fuoco amico, del dimenticare cosa significhi far male a una persona che si ama, del combattere una guerra senza senso e senza motivo. Alla fine, ciò che è stato rotto non può essere aggiustato.
Rispetto alle classiche sonorità dei Linkin Park, questo brano appare un po’ più morbido e accomodante, meno spigoloso. Tematiche simili venivano trattate in “Castle of Glass”, dove il cantante si paragonava a un castello di vetro crepato e chiedeva al suo interlocutore di fargli capire come fosse essere di nuovo intero. “Friendly fire”, invece, ci fa capire che la struttura è definitivamente crollata.
Ritorna il tema della rottura, del ricordo, dell’impossibilità di comunicare. In “Castle of glass”, l’interlocutore non può vedere. In “Friendly Fire”, il nuovo singolo dei Linkin Park, l’interlocutore non può aggiustare. “One step closer” alla fine.
Un giudizio finale sul nuovo singolo dei Linkin Park
“Friendly Fire” è una canzone estremamente attinente alla linea poetica della band, che racconta un pezzo in più del mondo del gruppo californiano e che contribuisce a dare ulteriore forma al dolore della scomparsa di Chester. Sinceramente, non so se questo inedito avrebbe visto la luce, se non si fosse compiuto il dramma. Purtroppo, quando si vuol troppo bene al ricordo di qualcuno, a volte si finisce per rovinarlo nel tentativo di onorarlo. La mia speranza è che i Linkin Park non intraprendano mai quella strada.
Spero che trovino la forza di guardare oltre, spero che tornino a lavorare insieme a nuovi progetti, spero che girino ancora il mondo e di rivoluzionare ancora la musica rock.
Semplicemente, spero.