Gli anime giapponesi degli anni 90: un’era dorata dell’animazione. Gli anni ’90 sono stati un periodo d’oro per l’animazione giapponese, con una serie di serie televisive e film che hanno lasciato un’impronta indelebile sulla cultura popolare mondiale.
Dai capolavori epici agli adattamenti di manga di successo, gli anime giapponesi degli anni ’90 hanno influenzato generazioni di spettatori e hanno contribuito a plasmare il panorama dell’animazione moderna.
Le trasmissioni Mediaset sono state la porta su questa particolare frangia della cultura giapponese. La possibilità di toccare con mano un mondo completamente nuovo, da poter scoprire e visitare, da toccare con mano. Questi cartoni animati, per la nostra generazione, sono stati fondamentali per renderci ancor più cosmopoliti e aperti verso il mondo.
Per capire l’importanza che questi fumetti hanno avuto nella nostra vita, basta pensare che alcuni ragazzi hanno intrapreso facoltà di lingue orientali, hanno intrapreso viaggi straordinari, sono andati e tornati dal paese del Sol Levante. Quindi, questo articolo serve proprio per dire grazie a questo fenomeno, per fare un viaggio nel viale dei ricordi, per intraprendere un’altra meravigliosa avventura.
Anime giapponesi degli anni 90: i 5 più iconici
Dragonball
Iniziata alla fine degli anni ’80 ma culminata nel suo successo negli anni ’90 con Dragonball Z e Dragonball GT, questa serie capolavoro di Akira Toriyama è considerata l’apripista dei cosiddetti “anime shonen”, un genere che prevede viaggi, crescita, formazione dei protagonisti e combattimenti. Ancora oggi, Dragon Ball è uno dei must della cultura pop, influenzando non solo l’animazione, ma anche la musica, i videogiochi e i giocattoli.
Dragon Ball, per noi italiani, se possibile è stato ancora di più. Chi non ha provato, da bambino, a emulare un’onda energetica o a mettere in pratica la leggendaria fusione? Chi non ha tentato di trasformarsi in Super Sayan?
Nell’immaginario collettivo, Goku e i suoi amici occupano un posto speciale.
Cowboy Bebop (1998)
In quanti di voi, cresciuti negli anni ’90, ricordano MTV, con la sua musica, ma anche coi suoi cartoni, da quelli più demenziali, come Beavis&Butthead o Celebrity Deathmatch, agli anime, tra i quali appunto Cowboy Bebop, che ha aperto ad un nuovo concetto di anime, portando sullo schermo con stile e sofisticazione elementi di noir, jazz e cyberpunk in una trama avvicente.
Pokemon (1996)
“Gotta Catch ‘Em All”
Una frase ormai passata agli annali, ma che in generazione in generazione è diventato un mantra per tantissimi ragazzini (e anche ragazzine): ebbene sì, i Pokemon sembrano davvero non conoscere età, attestandosi come un vero e proprio un fenomeno mondiale.
Ad oggi, Pokémon è il primo franchise al mondo per rendita. Sembra assurdo, ma la geniale idea di Satoshi Tajiri ha fatto centro. Il primo embrione di Pokémon prevedeva un’idea semplice: mostri collezionabili che potessero combattere tra loro. Il vero plus, l’idea che ha veramente dato la svolta al brand, è stata quella di mettere in comunicazione le persone. Obbligarle ad incontrarsi, a scambiare mostri, a creare rapporti sociali.
Per questo Pokémon è diventato un must.
Sailor Moon (1992)
Gli anni ’90 hanno visto la rinascita del genere “shojo”, rivolto principalmente a un pubblico femminile, e “Sailor Moon” n’è il capofila indiscusso. Le avventure di Bunny, Rea, Amy, Morea, Marta e le altre paladine della giustizia hanno conquistato il cuore delle giovani spettatrici con le loro storie romantiche, avventure magiche e messaggi di amicizia e determinazione.
One piece (1999)
Iniziato alla fine degli anni ’90, One Piece è diventato uno dei manga e degli anime più longevi e popolari della storia. Con il suo vasto mondo di pirati, tesori nascosti e combattimenti epici, One Piece ha catturato l’immaginazione di milioni di fan in tutto il mondo e ha continuato a essere una forza dominante nell’animazione giapponese.