How I Met Your Mother è una delle serie tv che dopo Friends ha riscosso maggiormente successo nella categoria delle sit-com. Sebbene possa sembrare davvero simile, in realtà i due show non sono realmente paragonabili, con il primo che rimane un’istituzione ed il secondo che può rappresentare un giusto modo di colmare il vuoto lasciato dai fan del Central Perk.
Il proseguo della serie che è durata ben nove stagioni (ed ha addirittura prodotto uno spin-off) è stato sancito da molteplici fattori. In primis dalla voglia di scoprire chi fosse la madre dei figli di Ted, in secondo luogo per scoprire che ruolo potessero giocare Marshall, Lily, Robin e Barney attorno al protagonista.
Merito dell’incremento di ascolti però è stato creare una vera e propria community che negli anni ha imparato ad utilizzare i riferimenti pop culture di How I Met Your Mother Dal corno francese all’ombrello giallo, dall’uomo nudo al attuare un intervento per riportare su propri passi gli amici. Importanti sono state anche le frasi, generalmente venute fuori tramite Ted e divenute un pò il consiglio giornaliero per sopravvivere ai 30anni.
Il programma è stato per anni la compagnia di molti di noi ed assieme ai protagonisti abbiamo riso ma anche vissuto momenti tristi e siamo stati in grado di identificarci con i loro sogni, speranze, delusioni, lutti e bisogni. Considerata da molti fan un vero e proprio rifugio, una di quelle serie che rappresenta la confort -zone, da guardare quando se ne ha maggiormente bisogno.
Tutti siamo stati un pò sognatori come Ted, cazzuti come Robin, ingenui come Marshall, sicuri di noi come Barney e dolci come Lily (anche con lo sguardo da shining).
Vediamo quali sono i maggiori riferimenti pop culture di How I Met Your Mother
Sicuramente indimenticabile il “Non succede niente di buono dopo le 2 del mattino” che in molti avranno ritenuto applicabile anche alle proprie vite, l’utilizzare parole per ovviare al politicamente corretto come “Mangiare un panino” per indicare il fumo di marijuana.
Chi non hai provato poi a fare da spalla ad un amico, utilizzando in versione rivisitata “Tu lo conosci Ted?“, o ancora, chi non ha mai provato a conquistare una ragazza (o un ragazzo) tramite le tecniche di Barney.
Il Playbook è diventato un’istituzione. Barney aveva un libro intero da utilizzare con i più infimi trucchetti per far cadere ai suoi piedi le donne. Dal Lorenzo von matterhorn, al weekend con il morto, dal sommozzatore al Barney del futuro senza dimenticare il Lui non verrà mai ed il Ted Mosby. Il migliore in realtà è quello che lo porterà a conquistare Robin, il The Robin.
Questa è una delle trame più divertenti della serie e non è un caso se ad oggi il Playbook esiste veramente in commercio. I fan si divertivano a vedere Barney accettare sfide, darsi il cinque in automatico e allo stesso tempo essere seriamente il miglior amico che si possa desiderare (addirittura da sancirlo con il Bro code).
“Leggendario” è uno degli altri riferimenti pop culture preso dallo show; l’artefice è sempre Barney con il suo Legen – aspetta un momento – dary.
Iconici anche i giochi inventati, dalla sberla (gli episodi dedicati agli schiaffi che Marshall deve a Barney sono tra i più memorabili) del chips (secondo cui non si può parlare finché qualcuno non ti chiama per nome) o del Marshgammon ( insieme dei giochi della famiglia Eriksen).
Da non tralasciare anche le regole e le teorie: la regola dei tre giorni, la scala pazza/gnocca, la linea Ewok, la teoria dell’oliva, l’effetto cheerleader o le parole coniate quali sottindequa (per un quartiere periferico di New York), la maledizione del bliz, le woo girl o lo scaratopo.
Per elencarli tutti ci vorrebbe una vita, forse facciamo prima a fare un rewatch?