Il 5 e 6 maggio, presso il teatro Cyrano di Roma è andato in scena, un piccolo omaggio alla Capitale. Per l’occasione sono state intervistate le menti ideatrici.
Roma, 5-6 maggio 2018. “Gigi, si voi dormite” è uno spettacolo musicale che nasce dall’idea di Lavinia Fiorani e Federica Polenta, appassionate della storia, della cultura e del folclore di Roma. Lavinia, cantante, attrice e vocal trainer, già da tempo promuove la musica romana con il progetto de La RomAntica, già ospite il 21 aprile al Natale di Roma al Circo Massimo.
Come nasce la voglia di diventare attrice?
L: Quando ho compreso che potevo essere qualcosa o qualcuno giocando.
Quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?
L: Quando non riuscivo a farne a meno.
F: Non so bene ancora quale sia la mia strada… certamente questo progetto è stato un bel percorso.
A chi ti ispiri quando reciti e soprattutto a quale scuola di “pensiero”?
L: In verità cerco di portare in scena sempre la verità in ogni personaggio.
Come vi siete conosciute? (Se avete frequentato qualche scuola insieme)
F: Ci siamo conosciute presso un circolo sportivo dell’Eur. Lavinia ci lavorava da tempo come segretaria e mi fece un colloquio perché avevano bisogno di un’altra persona nella segreteria. Abbiamo lavorato insieme due anni, abbiamo approfondito la nostra conoscenza e ne è nata un’amicizia che è durata anche successivamente, quando abbiamo cambiato lavoro. Io sono sempre stata appassionata di teatro e di cinema, quando ho scoperto che Lavinia si era formata come attrice, ho pensato che fosse un segno del destino…proprio in quel periodo ho ripreso a frequentare corsi di recitazione.
Quanto é importante incidere sulle emozioni degli spettatori?
L: È tutto, è la massima ambizione far provare al pubblico emozione, se poi è proprio quella che avevi pensato ancora meglio.
Come nasce la voglia di portare “Roma antica” sul palco?
F: Io dico sempre che i romani hanno un debito d’amore con Roma. Ecco, forse io e Lavinia abbiamo cercato di onorarlo in questo modo, senza troppe pretese, ma con l’intenzione di fare un lavoro fatto bene.
In qualche modo volete riproporre un Rugantino rivisitato o qualcosa che vi si avvicini?
L: NO!
F: Assolutamente No. Il nostro spettacolo è un tributo alla nostra città: l’incontro surreale di Ninetta e Gigi, è un espediente che consente alla narrazione di concentrarsi sulla vera protagonista, che è Roma, raccontata nei suoi aspetti meno noti.
Ti é mai capitato di non voler interpretare un personaggio perché non ti riusciva l’immedesimazione?
L: Sì, una volta. Ma alla fine l’ho portato in scena.
Cosa vi aspettate da “Gigi, si voi dormite?”
F: Lavinia mi ha scritto un messaggio, qualche giorno fa, in cui mi diceva che in fondo questo spettacolo ci ha già dato tantissimo. Abbiamo trascorso insieme, tra la stesura del copione e le prove, tantissimo tempo, come forse non accadeva da quando lavoravamo insieme. È stato un lavoro di risate, tempi stretti e grandi passioni. Speriamo tutto questo trovi riscontro nel pubblico, ma se anche ciò non dovesse accadere, siamo state fortunate a condividere questo progetto.
Progetti futuri?
L: Io e Federica partiremo per le Hawaii.
F: No, non è vero… non sono ancora pronta per la prova costume!
Dunque uno spettacolo che vuole rendere omaggio ad una città immortale come Roma, che come avrebbe detto Alberto Sordi “non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi“.
Photo: Danilo Giovvanangeli.