Origine, tradizioni, curiosità
Palio : parola derivante dal latino Pallium (col significato di velo, coperta o ampia sopravveste, ma in seguito anche di premio di una competizione, soprattutto equestre, in forma di drappo), con la quale si definisce una gara tra i rioni di una città o tra entità territoriali vicine tra di loro, in genere disputata con cavalli o altri animali.
Una manifestazione la cui origine risalirebbe all’età del liberi comuni italiani, e che si è conservata nel tempo, tanto che ancora oggi viene celebrata in diverse città come festa medievale. Il più famoso in Italia è senza dubbio il Palio di Siena, ma quello di cui vi cui parliamo oggi sarà certamente meno noto, ma come fascino storico è altrettanto degno di nota: il Palio di Parma.
Le origini del Palio
Le prime notizie circa il Palio di Parma risalgono al 1313, dove nella “Cronaca” di Giovanni del Giudice si parla di una « corsa dello scarlatto da di fuori della Porta detta Nova alla Piazza Comune » che si svolgeva il giorno di Ferragosto, nel quale ancora oggi si festeggia l’ Assunzione di Maria Vergine. Ma cos’era esattamente lo “scarlatto” ? Uno fra i più antichi e celebri palii che si correvano nei comuni, evento con usi e gare analoghi a quelli di altre località del centro e nord Italia.
A Parma quella manifestazione non celebrava solamente l’Assunzione, ma in quell’anno anche un’ importante unione: quella tra il Signore di Parma, Giberto da Correggio, e la nobile e virtuosa Engelenda (detta Maddalena) Rossi. Un’unione che sancì nella cittadina emiliana la fine dei contrasti tra guelfi e ghibellini.
Da allora ogni anno il 15 agosto si svolgeva la cosiddetta “Corsa dello Scarlatto” una corsa dalla porta detta Nova (che oggi corrisponde alla zona del quartiere Cittadella, Strada Farini e Via XXII Luglio) alla piazza del Comune e delle giostrate a cavallo con armi cortesi; la manifestazione venne interrotta solo all’inizio del XVI secolo, a seguito delle lotte coi francesi, e cessò di esistere agli inizi del XIX secolo.
Il Palio di Parma oggi
Dal 1978, però, il Palio viene organizzato dal Centro Sportivo Italiano di Parma, e consta di una serie di gare tra le cinque “porte” della città:
- San Barnaba (quartieri San Leonardo e Cortile S. Martino, Strada Garibaldi, Strada Cavour)
- San Francesco (quartieri Montanara, Molinetto e Vigatto, Via Bixio, Via della Salute)
- San Michele (Quartieri San Lazzaro e Lubiana, Strada della Repubblica, Strada Elevata)
- Porta Nuova (quartiere Cittadella, Strada Farini, Via XXII Luglio)
- Porta Santa Croce (quartieri Pablo, Golese, S. Pancrazio, via D’Azeglio, Parco Ducale)
(Per saperne di più sulla storia delle varie “porte” cliccate qui)
Il palio consta principalmente di tre gare di velocità tra le varie “porte”: una con asini, una corsa delle donne, e una corsa degli uomini, in ognuna delle quali ci si disputa un telo dipinto (il “palio”, appunto); inoltre ogni porta ha un suo gruppo di sbandieratori che la domenica della manifestazione si esibiscono contemporaneamente in 5 luoghi diversi del centro storico.
SITOGRAFIA:
https://www.paliodiparma.com/