L’albero dalla resina blu: sembra davvero di trovarsi in un mondo quasi fiabesco, nel quale potremmo ambientare molte delle favole per la buonanotte dei nostri bambini.
E se invece vi dicessi che non è una fantasia, ma che esiste davvero un luogo dove crescono alberi con la resina blu? Molti di voi mi daranno della pazza, ma è tutto vero : questo luogo esiste e si chiama Nuova Caledonia.
IL LUOGO: NUOVA CALEDONIA
Un piccolo paradiso “lontano dalla civiltà”, data la sua posizione (Oceano pacifico sud-occidentale, vicino all’Australia): questo è Nuova Caledonia, così denominata in quanto esiste la Caledonia “originale” (se così si può dire), antica provincia romana della Britannia che oggi corrisponde a parte della Scozia.
La Nuova Caledonia è una delle 5 collettività francese d’oltremare, insieme alla Polinesia Francese, e a quelle di Saint-Pierre e Miquelon nell’Oceano Atlantico al largo del Canada, quella di Saint-Barthélemy, nelle Piccole Antille, e quello di Wallis e Futuna, nell’Oceano Pacifico.
Venne scoperta nel 1774 da parte di James Cook, anche se i primi insediamenti, stando alle tracce rinvenute sull’isola, risalirebbero a 3200- 3300 anni fa e sarebbero perlopiù di Austronesiani (gruppo di popolazioni presenti in Oceania e in Asia sud-orientale); fu proprio l’esploratore britannico a dargli questo nome.
Negli anni successivi, l’isola subì la colonizzazione europea, dapprima britannica e solo nel 1853 divenne possedimento francese, usata come colonia penale; fin d’allora la vita politica dell’isola è fortemente condizionata dallo scontro tra lo stato francese e la popolazione locale, i Kanak, la quale dal 1985, attraverso il Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste (FLNKS) rivendica l’indipendenza.
Una lotta che ha portato agli Accordi di Matignon del 1988 e l’Accordo di Numea del 1998. Il 4 novembre 2018 si terrà il referendum per l’indipendenza dalla Francia.
La Nuova Caledonia è formata da una grande isola principale, denominata Grande Terre, sulla quale sorge la capitale Numea, ed una serie di atolli piuttosto grandi e da barriere coralline, che creano una biodiversità unica nel suo genere.
L’isola è senza dubbio la meta ideale per gli amanti delle attività subacquee e non solo, con le sue spiagge bianche e vaste e le sue lagune cristalline; inoltre, essendo un po’ “lontano dal mondo” e ancora poco conosciuto al turismo di massa, è la meta ideale per chi cerca tranquillità e relax assoluti.
IL FENOMENO: L’ALBERO DALLA RESINA BLU
Come accennato in precedenza, una delle prime cose che stupisce della Nuova Caledonia è la sua straordinaria biodiversità e i paesaggi che vanno ben fuori dall’ordinario; tra le varie specie endemiche (uccelli, alberi, coralli e pesci) che popolano questo piccolo angolo di mondo nell’Oceano Pacifico, recentemente ha destato particolare attenzione ed interesse, soprattutto da parte degli scienziati, una specie di albero, la Pycnandra acuminata, la cui resina non presenta la tipica trasparenza di molte specie arboree, ma un intenso colore azzurro-blu.
Questo fenomeno, tanto magico quanto insolito, fu osservato per la prima volta circa 40 anni fa, e da allora gli scienziati hanno condotto diversi studi ed esperimenti per capire cosa ci fosse dietro a questa colorazione.
Solo qualche mese fa è stata individuata la causa di questa caratteristica: alla base del fenomeno vi sarebbe l’ iperaccumulo di metalli pesanti , di cui è ricco il suolo dell’isola, il quale anziché provocare la morte della pianta, viene sfruttato dalla stessa come barriera di difesa contro gli insetti.
Un fenomeno, quello dell’ iperaccumulo, tipico anche di altre specie arboree, come l’ Alyssum bertolonii (Italia), Hybanthus floribundus (Australia occidentale), e che si basa su meccanismi di sequestro e trasporto di questi metalli pesanti, in particolare nichel, cadmio e zinco, ad opera di trasportatori trans-membrana, e successiva formazione di complessi organici di colore, appunto, azzurro-blu.
Un meccanismo di difesa sviluppato da queste specie, non solo nei confronti di funghi e insetti, attraverso la produzione, appunto, della resina, ma anche nei confronti di specie arboree concorrenti: infatti, la deposizione di fogliame sul terreno circostante provoca un aumento della concentrazione di nickel, che inibisce la crescita e sviluppo delle altre specie.
Un fenomeno affascinante, motivo in più per visitare questo piccolo angolo di paradiso! Cosa aspettate a visitarlo?
SITOGRAFIA/BIBLIOGRAFIA.
Jaffré, T. , Reeves, R. D., Baker, A. J., Schat, H. and Ent, A. (2018), The discovery of nickel hyperaccumulation in the New Caledonian tree Pycnandra acuminata 40 years on: an introduction to a Virtual Issue. New Phytol, 218: 397-400.
Jaffre, T., Brooks, R. R., Lee, J. & Reeves, R. D. Sebertia acuminata: A Hyperaccumulator of Nickel from New Caledonia. Science 193, 579–580 (1976).
http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/donnavventura