Ciò di cui i bambini hanno più bisogno sono gli elementi essenziali che i nonni offrono in abbondanza. Essi danno amore incondizionato, gentilezza, pazienza, umorismo, comfort, lezioni di vita. E, cosa più importante, i biscotti.
Questa mattina mi sono svegliata con un pensiero: chiamare mia nonna. Ma l’istante dopo aver concepito il pensiero, il mio sorriso si è spento. La sua voce non posso sentirla più.
Allora colgo l’occasione odierna, 2 ottobre, festa dei nonni, per spendere due parole su questa figura, da sempre importante nel nucleo famigliare e, oggi più che mai, all’interno della società. Sostituti delle baby sitter quando possibile o per necessità, all’occasione si trasformano in perfetti infermieri o medici, diventano complici perfetti e magari, a noi nipoti, qualche sfizietto ce lo lasciano passare. Purché non si dica a mamma e papà.
Fondamenta della società, in loro vive il nostro passato. La loro esperienza non è certo scritta nei libri di storia, e per questo è unica. Ancora ricordo quando mia nonna mi raccontava del fascismo. E vogliamo parlare dei rimedi della nonna? Tirati in ballo quasi continuamente per qualunque problema. Provate a cercare su internet, ne troverete a bizzeffe. E poi la saggezza. I nonni san sempre cosa dire, che consiglio darti.
Sono un porto sicuro, possono essere i tuoi psicologi (senza offesa per la categoria) e puoi star tranquillo che manterranno il “segreto professionale”. Se vai dai nonni a mangiare, mettiti il cuore in pace: sarai sempre sciupato e magrolino. Il pranzo di Natale (per quantità e qualità) servito all’ora di pranzo del 5 novembre, è garanzia.
Ci sono nonni che i nipoti li vedono una volta l’anno o per le feste comandate, c’è chi li vede una volta a settimana, magari la domenica per un bel pranzo in famiglia, c’è anche chi li cresce come figli, vuoi perché i genitori lavorano o perché i genitori non ci sono più. Ma ci sono anche quelli che di nipoti non ne hanno. Così come ci sono nipoti che non hanno più i nonni. Io, per esempio, darei qualsiasi cosa per poter dire loro ancora un volta “ti voglio bene”.
I nonni, e la classe anziana in generale, sono una ricchezza da custodire e di cui prendersi cura. Sono i nostri angeli custodi. E proprio per questo motivo, in Italia, la loro festa è il 2 ottobre. Vi è anche il fiore ufficiale di questa festa: il non-ti-scordar-di-me. La scelta di questo fiore non poteva essere più azzeccata. Ma non ricordiamoci di loro solo in occasioni come questa. Va fatto ogni volta che è possibile. Chiamateli e dite loro che gli volete bene, raccontate loro come va la vostra vita, le vostre gioie e i vostri dolori. Loro ne saranno lieti, saranno felici di far parte della vostra vita.