La Brexit riguarderà anche i viaggi tra Europa e Regno Unito, che inevitabilmente cambieranno quando l’accordo sarà raggiunto.
Oggi vi raccontiamo una storia un po’ particolare, che riguarda un’elefantessa promessa sposa e il suo viaggio dall’Inghilterra a Napoli.
L’amore rompe tutte le barriere, anche quelle invisibili e burocratiche che gli umani ancora non sanno come affrontare.
Un’elefantessa contro la Brexit
Mentre l’accordo tra la Premier May e Bruxelles per l’uscita dell’Unione Europea crea grattacapi a tutti, molti cittadini britannici avrebbero fatto richiesta di cittadinanza ad altri paesi europei.
Stando ad un sondaggio del DPA molti inglesi starebbero cercando il loro avvenire in Germania, Spagna, Irlanda dove si sono registrate impennate nelle richieste di cittadinanza provenienti dal Regno Unito, spaventato dal futuro No Deal.
Non solo, ma ovviamente questo si ripercuoterà anche sui viaggi verso il Regno Unito che potrebbero subire cambiamenti non gradevoli. Come per la storia che vi raccontiamo.
Un vagone imponente dallo Zoo di Whipsnade (Regno Unito parte dello Zoo di Londra) è arrivato nei giorni scorsi nello Zoo di Napoli. A bordo vi è Mya . Non un ospite come tutti gli altri, bensì un’elefantessa di 36 anni.
Un accordo tra lo zoo partenopeo e la Zoological Society of London per rispondere all’esigenza di compagnia di un altro pachiderma, Jula, che dopo la morte della madre necessitava di una nuova partner. Londra ha inviato quindi un gigantesco ambasciatore a quattro zampe dal peso di 3 tonnellate. Un viaggio di circa 20 ore. Attraverso l’Europa tra banane, mele e pane. Un successo per i keeper britannici ed i custodi partenopei.
In un momento di incertezze, poter ospitare un animale proveniente da Londra rappresenta una sinergia che certamente non sarà spezzata dalla brexit. Mya è “parente” della giovane elefantessa Elizabeth, così chiamata in onore della regina. Chissà se sarà orgogliosa della sua presenza nell’antico Regno delle Due Sicilie.