21 aprile 753 a.C. : una data simbolica, ma dal significato molto importante della storia; a quella data, infatti, risale la fondazione della città di Roma, la cui storia parte da quella di due gemelli, Romolo e Remo.
Figli di Rea Silvia, di cui il dio Marte s’invaghì e dopo averla posseduta con la forza in un bosco sacro la rese madre, Romolo e Remo furono allevati da una lupa e in quei boschi dove crebbero fondarono la città sulle rive del fiume Tevere:
«Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli aruspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione. Così, per interpretare i segni augurali, Romolo scelse il Palatino e Remo l’Aventino.[27] Il primo presagio, sei avvoltoi, si dice toccò a Remo.[27] Dal momento che a Romolo ne erano apparsi il doppio quando ormai il presagio era stato annunciato,[27] i rispettivi gruppi avevano proclamato re l’uno e l’altro contemporaneamente. Gli uni sostenevano di aver diritto al potere in base alla priorità nel tempo, gli altri in base al numero degli uccelli visti. Ne nacque una discussione e dal rabbioso scontro a parole si passò al sangue: Remo, colpito nella mischia, cadde a terra. È più nota la versione secondo la quale Remo, per prendere in giro il fratello, avrebbe scavalcato le mura appena erette [più probabilmente il pomerium, il solco sacro] e quindi Romolo, al colmo dell’ira, l’avrebbe ammazzato aggiungendo queste parole di sfida: «Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura». In questo modo Romolo s’impossessò da solo del potere e la città appena fondata prese il nome del suo fondatore.»
(Livio, I, 6-7 – traduzione di G. Reverdito)
Ora la storia di questi due fratelli e delle origini della Capitale, la Città Eterna, ritorna al cinema, nel film “Il primo re” con la regia di di Matteo Rovere, Nastro d’argento al miglior produttore nel 2014, col film “Smetto quando voglio”
In uscita il 31 gennaio nelle sale italiane, “Il primo re” racconta i primi anni di vita dei due fratelli, che soli, sfidano insieme il volere degli dèi.
Insieme ma inconsapevoli che solo uno sopravvivrà e sarà il fondatore e primo re di Roma.
Ad interpretare i due gemelli Alessandro Borghi (premio alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per l’interpretazione magistrale di stefano cucchi nel docufilm Netflix ” Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini) e Alessio Lapice, noto a molti per aver interpretato serie TV, come la seconda stagione di Gomorra.
Un film realizzato avvalendosi della consulenza tecnica di archeologi, storici e linguistici, come sottolineato dal regista alla presentazione romana:
«L’idea nasce dalla volontà di cercare una storia che avesse un sedimento nella nostra cultura e nel nostro passato e fornisse l’occasione per creare un racconto fortemente cinematografico con tante chiavi di lettura ed elementi action. E’ un film con maestranze italiane e costruzioni produttive fatte dal nostro Paese. Spero che possa servire da rinnovamento per la nostra cinematografia perché esiste un pubblico che vuole vedere storie diverse»