Ci sono alcuni momenti in cui pensi che staccare la spina serva unicamente a potersi rilassare, a poter riflettere.
Alcune volte invece sono quelle passeggiate, lunghe, senza sosta, che riescono ad illuminarti la giornata.
Lecce, si trova a poco più di 70 km dal mio paese, ma spesso si è così portati ad intendere la vacanza, la scampagnata, come qualcosa di obbligatoriamente “lontano”, che si finisce con il sottovalutare cosa invece ci sia a pochi passi da noi.
Scegliere di passare una mattinata qui, nella patria del barocco salentino, addentrarsi tra i vari viottoli che riescono a trasportarti in un mix di cultura, glamour, turismo 12 mesi all’anno, mi ha fatto apprezzare ancora di più ciò che di bello c’è nelle vicinanze.
Abituata al poco movimento del mio paese, se non la domenica mattina in piazza, dopo la S. Messa, il vedere la piazza ed il corso gremita di gente anche alle 10 della mattina, mi ha davvero lasciato quel senso di buono e di tranquillità che spesso è difficile trovare nelle grandi città.
Lecce la si può definire una città multiculturale, una città universitaria che ospita miriadi di monumenti, di reperti archeologici, di siti archeologici, ma al contempo è anche la culla delle diversità.
Accoglie artisti di strada a tutte le ore del giorno e della notte, ospitando eventi di moda, organizzando manifestazioni di ogni genere, riuscendo a coniugare le richieste di svago e freschezza sia dei più giovani, che quelle degli adulti.
E’ stata una enorme sorpresa, confermando ulteriormente il fatto che da una provincia all’altra si possa davvero trovare un mondo diverso, tutto nuovo e tutto da scoprire.
Ogni passo, su ogni “chianca”, è una novità, dalle chiese dai rosoni barocchi, alle bancarelle di venditori sparse qua e là sul corso, all’odore di pane leccese che si espandeva, riempendo i polmoni. Non potevo non fermarmi in uno dei forni tipici, respirando a pieni polmoni ogni odore, cercando di accaparrare ogni “pizzo” leccese, al pomodoro, alle olive, per non lasciarmi sfuggire nessun sapore.
E quindi ho capito, quella mattina, quanto potesse essere meraviglioso seguire il proprio istinto e vagare, spostarsi, non importa come, non importa dove e quanti km ci vogliano, ogni posto merita di essere visitato e conosciuto. E Lecce ha al suo interno un patrimonio che merita di essere vissuto appieno.